L'articolo porta la firma di Loris Gualdi, il quale afferma che il disco non è certo di facile impatto, con i suoi interessanti cambi di rotta, tanto improvvisi quanto talvolta cacofonicamente interessanti, perseguenti un funky rock.

Come e' nostra abitudine, ringraziamo contemporanemente la band in questione ed anche il sito che ha recensito il loro cd, ovvero sia l'attento Music-on-tnt! Ma come e' nostra abitudine, vi segnaliamo alcuni passaggi della recensione, cosi' da riflettere tutti sulle parole scritte. Inizia cosi' Loris Gualdi ..Gli Audiomatica, dopo un lungo e travagliato cammino, sono arrivati finalmente all’esordio discografico con il primo full lenght Controfase” grazie alla sapiente guida di Giancarlo Passarella di U.d.U. Ululati dall’Underground Record, capace di capire lo strampalato rock di prospettiva della band romana. Il primo disco di Gabriele Giorgi e soci, non è certo di facile impatto, con i suoi interessanti cambi di rotta, tanto improvvisi quanto talvolta cacofonicamente interessanti, perseguenti un funky rock che funge da esoscheletro ai dieci brani del disco....

Arriviamo alle riflessioni sulle singole canzoni ...La prima opera degli Audiomatica sembra avere le sembianze di una spedizione ciclotimica tra la teatralità progressive Stratosiana e la voglia di osare espressa da John De Leo. Chiariamo però che questo parallelismo deve apparire estremizzato, in quanto il pur bravo Gabriele Giorgi, ha ancora molta strada da percorrere prima di arrivare a conoscersi realmente. Tra i brani meglio riusciti possiamo annoverare i lievi e pacati toni di Polvere, “Scacco alla regina, con al sua grezza e grintosa dose di elecro-pop dalle ridondanze funk, ma soprattutto Tu Sarai in cui la band mette il cuore, per la realizzazione di una traccia sentita come Blow, partitura di chiusura..Anche noi pensiamo che questi brani siano quelli di punta dell'intero cd che pero' ci sembra interessante nel suo insieme...
Loris Gualdi cosi' va a concludere la recensione ..I limiti della giovane band emergono invece da brani come Basureros, che appare, con il suo ritmo adulatore, una caduta di tendenza verso ritmiche e liriche poco convincenti. In difficoltà sembra apparire anche la struttura finale di Audiomatismi Indotti nella quale, nonostante l’interessante configurazione su cui è costruita, si assaggiano ancora frutti acerbi, anche dal punto di vista di un arrangiamento semplicistico degli spartiti...

Ed ora prepariamoci ai botti conclusivi .. Insomma il disco tutto sommato riesce a soddisfare alcune esigenze di ascolto, ma non ha ancora trovato il giusto gioco di squadra; la band ha in seno un talentuoso fuoriclasse, la cui straordinaria voce deve riuscire ad essere disciplinata senza iniziali e premature esagerazioni stilistiche. Probabilmente come Il Napoli ha fatto con Maradona o la Sampdoria di oggi deve fare con Cassano, la necessità è quella di sviluppare un team attorno al suo talento più grande, in maniera da giocare per il fuoriclasse, attraverso sacrifici atti a definire una crescita di chi mostra enormi potenzialità...
Belli questi paragoni calcistici: rendono l'idea del recensore che ringraziamo!

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