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Notizie
Pubblicato il 15/01/2007 alle 18:38:27
Lo sfogo di Mariella Nava ridotta al silenzio dalla discografia
di Alessandro Sgritta
In seguito alla sua esclusione dal cast del 57° Festival di Sanremo la cantautrice Mariella Nava si sfoga con una lettera aperta alla sua mailing list in cui denuncia lo stato attuale della discografia italiana che la costringe al silenzio artistico.

In seguito alla sua esclusione dal cast del 57° Festival di Sanremo la cantautrice Mariella Nava (nella foto al centro con Morricone e Gino Paoli) si sfoga con una lettera aperta alla sua mailing list in cui denuncia lo stato attuale della discografia italiana che l'ha costretta al silenzio artistico.

Mariella Nava, nata a Taranto il 3 febbraio 1960, è nota al pubblico soprattutto per le sue grandi qualità di musicista e autrice che nel corso degli anni ha affidato i suoi brani ad importanti artisti quali Renato Zero, Andrea Bocelli, Gianni Morandi, Ornella Vanoni, Eduardo De Crescenzo, Mina, Mietta, Irene Fargo, Amii Stewart, Dionne Warwick, Loredana Bertè, Tosca, Mango, Amedeo Minghi, Lucio Dalla, ecc.
Nel 1988 le viene riconosciuto il premio Miglior opera prima al Club Tenco per il suo disco d'esordio "Per paura o per amore", al quale hanno fatto seguito altri nove album fino alla raccolta "Condivisioni" del 2005.


Questa e-mail è arrivata il giorno 8 gennaio 2007 dalla Mailing List Mezzaluna, punto di ritrovo per i fans di Mariella Nava.
Crediamo che sia giusto darle voce, specificando che la sua esclusione dal cast dal 57° Festival di Sanremo è stato solo l'ultimo motivo valido per farle prendere questa decisione.
Questo nostro messaggio è l'eco del suo SILENZIO:


E' difficile in queste ore scrivere........
Ho letto i vostri messaggi e vi ringrazio.
Mi auguro per tutti i miei colleghi selezionati per questa edizione che sia per loro un'occasione importante-
Io il festival di Sanremo l'ho sempre vissuto così.
Anche quest'anno ci contavo e non è la prima volta che pur convinta di portare qualcosa di buono e dignitoso sono fatta fuori.
E' successo nel '97 con "Piano Inclinato", nel 2004 con "It's forever".
Lo scorso anno e adesso con due canzoni che sarebbero state pubblicate nel mio nuovo CD.
In genere mi sono sempre detta.....poco male e sono andata avanti a fatica.
Ma è stata dura ogni volta continuare ad esistere e arrivare a voi.
Avete visto che nonostante i nostri sforzi al teatro la gente non viene se non sei sponsorizzata e nei locali la mia musica non è tanto giusta per fare da sottofondo alle chiacchiere e ai drink.....e perfino nelle piazze dove non è che sia a mio perfetto agio dò l'anima per far sapere chi sono e come sono ma anche lì la domanda diminuisce se non sono in vista.
I dischi non sono presi dai rivenditori se non sanno che sei in TV o non corri nei network radiofonici (solo grandi hit) o se non hai un video di certa fattura e quindi di cospicua spesa ed i "distributori" fanno fatica a distribuirti i CD se non hai la visibilità e la pubblicità dovuta e le case discografiche non ti fanno contratti se hanno questa difficoltà e non vogliono spendere soldi per fartela e se sanno quindi che i rivenditori non ti prenderanno e così via, insomma una brutta vita e una brutta fine.
Con tutto l'amore che posso stasera sono morta due volte.
Una volta per me e una volta per aver visto la fatica nell'uomo che ha creduto in me da sempre e dal nome Antonio Coggio.
Ho visto il suo sguardo senza più rive che voleva darmi ancora coraggio senza quasi più trovarlo per sè.
E non ha due anni.
Ho temuto anche per lui, per il suo dolore, la sua salute.
Ho sentito infilarmi una lama dentro quando ho scoperto che il discografico indipendente che mi aveva presentata al festival mi aveva promesso di candidarmi come unica proposta e invece aveva presentato qualcun altro poi preso. Sarebbe bastato dirmi che eravamo in due- anche perchè glielo avevo chiesto più volte.
Ed era l'unico disposto a pubblicarmi il CD previsto per Marzo. Avevo firmato un accordo aspettando l'esito di Sanremo, quindi ad oggi con che animo posso affidargli il resto del mio lavoro?
Ho avuto troppe delusioni in un momento difficile in cui pensavo di poter riprendere fiato.
Pazienza qualcuno ha voluto nel tempo che fosse così, che la mia musica avesse sempre meno spazio e nonostante il mio remare audace è riuscito a soffocarmi.
Da oggi il mio diventa un silenzio che mi auguro non vi lasci soli ma vi fortifichi perchè parli per quella giustizia che io non sono riuscita a darvi con le mie note o con la mia voce.
Aiutate solo a dargli eco, perchè almeno la gente venga a saperlo.
Una silenziosa protesta per il male che quelli come me soffrono e che nessuno dei cosiddetti GRANDI ha il vero coraggio di denunciare credendosi erroneamente al riparo e senza sapersi vittime anche loro presto dello stesso amaro sistema.
Grazie per tutto fino a qui!
Perdonatemi.
Mariella.



Sul sito del suo fan club potete firmare questa petizione indirizzata al Presidente del Consiglio dal titolo "UN RISCATTO PER LA MUSICA":

"Chiediamo che venga discussa una legge che consideri la musica a tutti gli effetti parte della nostra cultura con conseguente abbassamento dell'IVA e attenzione verso la musica nazionale. A sostegno dei grandi talenti che spaziano dalla musica classica alla musica popolare alla musica leggera che non trovano spazio e sostegno in un sistema ormai esclusivamente economico che sta distruggendo la qualità culturale e musicale. Tenendo conto che la musica è la cultura più facilmente fruibile da ogni singolo individuo, si regolino prezzi al consumatore e possibilità di continuare a produrre musicisti e cantanti di talento. Una legge che garantisca la possibilità ai nuovi talenti di costruirsi una strada e ai grandi talenti che oggi rischiano l'estinzione di poter avere una regolamentazione che permetta loro di diffondere la loro arte anche in un mercato ormai esclusivamente commerciale".

www.petitiononline.com/08011978/petition.html

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