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Recensioni |
Pubblicato il 20/04/2010 alle 12:35:58 | |
Litfiba – Palalottomatica – Roma 19/04/2010
Sembrava di essere tornati indietro di almeno 20 anni. Un Palalottomatica stracolmo fino all’ultimo posto utile ha accolto il ritorno dei Litfiba a Roma.
Sembrava di essere tornati indietro di almeno 20 anni. Un Palalottomatica stracolmo fino all’ultimo posto utile ha accolto il ritorno dei Litfiba a Roma.
Assenti dalla capitale da circa 11 anni, la reunion che sancisce la pace da Piero Pelù e Ghigo Renzulli si candida ad essere l’evento musicale italiano del 2010. Le carriere dei due, dopo la fine del sodalizio, sono state caratterizzate più da bassi che alti. Pelù, dopo un buon esordio solista (“Né buoni né cattivi”, nel 2000), e passato dai grandi numeri dei palasport ai posti più piccoli, mantenendo comunque una dignità artistica, che lo ha portato a ricevere importanti riconoscimenti, con il Tributo ad Augusto Daolio. Nell’estate 1999 Piero Pelù dichiarava alle agenzie che “con l'ultimo disco siamo ancora riusciti a raggiungere una sorta di tregua, ma ora è inutile continuare a fingere. Sono affezionato alla nostra storia, i Litfiba sono stati una gran bella palestra, abbiamo imparato a costruire insieme. Ma oggi comincia un capitolo nuovo”. Non è stata fortunata la terza fase dei Litfiba guidata dal solo Ghigo Renzulli: reclutato un nuovo cantante (a Roma in tanti si chiedevano “che fine ha fatto Gianluigi Cavallo?”), e dopo due album di medio successo, è iniziata una fase discendente. Triste vedere il nome Litfiba in feste di paese e sagre paeane. Diciamoci la verità. Tutti si aspettavano prima o poi un ritorno di fiamma. Perché anche le invidie più accese e i rancori non possono cancellare una storia musicale che ha segnato il rock italiano. E così Piero & Ghigo hanno deciso di riprovarci e, visti i risultati, speriamo che stavolta duri per sempre.
Il look di Piero Pelù è lo stesso dei primi anni ’90. Gilet, borchie e pantaloni attillati in pelle nera. Accanto a lui Ghigo Renzulli, valoroso chitarrista, pronto ad intervenire con i suoi assoli. Con loro una band parzialmente nuova: il bassista Daniele Bagni era nel gruppo nel periodo dal 1994 al 1999, per poi entrare successivamente nella band di Pelù. Dalla band recente di Pelù arriva il tastierista Federico Sagona, mentre dai Litfiba di Renzulli il batterista Pino Fidanza. La scaletta riscalda il cuore ai fans della prima ora, e mette leggermente da parte l’ultima produzione (completamente esclusi i brani tratti dall’ultimo album insieme “Infinito”). Si parte con “Proibito”, che manda il pubblico completamente in delirio, e si prosegue con classici come “Resta”, “Cangaceiro”, “Paname”, “Bambino” e “Il Volo”. La band fa sul serio e prosegue con “Sparami”, “Lulù & Marlene” e “Dio”. Con “Spirito” si passa alla produzione più recente (“relativamente” si intende), per poi tornare al vecchio repertorio con “Tex”, “Ferito” e “Fata Morgana”. Molto intriganti le versioni di “Animale di zona”, “A denti stretti” e “Cuore Di Vetro”. Con “Gioconda” si entra nel gran finale, con Piero Pelù sempre più scatenato, che saltella da una parte e l’altra del palco. Memore dei tempi dei concerti del Primo Maggio in Piazza San Giovanni, in cui Pelù non mancava di lanciare qualche sasso al Vaticano, ecco puntualmente arrivare da parte del leader qualche invettiva e provocazioni (di cui francamente si poteva pure fare a meno) contro il potere, del tipo “Arriva el diablo... Ratzinger”, “C’è più brava gente a un concerto rock che al Vaticano”, oltre frasi contro la tv, il Governo e persino il neo presidente della Regione Lazio, Renata Polverini (che Piero Pelù chiama Neo presidente della Provincia) “perchè non si è fatta scrupoli a coprire i manifesti del concerto dei Litfiba con quelli elettorali in maniera abusiva”. “Ritmo #2” accende anche il pubblico più statico e “Ci sei solo tu” lancia la zona bis. Inevitabilmente la band lascia le grandi hi nel finale. Prima “Maudit”, “Dimmi il nome” e “El Diablo”, che sembra far crollare tutto il palasport. Boati, urla e richiami che impongono alla band di tornare sul palco e salutare con “Lacio Drom” e “Lo spettacolo”. La band annuncia nuovi concerti (a Roma tornerà il 22 luglio) e anche due nuovi singoli, che saranno inclusi in un disco dal vivo. Speriamo che l’intesa duri per sempre. Intanto, bentornati Litfiba.
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