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Recensioni |
Pubblicato il 03/10/2003 alle 22:58:00 | |
Fire Trails - Vanadium Tribute (Underground Symphony / Audioglobe)
Il ritorno di Pino Scotto e Lio Mascheroni in una nuova formazione che rende onore ai mitici Vanadium. I Fire Trails rileggono perle come "Too Young To Die" e "We Wanna Live With Rock’n’Roll". Special guest il tastierista Danny Peyronel degli UFO.
Chi ascolta oggi metal italiano deve essere grato ai Vanadium, la prima band ad aver proposto nel nostro paese sonorità hard e metal. Il combo, capitanato dal vocalist Pino Scotto, riuscì nella storica impresa di arrivare negli anni ’80 in classifica con album come "Metal Rock" e "Game Over", dal taglio poco convenzionale per l’epoca. Dopo una reunion del 1995, per un album di brani in italiano, solo il cantante Pino Scotto ha proseguito con una buona carriera solista. E proprio all’infaticabile Scotto e al fratello di sangue Lio Mascheroni (batterista sin dalla prima formazione dei Vanadium) si deve il progetto Fire Trails. Il gruppo si cimenta in un vero e proprio tributo ai Vanadium. L’operazione è duplice: da un lato rileggere in chiave moderna brani storici della band milanese (unitamente a tre inediti) e nello stesso tempo presentare una nuova formazione, che vede tra i componenti interessanti elementi come Neil Otupacca (organo e tastiere), Angelo Perini (basso) e il chitarrista Steve Hangarthal. Non ha perso lo smalto di un tempo Pino Scotto come dimostra in "Run Too Fast", "Too Young To Die" e "We Wanna Live With Rock’n’Roll" (alla quale partecipa il tastierista Danny Peyronel degli UFO). I Fire Trails sono ben amalgamati, pronti a regalare emozioni a chi si commuove ancora ascoltando una chitarra distorta e un suono di organo, che sembra provenire da una chiesa gotica. Tra i nuovi brani emozionante "Goin On", che si appresta a diventare un classico del genere.
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