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Pubblicato il 12/12/2005 alle 09:17:59
E' lo space electronic rock degli Eugene a vincere Ritmi Globali Europei
di Patty Busellini
La band dei fratelli Valente trionfa a Treviso, proponendo un sound interessante con strizzate d'occhio ai Queen piu' sinfonici ed al rock eighties dei Psychedelic Furs. Buono lo show acustico intimista di Morgan.

La band dei fratelli Valente trionfa a Treviso, proponendo un sound interessante con strizzate d'occhio ai Queen piu' sinfonici ed al rock eighties dei Psychedelic Furs. Buono lo show acustico intimista di Morgan.

Sabato 10 Dicembre si e' svolta la finalissima del festival Ritmi Globali Europei: tra mille difficolta' economiche e burocratiche, la Societa' Cooperativa Sociale INSIEME SI PUO' ha realizzato una tredicesima edizione di buona qualita' musicale, ma soprattutto ha affermato e consolidato il suo ruolo di punto di riferimento sul territorio trevigiano, dato anche il lavoro quotidiano svolto per il locale InformaGiovani.

La giuria convocata e' stata di buon livello e competente (non sempre succedono queste cose) ed era cosi' composta: Morgan, Garbo, Luca Urbani, metà artistica dei Soerba, Stefano Dall’Armellina, cantautore trevigiano, Loris Furlan giornalista per conto di Mucchio Selvaggio, Giancarlo Passarella, direttore di MusicalNews.com e presidente di Ululati dell’Underground, Fausto Murizzi, più noto come Dr. Fausti’ko, firma tra le più note su Rockit; Gianni Latrofa musicista e curatore di Alternative Pop di SuperEva; Paolo Steffan, musicista e produttore che insieme a Pino Donaggio ha firmato alcune delle colonne sonore più belle di Brian De Palma e Gerolamo Sirena, musicista e consulente del Progetto Giovani per conto del Comune di Treviso.

Agli Eugene la possibilita' di andare in studio per registrare un cd singolo, ma anche ai secondi arrivati c'e' la possibilita' di ottenere visibilita', grazie ad un banner che le pagine specializzate in Alternative Rock sul portale SuperEva offrono di ospitare.
Poiche' (come si puo' verificare dal link che proponiamo) il demo degli Eugene e' gia' di buona qualita', possiamo provocatoriamente suggerire di trasformare il premio conquistato a Treviso in qualcosa di piu' utile? Mi spiego:
- Andare in studio per produrre un singolo, significa certamente offrire un bel premio, ma con il risultato finale di avere in mano un discreto mezzo di comunicazione;
- Non e' meglio trasformare quel premio in un lavoro di studio di post produzione del demo gia' registrato? Se tecnologicamente la cosa e' fattibile e si puo' intervenire sul master gia' in possesso degli Eugene, il lavoro in studio puo' essere di aggiustamento del master, considerando che in giuria vi erano anche musicisti affermati e con esperienza.

In pratica con la prima strada si ottiene un cd singolo ben fatto e che puo' avere quel tipo di visibilita', con la seconda invece avremo un ep in cui (ad esempio) Garbo puo' fare un controcanto e produrre artisticamente l'intero ep: sono sicura che si chiede poi alla U.d.U. Records di coprodurre il tutto, questa non si tirera' indietro.

Concludo questo articolo con qualche riga per Morgan: la sua presenza alla fine si e' davvero rivelata un cameo per questa edizione di Ritmi Globali Europei, dato che (dopo una prima parte assai intimista) la sua performance e' stata al servizio del festival, grazie ad una disponibilita' da istrione nel rispondere alle domande della presentatrice, arrivando sino a giocare sui vari generi musicali che da un pianoforte si possono presentare: si e' percio' calato nei panni di Scott Joplin e di Jerry Lee Lewis, alternando il blues al ragtime, passando per il rock’n’roll.
Nulla da dire sul valore ecumenico delle sue interpretazioni dei testi di Fabrizio De Andre': anche agli animi piu' ottusi e decadenti, e' sempre evidente quale poesia quelle canzoni possiedono, esaltate da un Morgan profondamente devoto al loro intrinseco valore.

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