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Interviste |
Pubblicato il 01/02/2007 alle 11:48:28 | |
Dallo staff del Primo Maggio Tutto L'Anno intervistiamo Fabrizio Brocchieri
Una manifestazione che lavora sul territorio tutto l'anno e poi le migliori band hanno l'opportunita' di esibirsi su quel palco prestigioso a Piazza S.Giovanni nel giorno dedicato al lavoro: il bando scade il 12 Febbraio.
Una manifestazione che lavora sul territorio tutto l'anno e poi le migliori band hanno l'opportunita' di esibirsi su quel palco prestigioso a Piazza S.Giovanni nel giorno dedicato al lavoro: il bando scade il 12 Febbraio.
Indubbiamente questa kermesse è un'esperienza bellissima da vivere perchè ti mette a contatto con centinaia di realtà da tutta Italia e ti permette di scoprire artisti bravi: poi qualche volta ti innamori e li produci discograficamente.
Buongiorno a Fabrizio: qual'e' il tuo coinvolgimento e ruolo all'interno della manifestazione Primo Maggio Tutto L'Anno?
Buongiorno a te! Il mio ruolo all'interno di Primo Maggio Tutto l'Anno è di coordinatore nazionale e, in buona parte, ideatore della Rassegna. Già nell'edizione del 2002 del concerto del Primo Maggio avevamo iniziato a ragionare sulla possibilità di far salire in palco anche artisti emergenti, magari sconosciuti ai più, ma decisamente di talento ed in grado di farsi valere, per offrire loro una possibilità. La Rassegna poi è diventata realtà nel 2005, ma nel 2002 ci togliemmo lo sfizio di individuare tre artisti emergenti ed uno di loro era uno "sconosciuto" Sergio Cammariere. Il coinvolgimento invece è totale, perchè credo fermamente nel nostro progetto e questo richiede molte energie.
Guardiamoci alle spalle: come sono stati questi anni della manifestazione? Solo impegnativi? Decisamente stressanti o cosa?
Fantastici! Primo Maggio Tutto l'Anno è un'esperienza bellissima da vivere perchè ti mette a contatto con centinaia di realtà da tutta Italia e ti permette di scoprire artisti bravi, che hanno cose da dire e sanno stare sul palco come chi ha molti più anni di esperienza alle spalle.
Poi certo, la fatica e lo stress si fanno sentire, ma ci sono anche momenti di soddisfazione enormi che ripagano tutto l'impegno, come vedere la paura mista a gioia pura negli occhi dei vincitori un attimo prima di salire in palco.
Ed ora invece analizziamo la situazione attuale: come sta crescendo questa nuova edizione?
Questa terza edizione direi che procede con il vento a favore... non abbiamo ancora dati sulle iscrizioni reali ma abbiamo un indicatore molto attendibile che è il Censimento. per partecipare infatti è necessario essere iscritti al censimento che, sul portale www.primomaggio.com, raccoglie ormai quasi 2.500 artisti di ogni regione e genere musicale. Da quando è stato pubblicato il bando della terza edizione della rassegna viaggiamo ad una media di oltre 20 nuovi iscritti al giorno. quindi, facendo i dovuti scongiuri, la terza edizione sarà quanto meno una conferma rispetto a quanto realizzato nei primi due anni di vita... ma io sogno ovviamente di riuscire a fare meglio!
Ora non ci resta che guardare al futuro: cosa ti immagini e cosa ti auguri succeda alle prossime edizione del Primo Maggio Tutto L'Anno?
Beh, qualche sogno nel cassetto rispetto alla Rassegna c'è e confido di poterlo realizzare prossimamente. Innanzi tutto sogno più spazio per le band emergenti sul palco del concertone. già lo scorso anno tutta l'anteprima, dalle 15:15 alle 16:00 in diretta televisiva, è stata dedicata alla Rassegna e i due vincitori hanno potuto esibirsi per 10 minuti ciascuno, mentre i vincitori dell'anno precedente hanno avuto l'onore di "chiudere le danze" verso la mezzanotte. stiamo lavorando per cercare di portare sul palco magari una band in più, perchè credo che in fondo il futuro della musica italiana siano loro. e poi sogno che almeno uno dei gruppi vincitori della Rassegna possa fare quello che in gergo viene definito "botto". sarebbe una grande soddisfazione poter dire di aver "scoperto" un giovane talento e magari averlo indirizzato verso il successo.
Come trascorri i rari momenti di relax che hai? Riesci a ritagliarti delle ore in cui stacchi la spina completamente?
Ecco... rari mi sembra l'aggettivo giusto. forse anche esagerato. mi sento di poter dire senza timore di essere smentito che il relax nella mia vita è quasi inesistente! Tra gli impegni con Primo Maggio, Paolo Belli (del quale sono il tour manager), Audiocoop Lazio (di cui sono presidente) e la mia etichetta, CinicoDisincanto, di tempo ne resta davvero poco. ma non mi lamento visto che ho la fortuna di far coincidere il lavoro con le mie passioni. cerco comunque di ritagliare del tempo per gli affetti, mio figlio prima di tutto; e comunque mi rilasso cucinando e con del buon vino rosso...
Dal tuo osservatorio, cosa ti sembra stia attraversando il mondo della musica in Italia? Serpeggia il malumore, la rabbia o la rassegnazione?
Dipende da che punto guardi il mondo... per citare Jarabe De Palo. serpeggia malumore, rabbia, rassegnazione, ma principalmente in chi sente di non avere grandi possibilità ed allora si rinchiude in una nicchia fatta di frasi fatte. ti faccio un esempio. "mah, il mercato è in crisi, i dischi costano troppo e poi non si vendono, la gente scarica da internet, e poi i discografici sono tutti truffatori, e le major sono il nemico e poi tanto conta solo conoscere qualcono per avere successo e poi io faccio musica particolare, non tutti la possono capire, anzi, siete voi ignoranti che non capite il mio genio, perchè io sono avanti, e non c'entra nulla se so suonare solo tre accordi e sono anche un po' stonato e ai miei concerti vengono al massimo una decina di amici... perchè io sono indie. e il mondo fa schifo!". queste frasi, singolarmente o, nei casi più gravi tutte insieme, le ho sentite e lette centinaia di volte. poi però c'è anche una parte sana, che si confronta con il mondo esterno, si mette in discussione, non vive (e vegeta) in un solo forum di musica sul web, si sente indipendente ma nel modo di pensare e così prende lo strumento, un po' di amici che la pensano come lui e parte. e suona. e si da da fare. e compone e scompone se stesso e la propria musica fino a trovare la giusta dimensione. ed è allora che la rassegnazione scompare, il malumore dura il tempo di un "non ci interessa la tua musica", la rabbia si trasforma in grinta e si riparte, con le idee più chiare. e spesso arrivano anche i risultati.
Andiamo sui tuoi gusti personali: quali sono i cd del passato che ti porti sull'isola deserta? C'e' spazio in valigia per qualche produzione recente?
Isola deserta può significare vacanza... o naufragio! quindi confido nella prima ipotesi.... detto questo, beh... dal passato mi porterei tante cose. Beatles, Stones, Jim Morrison, Eagles, Simon & Garfunkel, Battisti, De Andrè, Dalla, De Gregori... ma io vengo dalla radio e magari, potendo, mi farei un bel cd compilation con tante canzoni che amo. ed allora entrerebbero in gioco anche Carboni, Venditti, Fossati, Finardi, Gaetano, Graziani, Vasco, Raf, Grignani, Pino Daniele, Springsteen e tante cosette degli anni 80 dai Depeche Mode ai Bronski Beat ma anche produzioni meno conosciute... potrei farti una programmazione tale da riempire un i-pod da 8 giga. ecco. posso portare un i-pod?
Sulle produzioni recenti posso essere più preciso. non salverei molte cose. amo molto un album dei Madreblu (che in verità non è recentissimo ma non mi sento di metterlo tra le cose del passato) che si chiama "necessità", un piccolo gioiellino di pop elettronico decisamente sottovalutato e mal promosso. poi "unò-duè" di Silvestri ma anche altre sue cose precedenti, e poi canzoni sparse di Negramaro, Consoli, Virginiana Miller, Afterhours, Marlene Kuntz, Nada, Carneigra, Pino Marino, Valentina Lupi... ed ovviamente i dischi degli artisti "cinici" (Cappello a Cilindro, Tecnosospiri, Marcosbanda, Ila, Staderini, ecc.) perchè altrimenti sarei un folle!
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