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Editoriale |
Pubblicato il 24/08/2011 alle 15:36:34 | |
In Italia andare ai concerti live (soprattutto rock) sta diventando un lusso
L'Agenzia Asca del 23 Agosto intitolava un suo lancio in modo laconico: La musica una giungla per i costi dei biglietti, proponendo alcune cifre di alcuni dei prossimi concerti piu' attesi. Si possono spendere 100 euro per un biglietto?
L'Agenzia Asca del 23 Agosto intitolava un suo lancio in modo laconico: La musica una giungla per i costi dei biglietti, proponendo alcune cifre di alcuni dei prossimi concerti piu' attesi. Si possono spendere 100 euro per un biglietto?
Aumentera' l'IVA? Ed allora saliranno tutti i prezzi, facendo di conseguenza galoppare l'inflazione e penalizzando le nostre povere risorse... ma non e' questo il luogo in cui discutere di economia.
A noi interessa l'aspetto spettacolo e musicale in particolare: il lancio d'agenzia dell'Asca ci permette di fare alcune riflessioni, perche' si legge che ...
LA MUSICA UNA GIUNGLA PER I COSTI DEI BIGLIETTI
Roma, 23 ago - A dicembre Laura Pausini sara' al Palalottomatica con costi che vanno dai 141 euro per la tribuna centrale ai 73 per il terzo anello laterale. La Pausini supera in costo di biglietto anche Mark Knopfler a Novembre nella stessa location per prezzi da 118 a 60 euro. Per il parterre dei Negramaro ad ottobre si paghera' 42 euro 5 euro di differenza dal terzo anello (37.50), per Giorgia (gennaio 2012) i prezzi salgono un po' dai 59 per parterre numerata ai 30 per il terzo anello e per i Moda' (ottobre) il prezzo andra' dai 35 ai 30 euro. All'Auditorium Parco della musica Pat Metheny Trio (novembre) si esibira'' con prezzi che vanno dai 56 ai 41 euro, stessa location per Mario Biondi (settembre) con prezzi da 62 ai 42 euro e poco di piu' per Pino Daniele (aprile 2012) dai 67 ai 37. Fuori dal coro Caparezza che si e' esibito lo scorso 10 Settembre per 19 euro per tutti....
L'analisi e' relativa alla piazza romana, ma in proporzione si puo' estendere a tutte le altre citta' d'Italia che abitualmente ospitano concerti di Serie A: forse improvvisamente le rockstar hanno raddoppiato i loro cachet? In verita' organizzare concerti nel nostro Paese e' sempre piu' dispendioso che farlo in altri stati e questo per due distinti motivi...
Scarsa considerazione che abbiamo all'estero= Come ho verificato negli anni'80 e '90 andando in tour con grossi nomi (da Sting ai Pink Floyd, dai Motorhead ai Dire Straits), un tour in Italia (nonostante i numerosi fans) era sempre sotto stimato, perche' correva voce che la nostra furbizia portava a tutta una serie di fregature per l'artista, a cominciare dalla quota dei dischi pirata per poi arrivare ad altre forme d'entrata. Sfruttando questa nostra pessima nomea, il promoter straniero proponeva il suo artista in Italia sempre ad una cifra superiore al reale, cosi' da recuperare una quota di quelle royalties che riteneva perse.
Inadeguatezza dei nostri impianti= Far suonare una grande orchestra o predisporre una grossa produzione rock, presuppone che ci siano auditorium e sale concerti adeguate. Poiche' da noi queste non esistono, i nostri local promoter spesso si inventano spazi non adeguati alla bisogna. E quindi ti ritrovi a fare ore di fila per andare in un campo di patate ad assistere ad un concerto o a vivere l'esibizione del tuo beniamino in piscine coperte e trasformate in palazzetti, anche se le vibrazioni (soprattutto sulle tonalita' basse) fanno vibrare in modo anomalo ogni suono che esce da quelle casse acustiche. Per ovviare a questo di problematiche, si cerca di appoggiarsi alla tecnologia e quindi i costi generali aumentano: per recuperarne una parte, non resta che aumentare il costo del singolo biglietto.
Ovviamente la filiera e' molto piu' lunga e questi sono solo due degli aspetti iniziali che troviamo quando si organizza una tournee': provate voi ad immaginare tutti gli altri problemi, molti dei quali li avete vissuti sulla vostra pelle, specialmente se a qualche concerti live ci siete stati... ma ve ne potrete permettere di altri nel futuro?
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