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Pubblicato il 29/07/2009 alle 15:44:18
Oltre 60 mila spettatori a Roma per Luglio Suona Bene all'Auditorium
di Antonio Ranalli
Un nuovo record di presenze al Parco della Musica per la stagione estiva all’aperto organizzata dalla Fondazione Musica per Roma: più di 60.000 spettatori hanno affollato la cavea per la settima edizione della rassegna Luglio Suona Bene.

Un nuovo record di presenze al Parco della Musica per la stagione estiva all’aperto organizzata dalla Fondazione Musica per Roma: più di 60.000 spettatori hanno affollato la cavea per la settima edizione della rassegna Luglio Suona Bene, che si conclude stasera (29 luglio) con il concerto di Cristiano De André.

Si tratta della massima affluenza registrata tra tutte le edizioni della manifestazione (l’incremento rispetto allo scorso anno è dell’4%), ma anche uno dei dati più alti tra le rassegne estive italiane.

Luglio Suona Bene è infatti una delle più importanti kermesse europee, una rassegna di grande qualità, in grado di proporre la migliore produzione internazionale di musica, dal rock al jazz, dalla world music alla canzone d’autore, dal pop al blues.

Questi gli artisti che, dal 25 giugno al 29 luglio, si sono succeduti sul palco a cielo aperto dell’Auditorium: Enrico Rava Quintet & Ornette Coleman, Pino Daniele, Ry Cooder & Nick Lowe, The Idan Raichel Project, Orchestra Popolare Italiana diretta da A. Sparagna, Francesco De Gregori, Brad Mehldau & Parco della Musica Jazz Orchestra, Steely Dan, Mariza, Fiorella Mannoia, Orquesta Buena Vista Social Club, Anastacia, Seun Kuti & Fela’s Egypt 80, Michael Bolton, Aires Tango, Rachelle Ferrell, Stefano Bollani, Mogwai, James Taylor & Excellent Band, David Byrne, Ascanio Celestini, Ivano Fossati, Incognito, Burt Bacharach & Karima, John Fogerty, McCoy Tyner & Bill Frisell, Tracy Chapman, Antony and The Johnsons & Roma Sinfonietta, Cristiano De André.

Tra i concerti che hanno caratterizzato la stagione memorabile è stata la performance degli Steely Dan, che lo scorso 6 luglio ha fatto il suo debutto a Roma (la seconda performance in Italia, dopo quella di due anni fa a Lucca). Donald Fagen e Walter Becker hanno riscosso i consensi unanimi del pubblico eseguendo brani come "Reelin’ In The Years", lontana dalle ritmiche accelerate della versione originale, "Time Out Of Mind" (che molti ricorderanno nella versione originale con la chitarra di Mark Knopfler), "Show Biz Kids", "Black Friday" e "Home At Last".

Il 20 luglio, invece, grande concerto dell'ex Talking Heads, David Byrne che ha proposto lo show "Songs Of David Byrne And Brian Eno". Accompagnato sul palco da Mark Degli Antoni (tastiere), Paul Frazier (basso), Mauro Refosco (percussioni), Graham Hawthhorne (batteria), i coristi Kaissa, Redray Frazier e Jenni Muldaur ed i ballerini Lily Baldwin, Natalie Kuhn e Steven Reker, Byrne ha aperto lo show con la recente "Strange Overtones" per proseguire con "I Zimbra" dei Talking Heads e "One Fine Day". In scaletta classici come “Heaven”, “Take Me To The River” (cover del successo di Al Green), "House In Motion”, “Help Me Somebody” e "Once In Lifetime".

Tutto esaurito per Burt Bacharach, che è tornato per la seconda volta all'Auditorium Parco della Musica, dopo il concerto del 2004. Nella serata del 24 luglio l'artista, accompagnato dalla sua band, ha scelto la forma del medley per offrire al suo pubblico un'ampia selezione dei propri capolavori. E così si sono sussegite, una dopo l’altra, “Walk On By”, “Raindrops Keep Fallin’ On My Head”, “I Say A Little Prayer”, “I’ll Never Fall In Love Again”, “Don’t Make Me Over”, “Magic Moments” e “San Josè” e “This Guy’s In Love With You”. Ad aprire il concerto Karima, l'artista con cui Bacharach ha duettato al recente Festival di Sanremo. Al termine dello show Karime è tornata sul palco per eseguire "Come ogni ora" con Bacharach e la sua orchestra.

Altro grande show è stato quello offerto da John Fogerty (sabato 25 luglio). Anche lui come gli Steely Dan alla sua prima data romana, e al suo concerto in assoluto in Italia. Repertorio a base dei classici dei Creedence Clearwater Revival e dei successi solisti del grande cantautore che, nonostante i 65 anni di età, sprigionava energia come un 20enne. Fogerty ha aperto lo swho sulle note di “Hey Tonight”, per poi esplorare subito la storia dei Creedence con “Green River”, “Suzie Q”, "Who’ll Stop The Rain”. E ancora "Born On The Bayou”, “Lookin’ Out My Backdoor” e Ramble Tamble” dove Fogerty ha sfoggiato anche le sue doti da chitarrista. Impossibile non sciogliersi di fronte alle note di “Have You Ever Seen The Rain?” e soprattutto impossibile restare seduti quando suona "Down On The Corner”, “Bad Moon Rising", "The Old Man Down The Road” e “Fortunate Son”. Il gran finale, con i bis, mette insieme “Rockin’ All Over The World” e “Proud Mary”. Due ore di grande musica.

L’attività della Fondazione Musica per Roma si interrompe per la pausa estiva. Appuntamento al mese di settembre con la terza edizione del Festival İFlamenco!.

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