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Recensioni
Pubblicato il 15/11/1999 alle 00:00:00
Il concerto dei C.S.I. per il Dalai Lama
di Giancarlo Passarella
DOMENICA, 24 OTTOBRE 1999 PALALIDO - MILANO Serata in onore del S.S. Dalai Lama e pro-Tibet con i C.S.I.

Quello che vi propongo e' l'articolo di Max Morici dell'Associazione MAMA ALMA di Milano su un recento concerto/evento....

CSI - Fedeli alla Linea, mi viene da pensare, dopo aver sentito la scaletta proposta da Ferretti & Co. per la serata in onore della visita a Milano del Dalai Lama, supremo capo spirituale dei tibetani. Su di un palco alquanto anomalo (posizionato ad un'altezza di almeno 4 mt. e con una transennatura frontale di vetri in plexiglass per evitare che gli artisti cascassero !?!) e tra le mura del Pala Lido, non certo indicate per una buona acustica dei concerti elettrici (visto il tremolio delle vetrate), i CSI hanno offerto una buona mezz'ora di concerto quasi unplugged senza concedere nulla allo spettacolo ed ai numerosi quindicenni presenti, richiamati più da Jovanotti, Timoria e Nomadi (a giudicare dalle manifestazioni d'entusiasmo che li hanno accolti) che non dalla band tosco-emiliana. La serata, indrodotta dalle suadenti note di un'arpa, è cominciata con l'ormai "cittadino americano" Alberto Fortis, che ha eseguito un solo pezzo ("Vita ch'è vita" da "Carta del cielo", suo album del '90). A seguire ecco il buon Giovanni Lindo Ferretti in veste d'intrattenitore (se la cava anche molto bene) che oltre a presentare la serata ed a specificare gli intenti della stessa, nonché gli sforzi fatti per organizzarla, introduce un reading della dolcissima Mara Redeghieri (Ustmamò). E' poi la volta dei bravissimi EstAsia: la band emiliana, pur essendo chiaramente sconosciuta alla stragrande maggioranza dei presenti suona senza alcun timore e con grande personalità e durante l'ultimo dei tre pezzi eseguiti ("Solidea"), la potentissima voce quasi lirica della cantante Romina Salvadori, sembra mettere a dura prova le vetrate del Pala Lido ! E' poi il momento di Loten, cantante tibetano che esegue due pezzi tradizionali e del magnifico Coro del Monastero di Sera Je (impressionanti le qualità vocali dei sedici elementi che lo compongono). E finalmente…C.S.I. !!! Orfani del solo Zamboni e con Maroccolo impegnato in tutti i sei pezzi alla chitarra acustica, attaccano con "Cupe vampe", che colpisce non poco, in quanto modificata nel finale rispetto alla versione originale. Seguono altri cinque pezzi tutti a tema con la serata: "Ongii", "Irata", "Brace" e infine "Fuochi nella notte". Una breve ed esemplare esibizione di un gruppo ufficialmente scioltosi un mese fa, ma pronto a riunirsi per una giusta causa in cui crede e senza alcuna sollecitazione esterna.

La dimostrazione, che i CSI non si siano mai venduti (tantomeno durante il tanto criticato tour con Jovanotti) è dimostrato, a mio modesto parere, dalla scelta dei pezzi suonati stasera: sarebbe stato piu' comodo (davanti ad un pubblico piuttosto giovane) eseguire le classiche "Forma e sostanza", "A tratti" o "M'importa 'na sega" per incendiare gli animi e farsi conoscere un po' di piu'. Non so invece quanta gente (che non li conosceva) si avvicinerà alla loro musica, dopo averli visti, ma di questo credo che appunto a loro non "importi 'na sega" in quanto credo che quello ch'è successo e che ancora sta succedendo in Tibet gli stia decisamente piu' a cuore che vendere qualche LP in più.
Non si può dire lo stesso degli "storici" Nomadi che nonostante la bellissima "Atomica Cinese" hanno pensato bene di eseguire come ultimo dei loro cinque pezzi "Vagabondo" !!! (Chissà cosa avrebbe pensato il Dalai Lama vedendo Beppe Carletti con tanto di chiodo, in piedi sulle transenne di vetro ad aizzare il pubblico situato quattro metri piu' in basso !). Sorvolando la solita retorica del filosofo Lorenzo Cherubini ("donate l'otto per mille ai tibetani" !!!), fautore comunque di tre pezzi al limite dell'energia ("La mia casa", "Piove", "Penso positivo") tanto da meritarsi i complimenti di un monaco buddista per l'impegno e l'assoluta voglia di partecipare alla manifestazione (ricordo che Jovanotti suonerà tra una settimana qui a Milano, al Forum, quindi il suo staff non credo abbia accettato molto serenamente di farlo esibire). Infine, un grosso boato accoglie i Timoria di Omar Pedrini, che eseguono quattro pezzi tirati e coinvolgenti.

Le 2.500 persone circa, se ne vanno soddisfatte; io anche, forse più per l'aver contribuito con £.20,000 alla causa tibetana che non per le esibizioni del cast musicale scelto dagli organizzatori (CSI, esclusi, ovviamente !).

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