Il 18 febbraio 2005 il Piper di Roma, cantina pop degli anni Sessanta, compie 40 anni. La prima generazione del dopoguerra ha trovato, nello storico locale di Via Tagliamento, uno dei suoi cult. E’ per questo che per i suoi 40 anni, il Piper sarà festeggiato da chi lo ha accolto e accettato con gioia: i piperini e le piperine, alcuni dei quali diventati personaggi famosissimi, altri che hanno del Piper un ricordo speciale. Giancarlo Bornigia, proprietario dello storico locale, con l’aiuto del suo staff, ha ideato, in questa giornata, un grande party per festeggiare il traguardo dei 40 anni. Dalle ore 22 in poi porte aperte per i tantissimi amici invitati, volti noti della politica, dello spettacolo e della televisione, tra i quali anche Gianni Boncompagni, Mal, Roberto D’Agostino, Renzo Arbore, Fiorello, Mita Medici, Rita Pavone, Teddy Reno, Renato Zero, Patty Pravo, Carlo Verdone, Leonardo Pieraccioni. Ad accogliere gli ospiti che vorranno essere presenti all’evento ci sarà Mister Franz, mattatore delle notti piperine e, un mondano DOC, Alberto Marozzi, capitano della ALBERTO MAROZZI FIGHT. La band si esibirà dal vivo con la partecipazione e la voce straordinaria di RITA RUSIC. Una mostra fotografica e la proiezione di video storici del Piper faranno rivivere quegli anni d’oro (sarà proiettato l’ultimo concerto di Rocky Robers durante il “Girocantando 2004” tenutosi al Piper, spezzoni del film “Totò e la nipote americana” dove Rita Pavone interpretava il personaggio della nipote alla ricerca di un locale dove cantare e video di tanti artisti che si sono esibiti sul palco del Club: The Primitivs, Equipe 84, The Pipers, I Giganti, The Rokes, Mal, i Dik Dik e tanti altri oltre a foto di eventi particolarmente simpatico come un incontro storico tra il pugile Bum Bum Mancini, campione del mondo e un orso in carne ed ossa e quelle di tanti ospiti del Piper come gli artisti Lionel Hampton, Duke Hellington, David Bowie e il gruppo dei “Procol Harum”). Con il Piper (letteralmente “zampognaro”) Giancarlo Bornigia ha creato il simbolo dell’entertainment danzante, un punto di riferimento per tanti giovani, una vera e propria istituzione nella quale si respirano ancora atmosfere di ieri e di oggi, restano racchiusi entusiasmi, aspettative e ricordi di tanti ragazzi e ragazze.“Mio padre mi aveva lasciato in eredità una grande concessionaria di auto, ma il desiderio di creare, assieme ai miei amici, l’Avvocato Alberigo Crocetta (ora scomparso) e Pier Gaetano Tornelli (che invece sarà presente a festeggiare il 40° del Piper), qualcosa di nuovo che avesse come elemento primario il bene “divertimento”, catalizzò la mia attenzione sul mondo della notte” dice il Boss, come amano affettuosamente chiamare Giancarlo Bornigia i suoi collaboratori. Il Piper di Via Tagliamento, 9 nasce il 17 febbraio del 1965, in uno spazio destinato a cinema. “Nessuno di noi avrebbe immaginato che questa nuova realtà avrebbe trasformato definitivamente le abitudini di intere generazioni e di un quartiere borghese come quello dei Parioli. In quegli anni c’era tanta voglia di uscire e soprattutto di andare a ballare e, a Roma, esisteva solo qualche piccolo night club. Era in voga terminare le serate al Piper, per i ragazzi come per i giovani vip dell’epoca. “Festeggiare, oggi, il Piper mi dà nuova carica, significa ricominciare a vivere e, allo stesso tempo, rendersi conto che una vita è volata” conclude Giancarlo Bornigia. Forse, anche per questo, il Piper precederà la grande festa di compleanno con una iniziativa, unica nel suo genere: una serata dedica ad un nuovo modo d’intendere l’ intrattenimento, una sorta di divertimento spirituale, reso possibile dalla collaborazione gratuita di cantanti e artisti e alla partecipazione di tanti istituti religiosi. In occasione della festa di compleanno del Piper è stata, anche, realizzata una doppia raccolta di brani originali, gli stessi interpretati dagli artisti che si esibirono nelle mitiche serate del Piper, dal titolo “1965-2005 - Quarant’anni fa nasceva il Piper - La Musica che ci ha cambiati” su etichetta RCA/BMG.

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