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Pubblicato il 26/03/2012 alle 09:40:36
London Live 2.0: quando in tv arrivano le band veramente emergenti
di Manuela Ippolito Giardi
Un’isola felice in televisione per la musica italiana. A “London Live 2.0” su Rai 2 sono ospiti numerosi artisti della musica italiana ed internazionale e, attraverso lo spazio “My Band”, anche quelle emergenti senza contratto discografico.

Un’isola felice in televisione per la musica italiana. A “London Live 2.0” su Rai 2 sono ospiti numerosi artisti della musica italiana ed internazionale e, attraverso lo spazio “My Band”, anche quelle emergenti senza contratto discografico.

In un contesto televisivo dominato dai talent show, la Rai punta su una trasmissione che valorizzare la musica ed i musicisti. Il programma, “London Live 2.0”, condotto dal bravo Daniele Battaglia, va in onda ogni sabato, alle ore 14:00 su Rai2. La trasmissione è la versione italiana di “London Live” in onda da alcuni anni in Inghilterra su Channel 4, partnership che consente alla Rai di poter utilizzare le performance che vengono registrate al Koko Club di Londra. A prima vista potrebbe sembrare un normale contenitore musicale, sulla scia di altre trasmissioni andate in onda in anni precedenti (vedi “Top Of The Pops”). Ma analizzando meglio i contenuti c’è prima di tutto un particolare non indifferente: a “London Live 2.0” si suona dal vivo. Un aspetto che valorizza innanzitutto questi musicisti vocati sopratutto al live e allontana la moda del playback. Nella puntata di sabato scorso ad esempio c’era il Teatro degli Orrori, band rivelazione di questa stagione che, al terzo disco in studio, ha raggiunto il 10° posto in classifica: in un paese normale un band di questa portata sarebbe stata contesa da molte trasmissioni tv, ed invece il gruppo di Pierpaolo Capovilla ha fatto a “London Live 2.0” la sua prima (e finora unica) apparizione in una trasmissione Rai. Oltre a band più indipendenti, sono stati invitati artisti più mainstream come Dolcenera, Arisa, Marco Masini, i Negrita, Gianluca Grignani, Simona Molinari, oltre ad alcune giovani proposte provenienti sia dal recente Festival di Sanremo (Marco Guazzone, Giulia Anania, Erica Mou e Celeste Gaia) che dal rock italiano (Il Cile, La Fame di Camilla e Diego Mancino per citarne alcuni). Molto importante anche lo spazio riservato alla scena rap italiana: ogni settimane sul palco di Rai 2 (in onda dagli studi di Via Mecenate a Milano) sono ospitati artisti del momento come Marracash, Emis Killa oltre al mitico J-Ax, rendendo di fatto la trasmissione una delle più interessanti insieme a “Spit” in onda su Mtv.
In queste settimane non sono mancati in studio ospiti internazionali come i Cranberries, Ed Sheeran, Professor Green e i Pnau, che si aggiungono alle performance che arrivano direttamente da Londra.
Ma la vera novità del programma, firmato da Nino Giuliano e Andrea Morandi, con la regia di Claudio Sisto, è la sezione “My Band”. Qualche settimana fa avevamo dato notizia di questa iniziativa, che consente a band e cantautori che non hanno case discografiche e grossi management alle spalle, di poter suonare all’interno del programma di Rai 2. Dopo aver ascoltato le prime due proposte selezionate, i Garage Orchestra di Somma Lombardo (Varese) e Sismik System di Trezzo sull’Adda (Milano), possiamo dire che “My Band” vince e convince: per la prima volta, in un programma che va in onda in una collocazione importante, è possibile ascoltare generi come il metal, il drum’n’bass e l’indie rock, che mai avevano trovato ospitalità in un canale generalista. A questo punto attendiamo con fiducia le prossime scelte, auspicando che siano rappresentative della variegata ricchezza del panorama musicale giovanile italiano, ben lontano dalle cover che impreziosiscono i talent show.
Proprio perché il programma vuole informare non mancano nel corso dell’appuntamento servizi e rubriche sui dischi in uscita, i tour e le interviste agli artisti del momento.

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