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Recensioni |
Pubblicato il 23/03/2003 alle 19:33:30 | |
Yngwie Malmsteen fa scaturire l’inferno a Firenze!
... era da tempo che a Firenze non arrivava un vero concerto Heavy Metal!
Hi Metal people,
dopo lo straordinario concerto di Yngwie Malmsteen, eccomi qua per raccontarvi di quella serata.
Il concerto dopo uno svariato tempo di attesa è iniziato, con la graffiante “Rise Up”, cantata divinamente da Mr Dougie White, il quale dotato di una notevole presenza scenica e di una smisurata capacità di improvvisazione vocale, ha dato vita ad uno spettacolo che faceva dondolare le pareti del Tenax di Firenze. La scaletta in seguito è proseguita con l’esecuzione di molti pezzi di “Attack!!”, come per esempio: l’accattivante “Razor Eater”, la distruttiva “Ship of fools”, l’epicissima “In the name of god” e l’intramontabile “Valhalla”. L’atmosfera è cominciata a farsi veramente calda quando Malmsteen si è sbizzarrito nell’esecuzione di soli di chitarra che come al solito riprendevano melodie e modi musicali di autori classici come: Paganini, Bach, Vivaldi e Beethoven, mischiate a citazioni di brani di Jimi Hendrix quali: Voodoo Child e Red House.
Il sopravvento dopo lo hanno preso gli altri musicisti, iniziando con il tastierista Joakim Svalberg che in una maniera estremamente classicheggiante si è divertito nell’eseguire soli improvvisati sul momento; dopo è stato il turno del bassista Mick Cervine che estremamente velocemente ha cercato di andare sulla tastiera del basso alla velocità del guitar hero, lasciando il posto in fine al batterista Patrik Johansson che ha eseguito ad una serie di ritmi assai “Heavy”. Verso la fine del concerto il famigerato chitarrista è tornato in dietro di qualche anno con la staordinaria “You don’t remember, I’ll never forget” unita alla storica “Strange kind of woman” dei Deep Purple assieme a brani come Man on the Silver moutain e Gates of babylon (pezzi dei mitici Rainbow), passando per la storica “Trilogy Suite op” accompagnata da “Far beyond the sun” e concludendo la stupenda serata con la mitica “Rising Force”.
Concludo dicendo che sul palco erano situati due microfoni per le registrazioni del pubblico, questo quindi mi fa pensare ad un album dal vivo, visto che Malmsteen si era portato con se due fonici per le registrazioni….. speriamo!
Che dire, un concerto veramente bello pero’ forse dalla scaletta un po’ troppo statica sui pezzi dell’ultimo album.
Ciao ragazzi alla prossima.
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