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Recensioni |
Pubblicato il 12/04/2008 alle 12:42:32 | |
Un inizio tour devastante a Firenze, i Tygers of Pan Tang sono tornati più potenti che mai!
E’ stata una serata indimenticabile quella a cui hanno assistito i fiorentini più fedeli del rock. Le Tigri del Pan Tang hanno aperto il loro tour assalendo il pubblico con il loro rock graffiante!
E’ stata una serata indimenticabile quella a cui hanno assistito i fiorentini più fedeli del rock. Le Tigri del Pan Tang hanno aperto il loro tour assalendo il pubblico con il loro rock graffiante!
Aprono la serata i Bronx Raid con una potente esibizione, vale lo stesso per i Bud Tribe, hard rock allo stato puro che scalda a dovere il pubblico prima dell’ eruzione vulcanica che li travolgerà. L’atmosfera si fa incandescente, la FLOG riunisce per l’occasione i rocker più incalliti che Firenze conosca, così senza perdere altro tempo le Tigri entrano in scena!
Inizio folgorante con “Hellbound”, si capisce subito che non sarà facile arrivare a fine concerto, le tigri del Pan Tang cominciano a graffiare! Nessun attimo di respiro, segue “Take it” e il rock anni ’80 travolge il pubblico della FLOG.
Il nuovo cantante Jacopo Meille (orgoglio fiorentino!) mostra le sue grandissime capacità sul palco, è un animale da palcoscenico, si trova a suo agio, sa cosa fare e come muoversi.
La sua voce potentissima ci spiega che oltre a suonare i pezzi storici della band ci proporranno anche le canzoni presenti nel nuovo album. Ecco infatti “Live for the day”, in una parola, fantastica…
Seguono i riff devastanti di “Raised on rock” e “Suzie Smiled”, caricati a dovere dagli assoli di chitarra del grandissimo Robb Weir e di Dean Robertson.
Il concerto purtroppo, scorre molto veloce, i pezzi si susseguono emozionando e divertendo sempre di più.
Robb Weir, invecchiato negli anni ma non nello spirito si diverte come un matto, scambia battute con il pubblico e dimostra di avere ancora tanta energia. Jacopo Meille continua a stupire, con i suoi acuti tiene testa sicuramente al più in forma dei Robert Plant (non per niente fa parte della cover band ufficiale italiana dei Led Zeppelin!).
Pezzi storici come “Rock n’ Roll man” fanno cantare il pubblico, “Bury the hatcher” è una gran chicca che troveremo nel nuovo album.
I Tygers of Pan Tang in questi anni sono seguiti tutto da collezionisti e appassionati di tutto il mondo , come dimostra l’immagine del 45 giri giapponese di “Don’t stop by”, una vera rarità!
Con “Gangland”, arriviamo all’ultima parte del concerto. Dopo “Running out the time”, finalmente inizia il riff che tutti aspettavano, “Love Potion n°9” ed è Rock!
Il pubblico della FLOG impazzisce e i Tygers si infiammano! Chiude il concerto la classica “Don’t Touch me there”.
L’esibizione è stata sensazionale, il pubblico è rimasto entusiasta, la potenza sprigionata dalla band era così tanta che sembrava di essere tornati indietro nel tempo, quando esisteva solo il rock!
Fate attenzione perché le Tigri del Pan Tang sono tornate e ruggiscono più forte che mai!
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