Mercoledi' 3 Febbraio 2010 al Teatro Duse di Bologna la prima nazionale: uno spettacolo nel giorno esatto dell' anniversario della sua scomparsa. Il 3 Febbraio 1960, Fred Buscaglione moriva a meno di 40 anni per un incidente stradale a Roma.

Uno spettacolo dove si ride e ci si commuove e che coinvolge lo spettatore con una storia che sembra essere stata scritta proprio per il cinema e il teatro, ovvero la vita e l'arte di Fred Buscaglione. Il cast è composto da uno straordinario Franz Campi nei panni di Fred Buscaglione, da una bravissima Barbara Giorgi co-protagonista perfetta, e dalla Billy Car Jazz Band, composta da Stefano Moretti tromba, Marco Matteuzzi sax e clarinetto, Luca Matteuzzi pianoforte, Luca Cantelli contrabbasso, Ernesto Geldes Illino batteria.

Il racconto si snoda partendo dalla giovinezza a Torino, gli studi al Conservatorio, le prime esibizioni nei piccoli locali della città, il rapporto con l'amico e geniale paroliere Leo Chiosso, e poi la guerra, la prigionia, l'America, la musica jazz e l'incontro con Fatima, la donna della sua vita. Infine il successo, le notti bagnate dall'alcol e la tragica fine alle prime ore dell’alba a bordo della sua Thunderbird rosa. Si ricorderà l'Italia, stremata e lacerata, che esce dalla guerra e ritrova la voglia di vivere e l'America, più sognata che reale, popolata di gangster e duri alle prese con bionde platinate e fatali. Il tutto recitato e raccontato con l’ironia e la leggerezza tipiche di Buscaglione, nei cui panni Franz Campi (qui in foto nel 2006, mentre vince il Premio Lunezia) si trova benissimo.

Saranno così proposte le più celebri canzoni di Fred come Che bambola, Eri piccola, Teresa non sparare, Guarda che luna, Noi duri... Ma anche brani divertenti e meno noti come Giorgio del Lago Maggiore dove si parlava di Chianti, risotto e polenta.

Sono Fred dal Whisky Facile e' dunque uno spettacolo sull'artista che ha segnato una svolta nella musica leggera italiana: Buscaglione rivivrà con le sue canzoni e la sua vita in un recital originale prodotto da Medianova, diretto da Eros Drusiani e scritto da Rino Maenza e dello stesso Drusiani.

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