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Notizie
Pubblicato il 10/12/2002 alle 10:43:02
Disco d'oro per Davide Van De Sfroos?
di Giancarlo Passarella
Davide Bernasconi (in arte Van De Sfroos) mischia il folk con il punk, rock, ska ed il reggae, costituendo un caso unico nel panorama italiano: un novello Bob Dylan del Lago di Como, rigorosamente self made

Davide Bernasconi (in arte Van De Sfroos) mischia il folk con il punk, rock, ska ed il reggae, costituendo un caso unico nel panorama italiano: un novello Bob Dylan del Lago di Como, rigorosamente self made

Il Premio Tenco si è accorto di lui già da tempo, considerandolo il miglior artista emergente del 1999.
Il comune di Como lo ha scelto come testimonial del nuovo “centro di documentazione per il recupero e la salvaguardia delle parlate locali” Lella Costa è rimasta talmente colpita dei suoi testi da voler leggere le sue poesie sul palco del Teatro Smeraldo. Quasi 50 mila persone hanno comprato i suoi dischi, senza alcuna promozione, senza una distribuzione vera, con la sola forza del passaparola

DAVIDE VAN DE SFROOS
Presenta
E SEMM PARTII....

A due anni di distanza da “Breva & Tivan”, il suo ultimo album di successo (35mila copie vendute), il 16 novembre esce “E semm partii”, un disco di folk rock che riconferma la caratura artistica oltre che la fantasiosa vena poetica di Davide Bernasconi, premiato nel 1999 come migliore autore emergente al premio Tenco e nel 2001 dalla rassegna “Rock targato Italia” come migliore artista emergente dell’anno.

INTRODUZIONE AL MONDO DEI LAGHEE’ DI DAVIDE VAN DE SFROOS

Piace a tutti, Davide Van De Sfroos.
Fenomeno transgenerazionale che ha bruciato 25mila copie del suo precedente album (Breva & Tivan, autoprodotto, autodistribuito, uscito nel 1999), Davide Bernasconi (in arte Van De Sfroos), nei suoi concerti, raduna intorno a sé giovani e vecchi, bambini e ragazzotti che portano sul palco bottiglie di vino, salami caserecci e ingrandimenti fotografici da firmare.
Il segreto del suo successo?
Anzitutto un’attenzione particolare per un mondo, quello dei laghèe (gli abitanti del lago, di quel ramo del Lago di Como che da un lato confina con la Valtellina e dall'altro con la Svizzera) in cui il contrabbando è sempre stato qualcosa di più di un espediente per sopravvivere.
Qualcosa che fa parte della storia di ogni paese e di ogni famiglia dove c'è sempre un nonno o uno zio che andava "de sfroos": "di frodo", di contrabbando (da cui il nome d’arte di Davide Bernasconi).
Qualcosa da cui Davide è partito per raccontare le sue storie in un dialetto che lui stesso ha definito “l’unda” (“l’onda della tradizione che dal passato va verso il futuro”).
Seguendo l’unda, a ritmo di folk, ma anche punk, rock, ska, reggae e altro ancora, Van De Sfroos, dieci anni fa, inizia la sua avventura musicale.
Un’avventura che, fin da subito, fa ballare e cantare centinaia di migliaia di persone, in tutto il nord Italia.
Poi il cantastorie pensa di “fissare” su un supporto fonografico le sue poetiche storie di “sfroos”.
"Breva&Tivàn" (un tributo ai due venti del lago, il breva e il tivan, con cui i lagheè andavano avanti e indietro da Como ai loro paesi) vende 35mila copie.
Il mini-cd "Per una poma" ("Per una mela") viaggia oggi sulle 25mila.
E’ un successo travolgente che fa guadagnare a De Sfroos il premio Tenco '99 come gruppo emergente.
Davide decide anche di scrivere un libro, “Perdonato dalle Lucertole” (Edlin Milano), che raccoglie le poesie scritte negli anni ’90.
E’ un altro passo di un cantastorie d’altri tempi che ha deciso, come dice Davide, “di raccontare quel mondo di persone e di storie, vere o ingigantite, di guerra, di contrabbando e di tutti i giorni che sentivo da bambino”.
Il tutto con un dialetto mai criptico, che si lascia ascoltare anche da chi lagheè non è e che spesso colpisce al cuore, ci fa sorridere, ci emoziona, tratteggia persone, cose e luoghi con una sensibilità che è tipica di chi ha il dono della poesia.


Davide Van De Sfroos racconta
E SEMM PARTII....

“E’ album in cui tutte le canzoni sono collegate tra di loro dalle irrequietezze personali dei protagonisti delle singole storie che narro.
E’ un disco in cui le persone sono in movimento, sono partite, chi di testa, chi in cerca di qualcos’altro, ovunque ma non qui.
E Semm Partii... è una tazza di irrequietezza con una speranza sul fondo.
E’ una manciata di brani che dipingono persone con storie dure alle spalle, che partono ma non è detto che arrivino da qualche parte.
Il territorio del Lario, come in passato, è ancora presente, ma fa da fondale a storie universali, che appartengono alla mia gente ma anche alla gente di qualsiasi altro posto nel mondo.
Storie raccontate con semplicità, con il desiderio di essere sinceri, onesti.
E con quella stessa semplicità con cui è stato pensato musicalmente E Semm Partii..., con una struttura standard, folk rock, basso, chitarra e batteria, va recepito questo lavoro: per cogliere appieno i sentimenti, per scavare nelle storie dei personaggi che racconto”.
E in tutto questo, nella semplicità compositiva dei brani, ancora una volta, i testi sono la chiave di tutto.
“Prima ancora di nascere, una canzone deve avere una storia da raccontare. E quando ho focalizzato la storia, come in trance, mi metto a scrivere. Non smetto finché non è tutto finito, finché non ho trovato la metrica giusta, finché non ho trovato i ritmi che credo appropriati alla storia, al personaggio che sto raccontando, usando, come sempre, la musica come veicolo per raccontare cantando.


DAVIDE VAN DE SFROOS
BIOGRAFIA

L’avventura De Sfroos inizia con l’autoproduzione dell’audiocassetta VIIF, cui segue nel 1995 il cd Manicomi che impone il sound “De Sfroos” in provincia di Como, in Valtellina e nel vicino Cantone Ticino.
Nel marzo del 1999 esce l’ultimo album: Breva & Tivan, disco che ha trovato un consenso comprovato da 35mila copie vendute e da oltre 100mila spettatori accorsi ai concerti del tour “Breva & Tivan”.
Nello stesso anno il gruppo viene premiato al Tenco.
L’ultimo lavoro del gruppo è un mini cd dal titolo Per una Poma contenente tre brani ispirati a racconti biblici.
Oggi esce il nuovo disco: E Semm Partii....

DAVIDE “VAN DE SFROOS” BERNASCONI
voce chitarra
Vive sulle sponde del Lario, come è d’uopo per un vero “laghèe”.
Nella prima metà degli anni ’ 80 è cantante dei Potage, band Post Punk e Beat.
All’inizio degli anni 90 si inventa il progetto De Sfroos, di cui è voce e leader, autore e compositore dei testi.
All’esperienza musicale Davide Bernasconi ha aggiunto quella di poeta-scrittore. E’, infatti, del 1997 il libro “Perdonato dalle Lucertole” (Edlin Milano) che raccoglie le poesie scritte negli anni ’90.
Quest’anno inoltre Davide ha curato la pubblicazione di un progetto musicale: il poema epico in dialetto “Capitan Slaff”.

LA BAND
Claudio Beccaceci (chitarre) è un virtuoso della chitarra. Diplomato alla Jazz University di Terni, ha studiato a lungo tecnica chitarristica, armonia e teoria musicale con il chitarrista Umberto Fiorentino. Dal 1996 insegna tecnica chitarristica, armonia e teoria musicale
Davide Brambilla (fisarmonica-tromba) ha studiato pianoforte e tromba al conservatorio G. Verdi di Milano. La sua esperienza musicale spazia dalla classica al rock al reggae alla musica leggera fino ad arrivare al jazz. Grazie a questa sua esperienza ha collaborato con vari gruppi per l’incisione di cd. Dal 1996 è al fianco di Davide Van De Sfroos e ne condivide a pieno l’esperienza artistica collaborando per gli arrangiamenti dei pezzi.
Alessandro Parilli (basso) ha militato in gruppi di musica sperimentale prima di approdare a Davide Van De Sfroos.
Diego Scaffidi (batteria) ha fatto parte della rock band Settore Out (con cui, nel 1995, per la Polygram, ha inciso On The Good Foot). Nel 2000 inizia, con la partecipazione al tour di promozione di Breva & Tivan, la sua partecipazione a Davide Van De Sfroos.

UFFICIO STAMPA: LUNATIK
TEL: 035 833 676
MANAGEMENT: FOUR ONE
TEL 031 242176
DISTRIBUZIONE IN ITALIA: VENUS
Tel.: 02 58003520

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