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Recensioni
Pubblicato il 24/10/2004 alle 12:59:20
Charles Aznavour – Platinum Collection (Emi)
di Antonio Ranalli
Un’antologia per l’istrione della musica internazionale. La “Platinum Collection” dedicata a Charles Aznavour omaggia anche il periodo italiano, con brani come “E io tra di voi”, “Com’è triste Venezia&#

I suoi 80 anni li ha festeggiati lo scorso 22 maggio al Palais de Congres di Parigi, in un festa-concerto che ha visto ospiti anche Placido Domingo e Vanessa Paradis, mentre il presidente francese Jacques Chirac lo ha insignito della legione d'onore per “gli alti meriti conquistati in campo musicale”. Charles Azanavour non è solo uno degli ultimi storici chansonnier francesi rimasti in attività, ma è un’istituzione, un punto di riferimento per la musica internazionale. Fa bene la Francia a tenerselo stretto, ad omaggiarlo con iniziative e manifestazioni di stima. In Italia invece i nostri grandi del passato (un nome tra tutti: Sergio Endrigo!) devono invece fare fatica a trovare un contratto discografico per poter continuare a proporre la loro musica. Al mito Charles Aznavour la Emi dedica giustamente un volume della premiata serie “Platinum Collection”. In tre CD viene raccolto il meglio della produzione dell’artista francese. Per il mercato italiano l’edizione prevede un CD (il primo) con i pezzi che l’artista ha proposto in lingua italiana, mentre gli altri due CD sono tutte perle del repertorio francese. Iniziamo subito con un’avvertenza: c’è un incongruenza nel terzo CD tra i brani riportati sulla confezione e quelli effettivamente contenuti sul dischetto (comunque scritti corretetamente sul ricco booklet!). La qualità non è comunque da meno, visto che si possono trovare pezzi memorabili come “Sarah”, “Le temps”, “La bohème” e “Sur ma vie”. Ma soffermiamoci un attimo sui brani in italiano. In Italia, fino ai primi anni ’70, era consuetudine per gli artisti francesi cimentarsi con versioni in italiano dei loro brani più famosi. E il pubblico sembrava gradire molto. Charles Aznavour è quello che ha reso al meglio in questo opera di traslitterazione, con il fare molto istrione che ne ha fatto una leggenda della musica. Cantore della tristezza e degli amori infranti, Aznavour ha conquistato gli ascoltatori con brani come “Ti amo”, “Lei” (il tema usato anche per il film “Notting Hill”: avete presente “She” cantata da Elvis Costello?) e “Mio commovente amore”. Un discorso a parte meritano “Com’è triste Venezia” e “E io tra di voi”. La prima è il racconto di un ritorno in solitario nella città lagunare, ricordando un amore ormai lontano: il bar dei cuori infranti è aperto, e chiunque si può immedesimare nella voce solitaria di Azanavour, che da tutto il meglio nella strofa finale quando canta “Com’è triste Venezia se non si ama più!”. Per “E io tra di voi”, invece, ci troviamo davanti ad un capolavoro assoluto (tra l’altro ripreso anche dal nostro Franco Battiato): la descrizione di una storia di tradimenti, che si consuma davanti ad un uomo impotente e solitario, che vede davanti a se la propria compagna entrare in sintonia con un altro (l’amante), incurante della propria presenza. Una descrizione attenta e meticolosa di gesti e di sguardi, che ben si amalgama con la musica, fino a trovare un ironico finale quando il protagonista ironicamente dice “Che magnifica serata!”. Poi c’è “L’istrione” manifesto programmatico dell’artista, che si congeda al pubblico declamando “Non è per vanità quel che valgo lo so e ad essere sincero solo un vero istrione è grande come me. Ed io ne sono fiero”. Sessanta brani per sessanta indimenticabili momenti.

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