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Recensioni
Pubblicato il 15/06/2010 alle 19:05:32
Il rock di Get Lucky fa centro nel cuore dei parigini: Mark Knopfler on the road in Europe!
di Anna Cavaliere Verneau
Mark Knopfler e la sua band di 7 musicisti determinati a dare il massimo travolgono ogni aspettativa in un Palais Omnisports stracolmo di spettatori: il nervo intrappolato del fondatore dei Dire Straits se ne sta tranquillo!

Mark Knopfler e la sua band di 7 musicisti determinati a dare il massimo travolgono ogni aspettativa in un Palais Omnisports stracolmo di spettatori: il nervo intrappolato del fondatore dei Dire Straits se ne sta tranquillo!

Sono a Parigi in attesa di assistere allo spettacolo di Mark Knopfler, con una certa apprensione per il suo stato di salute. Dal 17° concerto (eseguito in America) il “nervo intrappolato” della gamba di Mark non gli ha concesso sconti né remissioni e lui continua ad esibirsi seduto in mezzo al palcoscenico con la chitarra tra le braccia ed una indomita volontà di suonarla.

La calda accoglienza fatta al nostro gruppetto italiano dai fans francesi è stata ancora una dimostrazione di come la passione per la buona musica riesca ad agglomerare così facilmente genti di nazionalità diverse... Osservo le persone in attesa attorno al Palais Omnisports di Bercy: un microcosmo che ruota intorno a Mark Knopfler, calamitato e sedotto da un artista che riesce a trovare (da più di 30 anni!) il punto giusto dove culmina quell'emozione che fa scaturire un riconoscente stato di benessere. Ad una biglietteria del Palais, Matt Rollins (pianista, organista e fisarmonicista) appare improvvisamente e si lascia contattare con molta cordialità (a me ha scritto ...ciao accanto al suo autografo); alla fine approdiamo all'interno e ci salviamo da una pioggia torrenziale ed incessante.

Che dire dello spettacolo? Lascio il commento agli spettatori parigini (e non) che hanno accolto ed assistito allo spettacolo di Mark con tale partecipazione che lui ha ringraziato nel suo scarso francese e, mettendosi una mano sul cuore ed ha fatto capire più a gesti che a parole la sua corresponsione. Questa la Setlist (cambiata per l'ennesima volta ):
1. Border Reiver
2. What It is
3. Sailing to Philadelphia
4. Coyote
5. Prairie Wedding
6. Hill Farmer's Blues
7. Romeo & Juliet
8. Oe oe oe (un fuori programma eseguito assieme al pubblico)
9. Sultans of Swing
10. Done With Bonaparte
11. A night in summer long ago
12. Marbletown
13. Speedway At Nazareth
14. Telegraph Road

15. Brothers in Arms
16. So Far Away
17. Piper to the End

Si direbbe che l'accidente attuale, sommato a quelli precedenti, (un giorno prima della tournée “Get Lucky”, Richard Bennet, il 2° chitarrista, si era ustionato la mano destra al punto tale da sembrare “un salsicciotto gonfiato”, il vulcano islandese e le sue ceneri che impedivano i voli aerei etc.) abbiano conferito a Knopfler & Band un vigoroso desiderio di “Sfida alla Sfiga” poiché mai li ho visti suonare con tanta accorata passione (John McCusker vibrava come un'onda sonora) e Mark, col pugno levato al cielo ed i lineamenti tirati dalla fatica, deciso ad ignorare del tutto il dolore che lo attanaglia da tempo ... andava in trance ad ogni assolo mettendo l'anima in ogni nota... (parole di Poupystar)

Uscendo dal concerto osservavo le facce felici del pubblico e mi sentivo felice anche io.... Ho capito allora che per quanto siano difficili i tempi in cui viviamo, per quanti difetti possiamo avere noi umani, finché ogni tanto qualcuno di noi ci può ricordare a quale altezza possa arrivare l'essenza migliore della nostra specie, allora vale la pena di non perdere la fiducia, e di continuare a credere ancora nel nostro futuro.

Foto di Renato Verneau che ringraziamo.

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