Musical NewsMusicalNews
  Cerca

MusicalNews: le notizie che gli altri non hanno! - real news by true fans for hot peopleCOLLABORA CON NOI
 Editoriale
La tutela del prodotto autoctono: la polemica su Mogol e le quote di musica italiana..
 

www.fanzine.net
 Interviste
•07/03 - Sage, Croazia e storia.
•05/03 - Wyatt Earp: pistole, alcool e rock'n'roll!!
•03/03 - Dalla Russia una gelida folata di Heavy Metal…
(altre »)
 
 Recensioni
•23/03 - Trespass Footprints in the Rock (Mighty Music) – Il ritorno della NWOBHM…
•22/03 - World Theater Masterpiece, sigle e anime secondo Jean Pierre Colella
•20/03 - Andrea Andrillo: Uomini, bestie ed eroi
(altre »)
 
 Comunicati
•22/03 - Tecla Insolia il 23 marzo a Gulp Music (Rai Gulp)
•22/03 - Fanoya, il secondo singolo è Torno giovedì
•20/03 - La cantautrice ternana Daria pubblica il nuovo singolo Prima di Partire, definita una ballad rock ....
(altre »)
 
 Rumours
•22/03 - Sucker, il nuovo singolo che segna il ritorno dei Jonas Brothers dopo 6 anni di silenzio
•20/03 - Sfera Ebbasta, ad aprile i genitori entrano gratis ai concerti
•19/03 - Morgan apre la rassegna A tu per tu con...al Teatro Golden di Roma
(altre »)
Rumours
Pubblicato il 10/02/2016 alle 12:14:55
Festival di Sanremo 2016: diamo i numeri, partendo da un bel 10 ad Elton John..
di Maristella Panepinto
Boom di ascolti per la prima del Festival. Più di 11.000.000 davanti alla tv. I nostri voti (... pareri personalissimi!) ai protagonisti della kermesse, partendo da Re Mida alias Carlo Conti...

Boom di ascolti per la prima del Festival. Più di 11.000.000 davanti alla tv. I nostri voti (... pareri personalissimi!) ai protagonisti della kermesse, partendo da Re Mida alias Carlo Conti...


Pare che i festival che finiscano per 6 siano destinati al successo. I dati auditel lo confermano: 11.134.000 telespettatori. Se chi ben comincia è a metà dell'opera, Carlo Conti sembrerebbe destinato a confermare la teoria. Buona la prima del re Mida toscano, che ieri sera ha "aperto le danze" con una sicumera, che ha evocato il Baudo degli anni d'oro. Non un inciampo, non una svista per il padrone di casa. Mai una volta che il suo passo abbia ceduto all'emozione. A volergli fare le pulci, Conti era talmente a suo agio, che pareva di stare a L'Eredità o in una delle serate top de I migliori anni, con una scenografia un po' in stile nave da crociera.

Ottima la spalla di Virginia Raffaele che ha imitato per tutta la sera la diva di Fiano romano. Certo quattro ore di Ferilli caricaturale forse sono un po' tanti, ma viste le esigenze di trucco e di parrucco, non si poteva fare diversamente. Promossa anche Madalina Ghenea: bella, elegante, compita, dolce e sicura. La ragazza sa il fatto suo. Gabriel Garko? Dobbiamo parlarne per forza? Al netto delle esplicite esigenze di auditel, Conti ne avrebbe potuto benissimo fare a meno.

Passiamo ai cantanti. La serata scorre tra una pletora di canzoni tutte orecchiabili e poco rumorose. E' un festival che si fa ascoltare e non è poco. Apre Lorenzo Fragola, che pare il solito personaggio in cerca d'autore. L'intonazione è claudicante. La canzone è il solito "nulla di nuovo sotto il cielo". Lo stile è anonimo. Se il giovanotto di Acitrezza non si deciderà a una virata, potrebbe perdere il cavallo buono. 4,5

Noemi ha bella canzone "cantautorale", firmata da Marco Masini (che a Sanremo qualcosa di buono la porta sempre). La borsa di una donna pare destinata a diventare un inno femminile, vista la cadenza delle strofe, l'inciso voluttuoso e la bella timbrica roca della cantante romana. Peccato sia finita tra i quattro big a rischio eliminazione. 7

Dear Jack. Verrebbe da dire Dear chi? La band rimaneggiata pare più confusa che persuasa. Il brano batte e ribatte per tutta la durata sulla stessa frase. Il nuovo frontman, Leiner, aggancia più stecche che note intonate. Sarà stata l'emozione dell'esordio? La talent band deve lavorare tanto su musica e testi se vuole collocarsi nel pop delle grandi vendite. 3

Giovanni Caccamo e Deborah Iurato. Da due ragazzi potenzialmente talentuosi ci aspettavamo di più. Portano un brano di Giuliano Sangiorgi (che basta che lo nomini e fa già figo), ma lo eseguono con una coltre di pesantezza, che poco si addice a due giovanissimi della musica. Vincitore in carica di Sanremo giovani lui, trionfatrice di un'edizione di Amici lei, hanno unito le forze sperando di spaccare. L'esperimento, al momento, non pare riuscito. Non del tutto. Alla Iurato suggeriamo anche un look più agile. 6

Stadio. Peccato che Gaetano Curreri ieri fosse leggermente calante (lui al Dopofestival dava la colpa a un errato mixaggio del rientro in cuffia). Il brano è bello, ha l'inciso più efficace fra quelli ascoltati ieri sera. La band sa fare musica. Il testo è significativo e intimista, ma senza noie. Gli Stadio sono una garanzia da un quarantennio. Gli auguriamo di portare a casa il risultato che meritano. 9

Arisa. Potrebbe vincere il festival con i giusti meriti. La premiata ditta, messa su con Peppe Anastasi, non si smentisce. La canzone è orecchiabilissima, con una buona armonia, degli ottimi slanci (che mettono in mostra l'impeccabile preparazione vocale dell'interprete potentina) e un bel dialogo tra strofe e ritornello. Lei è sicuramente la più intonata tra i big in gara ieri sera. 8

Enrico Ruggeri. Torna al festival con un brano degno dei suoi successi anni '80. Testo romanticissimo, che si accompagna a sonorità rock ed elettroacustiche. Lo ascolti e ripensi al Ruggeri dei tempi d'oro, da Rien ne va plus a Peter pan. Un posto sul podio lo meriterebbe tutto. 8

Bluvertigo. Il brano in se non sarebbe male, con le sue malinconie anni '80. Certo ha una costruzione musicale volutamente complessa, con così tante variazioni da far perdere il filo del discorso. Si sa Morgan e i suoi un po' pretenziosi lo sono. Peccato che a rovinare tutto sia stata la voce, non voce, del cantautore di Monza. Ascoltarlo ieri richiedeva parecchia pazienza. 6

Rocco Hunt. Il rapper napoletano presenta una canzoncina che sicuramente andrà bene in radio. Si rincorrono le solite due o tre parole ed il gioco è fatto. Lui è ruffiano quanto basta per fare il risultato. 4

Irene Fornaciari. "La figlia di" è relegata a fine serata e questo peggiore le cose. Siamo tutti stanchi da una maratona di musica e parole, che prestare attenzione alla signorina Fornaciari è un po' difficile, tanto più che il brano (che affronta il tema sociale dell'immigrazione e delle tragedie in mare) di suo non è tutta questa scorrevolezza. La Fornaciari cerca ancora il suo posto al sole e forse lo troverà quando la smetterà di partecipare, un anno sì e uno no, al festival. 4

Laura Pausini. E' definitivamente la star del pop italiano. Intonatissima, sicura da far invidia, elegante e con gli occhi grondanti di emozione, ieri sera ha spaccato di brutto. La Pausini piace perchè ha saputo migliorarsi e poi ama e coccola il pubblico, come in pochi sanno fare ai suoi livelli. Bel giro nei classici della sua carriera, con tanto di duetto con sè stessa (La solitudine), che ha seminato lacrime di commozione tra i fans. Il web impazza e lei ieri sera si incorona regina. Ad aprile la vedremo in prima serata su Rai 1 con la Cortellesi. Brava Lauretta 9,5

Elton John. Sir Elton è stato elegante e commovente. Piano e voce per riproporre due must: Your song, capolavoro e Sorry seems to be hardest word, commovente. Chiacchierata sobria e senza fronzoli con Carlo Conti e poi dall'ultimo album propone Blue wonderful - ovviamente non all'altezza dei precedenti pilastri. Sir Elton: sicuramente il migliore della serata. 10.

Condividi su Facebook



 Articolo letto 996 volte


Pagina stampabile