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Interviste |
Pubblicato il 08/12/2001 alle 10:24:45 | |
Le vibrazioni feline di Panceri
E’ vero: i gatti vedono anche di notte, captano il movimento più nascosto e percepiscono le presenze inattese… Non è un caso, dunque, che “Vibrazioni” (Polydor/Universal) sia il titolo più adatto per il sesto album di Gatto Panceri. Perché, come sostiene l’artista, ciò che conta è “la ricerca delle vibrazioni… in amore, nella vita quotidiana e nella spiritualità interiore… vivere vibrando e non vivere in modo apatico o cinico”.
C’è tanta, tanta musica in questo CD, rosso nell’estetica e nei contenuti. Un’orchestra di 30 elementi accompagna altri cinque musicisti e la voce di Gatto che, fedele al suo stile di sempre, sceglie la propria voce anche per i cori.
Quattordici brani, curati in ogni minimo dettaglio, intrisi di personalità ed emozioni tangibili, ciascuno con una vibrazione diversa, tutti accomunati da un’unica atmosfera che riporta all’essenzialità della musica, senza accessori che ne possano alterare la profondità e la bellezza originaria. Melodie mediterranee con richiami soul e jazz, firmate Panceri, che si fondono in brani di livello come “Sdraiati dentro di me”, l’apripista suonato nelle radio, e “Vibro”, dove Gatto racconta se stesso e il suo rapporto con la musica, una canzone dolcissima che si può ascoltare anche senza voce, oppure senza musica, perché l’una dà vita all’altra, così come le vibrazioni creano le armonie.
Gatto parla di sé anche nella metafora ironica de “La strada nel bosco”, dove ripercorre tappe inesplorate della sua crescita personale, e lo fa in modo vivace, con un brano orecchiabile e ritmato.
Un disco pervaso da una giusta dose di allegria, come quella che non deve mai mancare nel duro impegno quotidiano della vita: “Un lavoro che mi piace”, con note più aggressive, trova la soluzione: un videogame nel cuore e l’olio di un motore nella mente! Per continuare, fischiettando in mezzo al traffico, “Va bene anche se”… a volte va male.
Le voci si intrecciano in “Tu mi rubi il cuore”, mentre con un gioco di parole e musica ricreano la pioggia in “Una settimana e un giorno”: entrambi i pezzi hanno in comune una melodia calda e coinvolgente.
Si sdoppia invece la sensuale e maliziosa “Rosa carne”, un misto ad effetto di sound tipicamente latino e sonorità accattivanti e trasgressive, in cui viaggiano di pari passo due canzoni in una.
Con i suoi 10 anni di carriera, Luigi Giovanni Maria Panceri, in arte Gatto, ha dato molto alla musica italiana, lasciando materialmente le… impronte: ogni uscita un successo, un disco d’oro con “Stellina”, oltre a brani mitici come “Vivo per lei” e canzoni interpretate dalle grandi voci di Mina, Giorgia, Bocelli, Morandi e molti altri. Questo album nasce dopo due anni di lavoro, ed abbiamo invitato Gatto a farci sapere di più…
> Quanta testa e quanto cuore ci sono in questa tua ultima fatica?
Tutto il cuore di cui sono stato capace ... la testa mi è servita x concentrarmi e per mettere ordine tra le cose che mi turbinavano dentro.
> Tu lavori molto in proprio, vero? Ti produci e ti arrangi da solo…
Si ... non l'ho fatto nei miei primi 3 cd ma dagli ultimi 3 quando cioè ho ritenuto fosse il momento di sfruttare l'esperienza effettivamente accumulata ... ogni passo va fatto al momento giusto. Pur essendo un accentratore e pur amando la piena autonomia non mi sono però privato di un valido collaboratore in studio quale Umberto Iervolino musicista partenopeo molto bravo e dell'indubbia statura qualitativa dei musicisti che hanno suonato nel cd.
> Hai fatto scelte nuove e diverse dal passato per questo album?
Ogni passo è stato fatto rispettando il mio stile ma nel contempo osando nuove strade ...credo non farò mai fotocopie della mia musica ... non mi divertirei . Mi piace esplorare : in "Vibrazioni " ho usato per la prima volta pochissime tastiere , molte chitarre elettriche e cori . Nei testi tante le canzoni d'amore ma con angolature mai trattate prima ... in alcuni brani ho parlato di sesso in un modo estremamente diretto per la prima volta . E' forse il mio disco più rockeggiante con qualche mai esplorata in passato visitazione ai caldi mondi del latin-soul.
> Carnalità e spiritualità: come coniuga questi due aspetti Gatto Panceri?
Da buon gemelli non concepisco una sola faccia di qualsiasi medaglia . Le vibrazioni che credo emani il cd sono al contempo carnali e spirituali e inscindibili ; terrene come un corpo che non può fare a meno di avere un'anima e.... viceversa.
> Nel tuo disco c’è un bellissimo omaggio al mondo femminile: cos’hanno in comune le “tue donne”?
Le "mie donne " sono semplici e uniche ... prima di tutto amiche , dolci , ironiche e sensibilissime . Nel brano "w lei " le racconto in modo didascalico ma quasi tutto il cd ha per interlocutrice una "lei" . Sarà che anche nella vita riesco più facilmente a parlare con le amiche che con gli amici ...è difficile dire perchè ma credo di stimare di più in genere le donne rispetto agli uomini e questo anche nel mondo del lavoro. Spero non me ne voglia il mondo maschile al quale comunque appartengo inequivocabilmente.
> E’ vero che stai pensando di portare la tua musica in teatro?
Mi piacerebbe fare un tour teatrale acustico ... gente seduta comoda che ascolta le canzoni migliori sfornate in 10 anni di carriera e che possibilmente "vibri " con me senza assordarsi e accalcarsi.
Pochi strumenti, poche luci ma tanta sostanza.
> Internet annulla ormai tutte le distanze. Anche tu hai un sito molto ricco ed attivo…
Con l'uscita di questo cd ho "toccato veramente con mano" l'importanza di internet , di avere un sito completo e anche tecnicamente qualitativo. A poche ore dall'uscita arrivavano le e-mail di commento al mio nuovo lavoro da tutta Italia ... stupendo . Devo ringraziare Salvatore Arena , il mio web master, che per il mio sito è stato anche ufficialmente premiato.
In www.gattopanceri.net c'é una homepage tutta dedicata a "vibrazioni" e poi naturalmente tutto ciò che fa parte del passato: tutti i testi dei miei 5 cd precedenti , anche tutte le canzoni che ho scritto per altri cantanti, foto, curiosità, informazioni sul mio fan club, una rassegna stampa e una chat affollata tutte le sere di persone che in comune dal principio hanno la passione per la mia musica e che poi, grazie appunto alla Gattochat, intrecciano bellissimi rapporti umani. Rispondo personalmente alle e-mail che mi arrivano direttamente a casa; non delegherei mai nessuno a firmare col mio nome parole che non ho pensato personalmente.
> Nell' era dell’elettronica e delle soluzioni musicali tecnologiche i giovanissimi riescono ad apprezzare la musica cantautorale o è ancora una sfera riservata al pubblico più maturo?
Penso che una bella canzone possa venire apprezzata da tutte le generazioni; certo oggi la parola "cantautore" risuona un po’ obsoleta e pesante . Personalmente mi ritengo un musicista che vuole comunicare a "largo raggio", usando sonorità moderne ma che non rinuncia ai contenuti ... sugli scaffali dei giovanissimi credo e spero non ci sia solo musica da ballare.
> Tu sei un grande professionista, un musicista a pieno titolo impegnato anche nei confronti dei nuovi talenti: quali regole essenziali per chi vuole iniziare una carriera artistica come la tua?
Risponderei, parafrasando un recente successo estivo, con tre parole: preparazione - umiltà - tenacia.
> Dicci la verità: ma tu sei davvero un….gatto?
Si... di quelli un po’ randagi ma che se li sai prendere per il verso giusto si fanno anche accarezzare !!! "Gatto " è il mio soprannome da tempo e mi sono affezionato al punto che davanti a certi sportelli a volte fatico per ricordare che " Luigi Giovanni Maria " sono i miei veri nomi di battesimo.
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