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Pubblicato il 02/05/2010 alle 17:39:35 | |
Concerto del Primo Maggio – Il colore delle parole
La ventunesima edizione del concertone di Piazza San Giovanni è ispirata alla celebre poesia scritta da Eduardo de Filippo nel 1971: E pparole. Un grande spettacolo di fronte a 700mila spettatori, con un tocco di musica classica
Il colore delle parole. Le parole della poesia, delle canzoni, della protesta. Le parole della satira, della politica, della pace. Sabrina Impacciatore, che ha presentato questa edizione con la simpatia e la professionalità che la contraddistinguono, abbina il rosso alla passione e ai pomodori di Rosario, ma anche alla contrapposizione tra il rosso Ferrari e quello dei conti in banca, mentre il lavoro è troppo spesso nero.
L’evento, promosso da CGIL, CISL e UIL, ha visto alternarsi sul palco i Baustelle, Claudio Lolli, Paolo Nutini, Edoardo Bennato, Nina Zilli, Roy Paci & Aretuska, Samuele Bersani, Beppe Voltarelli e Alfio Antico, Tre Allegri Ragazzi Morti, Asian Dub Foundation, Roberto Giglio, Funk Off, Olen Cesari e i vincitori del concorso Primo Maggio Tutto l’Anno: i Camillorè, Rosso Malpelo e i Marvanza Reggae Sound, presentati nel preconcerto da uno scatenato Paolo Belli.
Simpatico il supergruppo Aesse Roma che ha riproposto in chiave ska le canzoni romane, mandando in visibilio la folla. Molto interessante poi il nuovo progetto dei Marlene Kuntz, con Gianni Maroccolo e Howie B che hanno formato la band Beautiful, dando al concetto un tocco d’avanguardia e realismo, cosa che Godano ha coerentemente fatto anche nelle interviste del backstage, ricordando che gli stessi artisti a volte sfruttano l’occasione del Primo Maggio per mettersi in mostra.
Simone Cristicchi ha invece presentato “Bella ciao” insieme ai Minatori di Santa Fiora e in una piacevole chiacchierata con la redazione di Musicalnews ha ricordato che il più grave eccidio di operai durante il periodo della resistenza è stato proprio ai danni di 83 minatori che difendevano il loro lavoro a Niccioleta - Castelnuovo Val di Cecina nel giugno del ’44.
Tra teatro e letteratura le esibizioni di Massimo Ranieri, che si è cimentato nella recitazione della poesia di De Filippo, e il momento in cui la Impacciatore è stata affiancata sul palco da Claudio Santamaria, Rolando Ravello e Carlotta Natoli.
Con l’ouverture della Norma si è poi aperta l’esibizione della Roma Sinfonietta, la Grande Orchestra Sinfonica diretta da Francesco Lanzillotta che ha introdotto nel Primo Maggio un genere musicale inconsueto ai megaconcerti di piazza.
Dopo le esibizioni dei nomi più noti in prima serata, tra cui è spiccata la solita straordinaria verve di Vinicio Capossela e la performance della ormai bassista Carmen Consoli, il gran finale è stato affidato all’energia esplosiva della tammuriata rock di Enrico Capuano e Dunia Molina che con la loro meravigliosa fusione di rock e musica popolare hanno dato una sferzata di vitalità impressionante.
A sorpresa poi sono saliti di nuovo sul palco i Bud Spencer Blues Explosion, nuovo caposaldo del rock italiano, venuti alla ribalta nel 2009 grazie al concorso Primo Maggio Tutto l’Anno. La festa dei lavoratori lavora soprattutto per il futuro.
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