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| Recensioni |
| Pubblicato il 09/12/2009 alle 10:25:46 | |
We Will Rock You: standing ovation!
Ci sono anche i veri Queen alla prima italiana del celebre musical che risquote un grande successo e dopo Milano andra' in scena a Trieste, Bologna e Roma.
 Ci sono anche i veri Queen alla prima italiana del celebre musical che risquote un grande successo e dopo Milano andra' in scena a Trieste, Bologna e Roma.
Per la prima assoluta di We Will Rock You, il musical ispirato alle canzoni dei Queen, c’è molta eccitazione all’interno dell’Allianz Teatro di Assago; fra il pubblico riconosciamo Zucchero e parecchi personaggi televisivi più o meno in auge… L’atmosfera è rilassata e anche il regista Maurizio Colombi si aggira in platea per salutare gli amici a pochi minuti dall’inizio dello show, che peraltro inizia con una buona mezzora di ritardo rispetto all’orario previsto (ma sembra tutto calcolato).
Questo spettacolo è già stato visto da più di otto milioni di persone in tutto il mondo e sta entrando nella top ten dei musical rimasti in scena per più tempo nel West End londinese; le selezioni finali per il cast della versione italiana sono state curate dagli stessi Queen e oggi sono attesi proprio Brian May e Roger Taylor per questo battesimo del fuoco. La cosa migliore dello show è la musica e in effetti almeno la metà del pubblico è formato da fan dei Queen in crisi di astinenza…a suonarla c’è una band di sette elementi, diretta da Roberto Zanaboni; per tutta la prima parte dello spettacolo a dire il vero non si vedranno ma tant’è…si sentono eccome e questo ci basta!
Il repertorio è quello classico, una ventina di brani con belle coreografie mentre la storia è ambientata in un futuro completamente globalizzato in cui il rock è vietato da secoli e dove i “ribelli” lo riscoprono muovendosi da clandestini: una vera e propria autocelebrazione per tutti gli afficionados che hanno preferito questo spettacolo al concerto di Ramazzotti, andato in scena contemporaneamente presso l’adiacente Forum.
Il ritmo cala un po’ nella seconda parte dello show, per fortuna ci pensa Brian May in persona a riaccendere l’entusiasmo dei presenti salendo sul palco per suonare la sua mitica chitarra durante la conclusiva Bohemian Rhapsody: applausi a scena aperta e meritata standing ovation, il giusto tributo per tutti i protagonisti, a partire dal promoter Claudio Trotta che con la sua Barley Arts ha fatto un ottimo lavoro credendo fin dall’inizio in un progetto così complesso.
Le repliche continuano a Milano fino a gennaio, poi la carovana si sposta a Trieste, Bologna e Roma per accontentare gli affamati di rock di tutta Italia!
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