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Interviste |
Pubblicato il 17/04/2015 alle 18:09:55 | |
Roberto e Patrizia di Guitar Centro Chitarre Tortona: una passione prima che un lavoro...!
Il clima e' familiare, come in un piccolo negozietto (quelli di una volta), dove ci si conosce tutti, dove si festeggia con le paste quando ricorre un compleanno, dove si ride e si scherza e dove si passa anche solo per curiosare i nuovi arrivi. Ma..
Il clima e' familiare, come in un piccolo negozietto (quelli di una volta), dove ci si conosce tutti, dove si festeggia con le paste quando ricorre un compleanno, dove si ride e si scherza e dove si passa anche solo per curiosare i nuovi arrivi. Ma..
Nella foto (da sinistra a destra) Roberto, Cesareo, Patrizia ed Andrea.
500 mq di esposizione di chitarre elettriche, acustiche, bassi e amplificatori, ma soprattutto prezzi contenutissimi (ribassati rispetto ai listini ufficiali) e servizio professionale, il tutto racchiuso in un ambiente familiare, se con questo termine intendiamo cortesia, simpatia e massima disponibilità pre e post vendita. Si tratta di Guitar centro chitarre Tortona. Se siete chitarristi o bassisti è impossibile non lo conosciate almeno di nome. Tra i clienti illustri può annoverare numerosi e blasonati artisti conosciuti come Luca Colombo, Varini, Solieri, Cesareo..
Il 7 maggio ricorrerà il 25° anno di attività e per l’occasione ci sarà un’apertura straordinaria con rinfresco e qualche sorpresa… Abbiamo perciò colto l’occasione per incontrare il titolare Roberto Zitarosa e l’insostituibile moglie Patrizia Zanconato.
-Ciao ragazzi, raccontateci un po’, cosa è successo 25 anni fa?
E' successo che eravamo fidanzati avevamo già avuto un’altra piccola attività insieme che andava anche benino ma la massima aspirazione era fare della musica la mia vita, avevamo pensato ad un negozio di strumenti musicali generico, che potesse trattare un po’ tutto ma molto probabilmente ci saremmo trovati nelle condizioni di altri negozi che avevano un po’ di tutto ma anche un po’ di niente, nel senso che non potevamo competere con i colossi che esistevano da tempo probabilmente avremmo avuto qualche batteria, qualche tastiera, qualche chitarra, appunto: un po’ di tutto ma con poco assortimento per ogni categoria di strumento e allora pensai ai primi negozi specialisti in America ed in Inghilterra, avevo letto interviste sulle riviste musicali (all’epoca non esisteva internet) mi sembrava un’idea strana visto che in Italia esisteva quasi nulla di così specialistico, cercai di convincere Patrizia e così siamo partiti con il primo negozietto con non più di 40 strumenti esposti, poco materiale, poco spazio ma tanto entusiasmo e voglia di crescere…
-Per il 10 maggio state preparando una grande festa per il vostro anniversario… Potete anticiparci qualcosa?
Sarà una piccola festa aperta a tutti, abbiamo deciso questa apertura straordinaria domenicale, proprio per poter condividere con vecchi e nuovi clienti questa tappa importante della nostra attività, onestamente non abbiamo ancora deciso se saranno presenti ospiti, inteso come “vips” per noi la cosa più importante è quella di condividere con clienti, amici, collaboratori, questo momento con un brindisi ed un abbraccio sincero con tutti per dire grazie, con la totale semplicità e serenità....
-Ho avuto modo di testare la vostra disponibilità con i clienti, il vostro modo di fare è molto amichevole e soprattutto offrite assistenza pre e post vendita dedicando tempo e consigli a chi si rivolge a voi (e offrendo anche un servizio di liuteria in sede). E’ questo il vostro punto di forza che vi ha permesso di essere uno dei centri chitarra più famosi d’Italia?
Bisogna sommare più elementi per cercare di aver un minimo di risultato positivo, diciamo che la disponibilità, il rapporto amichevole e familiare, è dentro al nostro DNA, al mattino quando io arrivo in negozio, per la cronaca anche prima delle ore 7,00 nonostante l’apertura sia per le ore 9,30, appena entrato respiro ancora il profumo del legno degli strumenti, inizio la giornata con lo stesso entusiasmo dei primi giorni di vita della nostra attività, continuo a pensare, sognare, studiare e questo aiuta ad essere positivo con se stesso e nei confronti delle persone che si incontreranno durante la giornata… a tutto questo si aggiunge la infinita fortuna di aver trovato lungo questo percorso, collaboratori professionali che prima di tutto sono veri amici e parlo del discorso Music Island, cioè la struttura nata 4 sani fa che raggruppa, oltre alla nostra attività, Utopia Custom Shop, la liuteria di Davide Castellaro che oltre ad essere uno dei liutai più quotati a livello nazionale, è un nostro intimo amico, e poi le altre attività come Sonic Factory con Egidio e Mauro e la scuola di musica Officine Musicali Paolo Perduca, gestita da Giovanna… sicuramente questo è il tassello che mancava e che si è aggiunto con il trasferimento del negozio, 4 anni fa, in questa nuova struttura… sicuramente questo ci consente di lavorare con più sicurezza, tranquillità, sapendo di essere circondati di figure così professionali su cui poter contare.
-Tra i vostri clienti ci sono nomi di big, con i quali spesso organizzate seminari ed incontri (anche gratuiti) presso la Vostra struttura (Music Island n.d.A.). Potete farci qualche nome passato e futuro?
Per l’immediato futuro, e parlo di Giovedì 23 Aprile, abbiamo un’appuntamento gratuito, aperto a tutti-tutti, con LLOYD SPIEGEL per una clinic per il marchio australiano di chitarre acustiche COLE CLARK, c’è un secondo appuntamento per Mercoledì 3 Giugno alle ore 17,30, questa volta con un dimostratore Taylor Guitars… ci sono un paio di altri appuntamenti per l’immediato futuro ma non sono ancora stati definiti giorni e orari.
-Se poteste esprimere un desiderio di avere un chitarrista (o bassista) per un incontro che nome fareste?
Per l’acustico sicuramente Tommy Emmanuel mentre per l’elettrica Steve Lukather
-Basandosi su una statistica della vostra clientela, qual è il profilo medio del chitarrista italiano? Cosa cerca da uno strumento? E che musica fa?
A mio avviso diventa difficile definire un profilo del chitarrista italiano, sicuramente siamo continuamente condizionati da stili, look, strumenti, personaggi, americani e inglesi, vedo comunque molta preparazione nelle nuove generazioni di chitarristi e bassisti anche se sono diminuiti in modo molto sensibile, i bambini, ragazzi, che continuano a suonare, a coltivare la passione, l’amore per la musica e per lo strumento.
La ricerca dello strumento è sempre più orientata verso il tradizionale, verso i marchi storici americani, sempre molto verso il vintage come anche per i generi musicali, c’è un ritorno ai suoni, stili, look, degli anni 70.
-Com’è cambiato il mercato in questi 25 anni? Quali sono i trend per i prossimi a vostro avviso?
Il mercato è in continuo cambiamento, la parte elettronica, quindi effetti e altro, è in continua evoluzione, per gli strumenti e gli amplificatori, veramente diventa impossibile prevedere, in questo momento in particolare è in continua crescita il settore acustico mentre il mercato degli amplificatori è molto fermo rispetto ad un paio di anni fa
-E invece voi, Roberto e Patrizia, che musica ascoltate (se ne ascoltate ancora quando non siete in negozio!)?
Ascoltiamo di tutto, gruppi e cantautori italiani dei nostri tempi (Dalla, De Gregori, Battisti…) io in particolare sono moto legato al rock inglese, quindi Beatles, Police, Rolling Stone, ma anche al folk americano…
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