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Recensioni
Pubblicato il 02/03/2008 alle 12:30:33
The Cure Palalottomatica (29/02/08)
di Paolo Ansali
Il ritorno dei The Cure a Roma arriva di venerdì bisesto, sei anni dopo lo show allo Stadio Olimpico, tre ore con i grandi classici e qualche inedito.

Il ritorno dei The Cure a Roma arriva di venerdì bisesto, sei anni dopo lo show allo Stadio Olimpico e nel 2000 proprio qui al Palalottomatica per presentare “Bloodflowers”. Da allora è rimasta la solida sezione ritmica con Simon Gallup e Jason Cooper ma la sorpresa del 4Tour è il prezioso ritorno di Porl Thompson chitarrista geniale, oltre che cognato di Smith, entrato ed uscito piu’ volte nella line-up. Era negli Easy Cure agli esordi, pare fosse troppo bravo per loro a quei tempi, e il suo suonò caratterizzò i celebri album di metà 80’s, “The head on the door”, “ Kiss me, kiss me, kiss me” e il masterpiece “Disintegration”. Lo splendido disco dell’89 è eseguito quasi per intero, a partire dall’iniziale “Plainsong” e le classiche “Lovesong”, “Lullaby” (un tripudio), “Pictures of you” e la title track, eseguite nude e crude, senza tastiere, con le chitarre che si intrecciano, creando un sound essenziale e avvolgente. In questo tour Smith ha voluto riproporre in tre ore quanto di meglio ha fatto nella sua leggendaria carriera trentennale, un vero regalo per i tanti fans, ma non solo. Parliamo di uno dei pochi gruppi che vanno visti dal vivo pur non essendo dei cultori eccessivi. Da infarto l’accoppiata “In between days” seguita da ”Just like heaven” per i nostalgici 80's. C’è spazio per il periodo dark-depresso con la maestosa "One hundred years". In scaletta ci sono un paio di pezzi nuovi dal tredicesimo lavoro, atteso in primavera, il cui titolo pare sia “4:13”. Su “Never enough” il mitico Robert lascia per un attimo la sei corde e si avvicina al pubblico che lo acclama sotto il palco, ringraziando a modo suo per l'affetto che lo lega ai fans. Sono previsti tre lunghi bis, con gli evergreen piu’ vintage, si torna indietro nel tempo, tra gli altri “Boys don't cry”, "Jumping on someone else's train" fino a “10:15 Saturday Night - Killing an Arab” a chiudere la lunga maratona musicale dei Cure. Per chi vuole rivederli c'è il DVD "Festival 2005" mentre il 2 marzo si replica a Milano.

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