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Recensioni |
Pubblicato il 13/12/2006 alle 10:07:54 | |
Il Ragazzo di Berlino, primo album dei Disfunzione (Jestrai)
Dopo anni di concerti e sperimentazioni i Disfunzioni pubblicano il loro debut-album dal titolo Il ragazzo di Berlino
Apparterrà al ragazzo di Berlino la lettera che legge la dark-girl in copertina? Oppure è proprio questa figura androgina ad incarnarlo? Dopo anni di concerti e sperimentazioni i Disfunzioni pubblicano il loro debu-album Il ragazzo di Berlino. Gli undici brani contenuti in questo lavoro non nascondono le chiare le influenze dei gruppi inglesi dei primi anni ottanta come The smiths, the verve, Suede. Anche l’intesa compositiva dei due autori Walter Zanon (voce e chitarra acustica) e Luca Lago (chitarra elettrica e cori), ricorda un po’ quella di seminali coppie del pop-rock dei gruppi precedentemente citati. Il gruppo si compone in tutto di quattro elementi; oltre al nucleo Walter – Luca, al quattro corde Andrea Cecchin e Antonio Marco Miotti alle pelli che dopo la registrazione dell’album ha lasciato il posto a William Mazzocato. Il ragazzo di Berlino, singolo che da anche il titolo all’album; Il nostro giorno perfetto per sonorità e ritmica ricorda gli Oasis; Undici cose da amare è il pezzo più toccante; L’alternarsi di ballate e brani dai ritmi più sostenuti impreziositi dall’utilizzo di effetti come il delay sono il punto forte di quest’album. I testi, in italiano, trattano di svariati temi: dall’amore alle problematiche sociali come la diversità su tutte. Discutibili sotto il punto di vista dell’originalità e della scelta di cantare i testi in Italiano che “fanno” molto Afterhours. L’inizio giusto per una carriera, gliela auguriamo, verso la strada del pop.
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