Esce il 5 maggio, a cinque anni di distanza dal precedente Stars il nuovo disco di Alexia "Tu puoi se vuoi" anticipato dal singolo "Il mondo non accetta le parole". La cantante spezzina racconta a Musicalnews il suo nuovo progetto.

“Tu puoi se vuoi” arriva a cinque anni dal tuo ultimo album “Stars”: qual è il percorso che ha portato a questo nuovo lavoro?
Questo disco è nato dalla volonta’ di esprimere la mia natura istintiva e introspettiva, che ho imparato ad ascoltare. Con il mio gruppo di lavoro ho tenuto numerosi concerti in questi ultimi anni in cui sono stata un po’ assente dal mercato discografico, e con lui ho trovato un'alchimia che non sentivo da tempo e che ho considerato come un segnale ben preciso: era il momento di chiudersi in sala e provare a costruire un progetto che partisse dall' energia incredibile che questa band mi trasferiva.

L’album è anticipato dal singolo “Il mondo non accetta le parole”. Di cosa parli in questo brano?
Questo brano racconta l’incapacità di comunicare le proprie emozioni in un mondo nel quale si tende a guardare soprattutto ai propri interessi e dove comunicare è sempre piu raro e difficile.

Hai avuto un enorme successo con la musica dance, e i tuoi brani sono diventati delle hit internazionali. Come hai vissuto quel periodo della tua vita?
Ho iniziato molto giovane ed ho sicuramente assaporato il gusto del successo con l’inconsapevolezza di chi va verso un cammino sconosciuto ma inebriante: tanti viaggi, metropoli strepitose, tantissimi ricordi.

Ti trovi più a tuo agio con la scrittura in italiano o inglese?
Sono due mondi completamente diversi, l’Italiano è piu difficoltoso ma proprio per questo diventa più soddisfacente raggiungere un risultato.

Chi è Alexia oggi e come è cambiata dagli esordi?
Oggi Alexia è un'artista che non ha paura di esprimere i suoi lati artistici variegati.

Com’è cambiato il mondo della musica per gli emergenti di oggi rispetto a quando tu hai iniziato?
Il mio è stato un percorso particolare. Certo, oggi si sente la mancanza delle “cantine” di una volta dove le band si facevano le ossa e si facevano strada verso una musica autentica.

Hai già un’agenda fittissima di impegni live da qui all’estate. Dove farai tappa?
Quest’estate avrò un tour europeo, sarò quindi molto spesso in europa del nord ma anche in Spagna, Polonia, Repubblica Ceca, Malta e molti altri paesi. Ci sarà molto spazio anche per l’Italia.

Qual è il tuo rapporto con il pubblico e la musica dal vivo?
E’ un rapporto che coltivo con molta passione. Nei concerti dal vivo c’è uno scambio di energia reciproco di cui ho un fondamentale bisogno.

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