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Recensioni
Pubblicato il 16/03/2010 alle 19:22:18
Grazia, potenza e danze: all'Are' Rock Festival Gruppo Zed, Wheelman on Bushpig e Shoe's Killin' Worm
di Ambrosia J.S. Imbornone
Il contest nazionale organizzato a Barletta continua ad essere un buon "radar" per individuare progetti musicali di qualita'.Ma offre anche alla sua platea spettacolo di emozioni,miscelando colori e ritmi differenti.Ecco la recensione dell'11 marzo.

L’Are’ Rock Festival continua le sue serate, miscelando atmosfere musicali differenti, per offrire agli spettatori un menu variegato di note, colori, ritmi, all’insegna della freschezza e della qualità. Dopo aver individuato e valorizzato talenti nostrani come il cantattore Giovanni Block, l’ “alternative-poetic-rock” (secondo un’efficace definizione del diretur Passarella) della Fame di Camilla, poi approdato nella scuderia della Universal e sul palco dell’Ariston, la delicatezza elegante di Erica Mou, quale sarà la rivelazione di quest’anno del concorso nazionale organizzato a Barletta dall’associazione Europa Giovane? E’ presto per dirlo. Intanto, mentre serata per serata i giurati compiono il loro dovere valutando le band al fine di individuare i finalisti, chi visita l’accogliente e “cool” sala del Donky Gold Club, nel centro storico di Barletta, può godersi anche per l’edizione 2010, ormai la quarta del contest aperto ad ogni genere musicale, proposte musicali di valore, che coinvolgono ed entusiasmano.

Lo scorso 11 marzo a scaldare la platea dell’Are’ sono stati Gruppo Zed (Siano-SA, musica etnica sperimentale), Wheelman on Bushpig (Roma, industrial stoner) e Shoe’s Killin Worm (Foggia, rock).
Il Gruppo Zed ha portato sul palco del festival le contaminazioni del suo multiforme folk: nel set non mancano infatti cenni di jazz elargiti dalle linee di piano di “Mandela” e dagli inserti di sax, il tocco elegante del flauto, la contagiosa vitalita’ di ritmi antichi e rinnovati, scanditi dalle tammorre e tradotti in coreografia. La musica del gruppo acquista forza soprattutto quando il ritmo di basso e chitarra si avviluppa alle sue radici mediterranee, che talvolta si tingono di mediorientale.
I Wheelman on Bushpig, sebbene siano un duo, riescono a riempire la sala di suoni, grazie alla virulenza delle possenti distorsioni della chitarra del cantante Francesco Provenzano, che talvolta si cimenta anche con lo screamo, mentre la ritmica di Marcello Fauci si mostra ipnotica ed oscura. I brani che possiedono maggiore potere di suggestione appaiono quelli più rigorosamente stoner, in cui il ritmo è più lento ed estenuato (“At My Grace”), o si fa ossessivo come in “Shape”.
Concludono la serata i foggiani Shoe’s Killin’ Worm e il loro rock etereo ed insieme corposo, tra synths e chitarre, abbandoni a morbidezze più cantautorali (lo struggente racconto di violenza de “La nausea” e la cadenzata, narrativa “Complesso di inferiorità”) e vaghe suggestioni arpeggiate radioheadiane. Accelerazioni accompagnate dalle chitarre o incursioni sintetiche fendono i brani togliendo loro peso e donando loro invece una grazia straniante, tipicamente indie-rock.
Per la quarta serata della manifestazione, giovedì 18 marzo dalle 21:30 in poi sara’ la volta di Madrezma (Bari, rock), Pupazzi (Barletta, rock) e Seioredopo (Canosa, indie rock). Per i presenti e’ ancora offerta la possibilità di vincere una vacanza di una settimana in Salento offerta dal Blue Sea Village in collaborazione con Effedì equipe: basta partecipare nel corso della serata all’Are’ Rock Quiz.

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