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Recensioni |
Pubblicato il 11/04/2016 alle 09:27:17 | |
Del Sangre – Il ritorno dell'Indiano (Latlantide cd 2016) una chitarra per la rivoluzione rock contro chi ha comprato il cuore delle masse
Quante penne hanno scritto la storia? Perché siamo tutti padroni terroristi? Prendete il primo Bruce Springsteen e fategli fare una jam con i fratelli Severini dei Gang, ma poi invitate Tom Petty a prestare le chitarre a Michele Anelli.
Quante penne hanno scritto la storia? Perché siamo tutti padroni terroristi? Prendete il primo Bruce Springsteen e fategli fare una jam con i fratelli Severini dei Gang, ma poi invitate Tom Petty a prestare le chitarre a Michele Anelli.
Conosco Luca Mirti dalle prove con i Rockin' Sound Machine e poi l'ho visto vivo artisticamente anche con i Dust'n'Bones ed altre band. Non sapevo però di questa nuova produzione discografica, ma nemmeno delle sue recenti esperienze familiari che l'hanno temprato ..
Basta vedere il modo in cui si abbraccia i due figli Eva ed Andrea, a cui è dedicata l'ultima riga del lungo elenco di ringraziamenti presenti nel booklet.
Il ritorno dell'Indiano è puro rock'n'roll impegnato, dove si fanno nomi e si respira un potente quattro quarti, mentre si elencano le brutture che ammorbano le nostre civiltà: pagine nascoste di vergogne italiane (dal sogno anarchico di Gaetano Bresci alle organizzazioni criminali che si pongono ormai in alternativa allo stato democratico italiano) che fanno il paio con il mito redskin, sulle cui macerie è stato costruito lo stato più forte al mondo e che ha Barack Obama come presidente per pochi mesi ancora..
Facile etichettare come rock militante quello dei Del Sangre … facile e pericoloso, perché su questo filone si sono incanalati un po' troppi artisti! Quello della band fiorentina è però originale, rischioso, anacronistico e per questo mi ricorda il piglio dei Gang, come il percorso fatto dal piemontese Michele Anelli, partito da un blue collar rock che ora strizza l'occhio alla dignità degli ultimi partigiani italiani …
La voce di Luca Mirti è dannatamente 70's e l'elenco dei cantautori di quel periodo che potremo citare è davvero lungo: forse nemmeno lui ha mai sentito quei nomi oppure sono nel suo substrato e la sua epidermide li ha colti perché nell'aria di casa sua, mentre veniva al mondo! La chitarra di Giuseppe Scarpato traccia linee immaginarie su cui le frecce indiane (ops … volevo scrivere le liriche) corrono sicure, ma poderoso è il lavoro sulla base ritmica che offre il basso di Marco Lastrucci, l'altra metà del progetto Del Sangre ..
Per realizzare l'album, i Del Sangre (Luca Mirti e Marco Schuster Lastrucci) si sono avvalsi di prestigiose collaborazioni come Fabrizio Morganti (Casa Del Vento, Irene Grandi, Biagio Antonacci, Patty Smith...) alla batteria, Giuseppe Scarpato (Edoardo Bennato) alla chitarra, Claudio Giovagnoli al sax, Paolo "Pee Wee" Durante all'organo Hammond e il fedele Gianfilippo Boni in veste di cooproduttore oltre che al pianoforte e Wurlitzer. Dieci nuovi brani originali più la cover "Sebastiano" di Ivan Della Mea, una delle voci più importanti del cantautorato italiano di protesta degli anni '70...
Un brano come Fuori dal ghetto non sfigurerebbe nemmeno in una deluxe version di Buon compleanno Elvis di Ligabue, così come Argo Secondari è l'incontro tra Fabrizio De Andrè ed i Modena City Ramblers, in compagnia di Billy Bragg .. ma tutto il disco contiene piccole perle, prima fra tutti la voce dello scomparso Andrea Cambi.
Prezioso il booklet che accompagna il disco, perché comunica cromaticamente le basi su cui l'arte di Luca Mirti & Marco Lastrucci hanno poggiato il loro personale percorso: i testi sono facilmente leggibili (cosa assai rara ultimamente...) e questo è l'aiuto più prezioso che si può dare a ciascuno di noi per imparare a cantare delle canzoni che sono piccoli pamphlet di semplice impegno politico e di ripasso storico, anche quando scrivono ...Siamo lieti di presentarvi il video ufficiale del singolo L'indiano. Confinati per anni in una riserva, dimenticati da tutti, siamo tornati e abbiamo dissotterrato l'ascia di guerra. I Del Sangre sono tornati... L'Indiano è tornato in città!
Track list di Del Sangre – Il ritorno dell'Indiano
- L'Indiano
- Alza le mani
- Successe domani
- Gaetano Bresci
- Fuori dal ghetto
- Una chitarra per la rivoluzione
- Sacra corona unita
- Scarpe strette
- Argo Secondari
- Gli occhi di Geronimo
- Sebastiano
Il disco è stato registrato presso Paso Doble Studio da Gianfilippo Boni, con passaggio analogico effettuato presso Studio 121 Decibel da Gherardo Monti: il mastering ha visto coinvolto Tommy Bianchi al suo White Sound Studio.
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