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Pubblicato il 10/10/2009 alle 17:47:44 | |
Esce il libro di Vincenzo Micocci, l'uomo che invento' i cantautori
Esce in libreria Vincenzo io t'ammazzero' (dal verso di una canzone di Alberto Fortis) l'autobiografia di Vincenzo Micocci, storico discografico della IT che invento' la parola 'cantautore' e lancio' tra gli altri Rino Gaetano, De Gregori e Venditti.
Esce in libreria 'Vincenzo io t'ammazzero' (dal verso di una canzone di Alberto Fortis) l'autobiografia di Vincenzo Micocci, storico discografico della IT che invento' la parola 'cantautore' e lancio' tra gli altri Rino Gaetano, De Gregori e Venditti.
La storia della musica leggera italiana, del 'boom' delle colonne sonore di Morricone e Bacalov, la nascita del fenomeno italiano dei cantautori, viene ripercorsa nell'autobiografia di Vincenzo Micocci, “Vincenzo, io t'ammazzerò” (Coniglio Editore - pagg. 280, euro 19.50) da oggi in libreria. Giocato sul filo della suggestione del ricordo, questo libro racconta la straordinaria avventura artistica di Vincenzo Micocci, partendo dalla sua adolescenza di giovane appassionato di musica e scampato alle atrocità della guerra per arrivare via via alle prime esperienze lavorative nell'ambito del settore musicale, confluite poi alla fine del 1957 nella direzione artistica della Rca Italiana, prima e della Ricordi poi, contribuendo in maniera decisiva alla definizione del catalogo degli artisti italiani. Micocci, infatti, ha manifestato sempre una straordinaria attitudine per la scoperta di nuovi talenti come Edoardo Vianello, Gianni Meccia, Maria Monti, Nico Fidenco, i Flippers. Inoltre ha curato il rilancio di una grande artista come Nilla Pizzi e introdotto il jazz italiano (con artisti come Armando Trovajoli e Piero Umiliani) nel mondo delle colonne sonore cinematografiche, delle quali e' stato il primo ad intuire il potenziale commerciale: ne ha iniziato la pubblicazione su disco, tenendo a battesimo due maestri delle colonne sonore, i premi Oscar Ennio Morricone e Luis Bacalov. Micocci inventò il termine 'cantautore' e fu l'artefice del clamoroso successo di Bobby Solo al Festival di Sanremo del 1964 con "Una lacrima sul viso", primo 45 giri a superare la soglia del milione di copie vendute.
Nel 1970 ha fondato a Roma la IT, un'etichetta discografica attraverso la quale ha fatto conoscere al grande pubblico il talento di Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Rino Gaetano, Amedeo Minghi, Paola Turci. Nel libro Vincenzo Micocci racconta tutto questo con il tono confidenziale della conversazione, incrociando storie e personaggi, ricordi e considerazioni. Ne viene fuori un interessante sguardo dall'interno sul mondo della musica leggera italiana degli ultimi quarant'anni. Completano il volume una serie di appendici divise tra il ricordo di chi gli è stato accanto in questa avventura e l'elenco dei dischi pubblicati dalla IT. Il titolo del libro, "Vincenzo, io t’ammazzerò" riporta a una nota canzone di Alberto Fortis ("Milano e Vincenzo") che così ricorda il produttore: "In questa nostra vita fatta di alternanza di opposti come l'amore e l'odio, il giorno e la notte, il passato e il divenire - scrive nella prefazione del libro - mi ritrovo oggi a parlare di Vincenzo, il mio 'presunto' carnefice artistico di quando avevo 20 anni, con autentica ammirazione, non per nostalgia o circostanza, ma per reale, oggettiva ammissione di vuoto di sostanza nel patrimonio umano professionale di chi ama e deve scoprire, aiutare e comunicare arte vera. Un uomo talentuoso, di sintesi attenta e veloce - aggiunge -. La mia nave ha poi alzato le vele con un altro capitano e Vincenzo era diventato il pirata crudele, il totem da esorcizzare, già... 'Vincenzo io ti ammazzero'". (AGI)
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