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Recensioni
Pubblicato il 27/04/2009 alle 08:25:53
Matteo Della Negra - Giallo (autoproduzione 2008), il furlan-maremmano pone duttile poesia in musica
di Giancarlo Passarella
Costruzioni semplici, pregne di espressione e sentimenti, quelli che nascono genuini nei cantautori. I suoi idoli sono Ludwig van Beethoven, Luciano Pavarotti, Freddie Mercury e Vasco Rossi, ma nel suo cd ogni tanto emerge anche Tiziano Ferro.

Costruzioni semplici, pregne di espressione e sentimenti, quelli che nascono genuini nei cantautori. I suoi idoli sono Ludwig van Beethoven, Luciano Pavarotti, Freddie Mercury e Vasco Rossi, ma nel suo cd ogni tanto emerge anche Tiziano Ferro.

La vita e' tutta una contropartita, dove e' difficile bluffare: come dice lo stesso Matteo Della Negra in un suo brano, spesso e' tutto un dare ed un avere, ma anche un prendere per lasciare: tre decenni fa e' nato ad Udine e con Giallo ha voluto mettere in un cd tutte le sue esperienze di vita ed anche i sogni, piu' o meno reconditi. Quello che si ascolta e' l'opera di un one man show, dove in prima persona viene curato tutto: oltre alla composizione dei brani ed alla loro registrazione, Matteo si e' anche occupato della grafica, del package ed anche del sito. Per questo motivo il mio personale giudizio finale e' positivo, anche se i momenti piu' funky del cd suonano un po' di gia' sentito: sicuramente ci troviamo di fronte ad un buon master che sarebbe stato interessante discograficamente, se solo avesse avuto la possibilita' di essere curato in fase di pre produzione da un arrangiatore. Anche i testi sono inanellati con intelligenza, ma indubbiamente qualche momento di stanca lo presentano, perche' nello staff che ha con lui collaborato manca la figura essenziale di un paroliere o altro marinaio navigato della composizione che poteva dare al nostro furlan-maremmano qualche consiglio prezioso per la sua che e' pura poesia quotidiana, scevra di banalismi.
Il cd si pare con un brano che e' messo al posto giusto, perche' lapidario ti lancia un aforisma che non lascia dubbi ...Apri le orecchie e ascolta un po’ che io non mollo e mai lo farò/questa mia rabbia io canterò/ che ti piaccia o no lo sentirai.., assumendo percio' quasi il valore di un pamphlet: potrebbe essere piu' originale il sottofondo salsa che accompagna il terzo brano Zaffiri (cosi' come la title track, quasi preso dal repertorio di Tiziano Ferro a cui la proporrei...), mentre e' il funky di DareAvere a convincerci di piu' ed a rappresentare il punto da cui partire per le prossimi session di registrazione, magari partendo proprio dai Queen, una delle sue preferite. La loro costruzione dei brani ha fatto storia, anche se all'inizio (specialmente nella natia Inghilterra) erano piu' le critiche che ricevano che gli elogi.

Matteo Della Negra - Giallo (autoproduzione 2008)
1. Che ti piaccia o no
2. Giallo
3. Zaffiri
4. Tempo
5. Written in the stars
6. Onda
7. DioScuro
8. DareAvere
09. treni
10. La zattera e il faro

Scopri le carte, vedere o rilanciare
Regola d'arte, devi rischiare
E' un dare e un avere, prendere per lasciare
Contropartita, non puoi bluffare


Nasce a Udine, il 23 giugno 1978, da padre friulano e madre toscana. Fin da piccolo dimostra di avere una naturale attitudine per il canto e la musica in generale. Il suo modello è il nonno Mario Della Negra, tenore lirico, forte di uno spiccato estro artistico. E’ proprio al nonno che Matteo, tra tutti i suoi familiari, somiglierà di più, dentro di sé, nell’animo e nel carattere. All’età di 7 anni comincia a studiare il pianoforte e a 11 entra in Conservatorio, anche grazie al brano “Il Burattino” che aveva composto un paio d’anni prima. A 14 anni si verifica il primo grande cambiamento della sua vita: Matteo si trasferisce con la madre a Grosseto, ricongiungendosi con la famiglia materna. Le Alpi friulane ed il mare toscano, saranno fonte d’ispirazione straordinaria ed inesauribile, per il proprio mondo interiore e per la sua musica. Comincia a fare serate di pianobar e concerti con alcune cover band (ama cantare le canzoni dei Queen). All’età di 22 anni si trasferisce a Milano ma non starà mai a lungo lontano dal suo mare e dalle sue montagne. Nella città meneghina assiste a numerosissimi concerti di musica sinfonica e jazz, opere liriche e balletti. Si reca nelle sale da concerto anche quattro volte a settimana, dicendo in merito...essi sono l’aria che respiro...!

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