Nella seconda serata, il Festival risorge. Complice anche una conduzione più spumeggiante di Baudo e Hunziker, Sanremo ha registrato, ieri sera, una media del 46,37%, ben 10 punti in più rispetto alla seconda serata di un anno fa (37,33%).

E così per la prima volta, da dodici anni a questa parte, il dato della seconda serata è stato superiore a quello della prima. Michelle Hunziker, superato il blocco iniziale, ieri è apparsa più naturale, certamente più vicina a come il pubblico la conosce. Insomma, il rischio di fare come Victoria Cabello lo scorso anno (che a causa dell’emozione non rese come ci si sarebbe aspettato da lei) è stato scongiurato. Anche le gaffes – una su tutte, quell’«Io vengo» detto a Pippo Baudo – sono state assimilate nella maniera giusta.

Per quanto riguarda le note di colore, sono due le cose da registrare per la seconda serata della kermesse musicale: la bestemmia in diretta tv e le esternazioni di Pier Cortese (nella foto), giovane eliminato con la sua “Non ho tempo”.

Poco prima dell'esibizione dell'ultima giovane in gara, Elsa Lila, si è sentita chiaramente, da un microfono rimasto aperto, un’ingiuria contro il Padreterno. Subito sono arrivate le scuse di Gianpiero Raveggi, capostruttura di Rai1, che ha dichiarato: «Siamo spiacenti e addolorati per questo grave incidente di cui non possiamo individuare il responsabile, perché è accaduto in un retropalco frequentato da moltissime persone». Molto probabilmente, il microfono rimasto aperto era quello di un tecnico.

Dalle bestemmie alle parolacce: questa mattina, in conferenza stampa, Pier Cortese ha detto che gli «rode il culo per essere stato eliminato». Pur dichiarandosi «interiormente tranquillo», il cantante romano – che pure aveva presentato un brano che a noi è piaciuto – non ha voluto mentire alla stampa presente, e ha esternato tutto il proprio dispiacere per la non ammissione alla finale. In ultimo, una battuta in chiave simil-governativa: «Hanno dato la fiducia a Prodi, la possono dare anche a me. La aspetto dal mio Senato, il pubblico».

Complimentandoci con Johnny Dorelli, Fabio Concato e Tosca per l’alta qualità delle loro canzoni proposte ieri sera, concludiamo citando Momo, al secolo Simona Cipollone, che si è esibita ieri sera, durante il Dopofestival, cantando la sua “Fondanela”, scartata dalla commissione selezionatrice. Un brano senza dubbio particolare, com’è nello stile di Momo (bizzarro e molto teatrale), ma che ai giornalisti presenti è piaciuto, tanto che hanno preso ad accompagnare il ritmo con il battito delle mani. Momo ha eseguito “Fondanela” con tanto di movimenti studiati, cogliendo anche l’occasione – alla fine del pezzo – per ricordare, con un inconfondibile accento frentano, di non essere una totale sconosciuta, come Chiambretti si ostinava a definirla, ma di aver anche co-firmato “Che bella gente”, il brano che il suo amico Simone Cristicchi portò lo scorso anno sul palco dell’Ariston con buoni risultati. Ebbene, “Fondanela” è piaciuta talmente tanto che Momo è stata invitata a cantarla nuovamente nella puntata di questa sera.

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