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Recensioni |
Pubblicato il 09/11/2007 alle 11:17:17 | |
Helloween: Gambling With The Devil (SPV)
Il nuovo disco disco degli Helloween è un ritorno a sonorità più decise e potenti, un'ottima prova di power-metal dai maestri del genere.
Il nuovo disco disco degli Helloween è un ritorno a sonorità più decise e potenti, un'ottima prova di power-metal dai maestri del genere.
Dopo l’uscita di “Keeper of the seven keys- The Legacy” gli Helloween sono stati impegnati con il tour più lungo della loro carriera, due anni di concerti e un doppio immortalato a San Paolo. La trilogia delle Sette Chiavi è archiviata e il gruppo di Amburgo pubblica il nuovo album “Gambling with the devil” (SPV/Audioglobe). Della line-up storica restano il bassista Markus Grosskopf e il chitarrista Michael Weikath, leader indiscusso. Il cantante Andi Deris (ex Pink Cream 69) è nella band da molti anni ma l’ombra di Michael Kiske non lo abbandona, pur avendo uno stile vocale diverso. Le dodici tracce mostrano una band più decisa e meno incostante delle ultime prove. Nell’intro “Crack the riddle” la voce filtrata è nientemeno quella di Biff Byford dei Saxon. I primi brani “Kill it” e “The saints” partono in quarta. Spicca la doppia cassa del drummer Dani Loble, ultimo arrivato di una lunga serie dopo la tragica scomparsa di Ingo. Il singolo “As long as I fall” ha un ritornello che sembra riportarci indietro agli 80’s, ai tempi di “I want out” e “Dr.Stein”. Si arriva a “The Bells of the 7 hells” destinata a diventare un nuovo classico del quintetto teutonico, con le chitarre di Weikath e Sascha Gertner in evidenza. Il tema è quello della follia della guerra, che continua nella successiva “Falling to pieces” e la rinascita con “I.M.E”, che si legge “I am me”. Il disco è uscito due giorni prima di Halloween (guarda caso) e sono in tour con i Gamma Ray del ritrovato Kay Hansen, il fondatore delle Zucche, con due date a Milano e Roma. Per i seguaci del power una serata imperdibile. Follow the sign.
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