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Pubblicato il 04/03/2007 alle 03:41:43
Sanremo 2007: Simone Cristicchi asso pigliatutto
di Massimo Giuliano
Simone Cristicchi ha vinto il Festival di Sanremo 2007 con “Ti regalerò una rosa”. A lui anche il Premio della critica “Mia Martini” e il Premio della Sala Stampa Radio Tv. Secondo classificato Albano, terzo Piero Mazzocchetti.

Simone Cristicchi ha vinto il Festival di Sanremo 2007 con “Ti regalerò una rosa”. A lui anche il Premio della critica “Mia Martini” e il Premio della Sala Stampa Radio Tv. Secondo classificato Albano, terzo Piero Mazzocchetti.

La kermesse condotta ancora una volta da Pippo Baudo si è dunque conclusa, e – diciamolo – si è conclusa nel migliore dei modi. Cristicchi aveva già sfiorato la vittoria nella categoria “Giovani” lo scorso anno (alla fine trionfò Riccardo Maffoni) con “Che bella gente”; questa volta ha fatto centro. La co-autrice del pezzo presentato un anno fa da Cristicchi, Momo, ha a sua volta registrato una personale vittoria: “Fondanela”, già ascoltata più volte nel corso del Dopofestival, è stata riproposta anche durante la finale, con tanto di balletto interpretato persino dal direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce. Cristicchi ha dedicato il premio a «tutte le persone che mi hanno sostenuto in questi anni, i miei produttori, la mia famiglia, la mia compagna Sara...».

Il numero uno di questa edizione 2007 ha detto di aver conosciuto tante persone come Antonio (il protagonista della sua canzone), ed ha auspicato una maggiore sensibilità nei confronti dei malati di mente, persone spesso sole e che hanno bisogno di un sorriso da parte della gente. Albano ha conquistato la medaglia d’argento con “Nel perdono”: una bella rivincita, per lui, dopo anni in cui si è parlato più delle sue vicende personali che non della propria attività di cantante. Mr. Carrisi si è detto «senza parole» per la gioia, aggiungendo di avere «tanta voglia di cantare» e dando subito appuntamento ad oggi pomeriggio, per la puntata sanremese di “Domenica In”. Piero Mazzocchetti, medaglia di bronzo con “Schiavo d’amore”, ha pianto, dichiarando: «Ringrazio tutti voi, tutta l’Italia e Adriano Aragozzini (il suo manager, ndr) per questo sogno». Bravo Piero, ti auguriamo tanta fortuna e speriamo, francamente, di non dover sentire più la stucchevole storia dell’emigrante, perché troviamo riduttivo – se non addirittura offensivo – insistere, come si è fatto in questi giorni, sulla figura dell’abruzzese che con la valigia di cartone se ne va in Germania.

Giustissimo quel che ha detto Pippo Baudo commentando a caldo, in chiusura, la vittoria di Simone Cristicchi tra i Campioni e di Fabrizio Moro (con “Pensa”) tra i Giovani: «Hanno vinto due canzoni bellissime, che fotografano la nostra società. La canzone non è più solo canzonetta, ma serve anche per pensare».

Ecco, comprensiva di un nostro breve commento, la classifica finale del Festival di Sanremo 2007, risultante dalle votazioni delle giurie demoscopiche, della giuria di qualità e del televoto:

1 Simone Cristicchi, "Ti regalerò una rosa", 8,22% - vittoria più che meritata.
2 Al Bano, "Nel perdono", 7,27% - il brano non ci ha convinto: troppo artefatto e poco nelle corde del cantante pugliese.
3 Piero Mazzocchetti, "Schiavo d'amore", 6,51% - la sua è una storia ancora tutta da scrivere.
4 Daniele Silvestri, "La paranza", 5,64% - sarà il tormentone dei prossimi mesi. È persino meglio di “Salirò”.
5 Mango, "Chissà se nevica", 5,46% - ha scritto di meglio, e anche al Festival ha cantato di meglio.
6 Paolo Meneguzzi, "Musica", 5,38% - un artista in crescita.
7 Tosca, "Il terzo fuochista", 5,31% - una delle proposte più coraggiose, e più originali, di quest’anno.
8 Francesco e Roby Facchinetti, "Vivere normale", 5,05% - c’era proprio bisogno che il padre intervenisse in soccorso del figlio?
9 Zero Assoluto, "Appena prima di partire", 5,04% - una ballad un po’ scontata dal punto di vista armonico, ma non brutta.
10 Antonella Ruggiero, "Canzone fra le guerre", 4,99% - la “solita” gemma della Ruggiero. Meritava un piazzamento migliore.

Tutti gli altri sono arrivati undicesimi ex aequo; consentiteci, dunque, ancora un paio di considerazioni.
Nada, “Luna in piena” - brano poco sanremese, un po’ troppo ipnotico, ma a suo modo interessante.
Stadio, “Guardami” / Velvet, “Tutto da rifare” - in passato, al Festival, ci hanno fatto sentire cose più brillanti.
Paolo Rossi, “In Italia si sta male” - operazione attorno alla quale c’era molta curiosità, ma che non ha rispecchiato troppo lo spirito di Rino Gaetano: è stata interpretata, nel bene e nel male, “alla Paolo Rossi”. Di conseguenza, sembrava più un pezzo di Jannacci – e comunque della scuola milanese – che non di Gaetano. Un po’ deludente, ma sicuramente divertente.
Milva, “The show must go on” / Fabio Concato, “Oltre il giardino” / Johnny Dorelli, “Meglio così”: semplicemente, belle canzoni. Peccato non averle trovate nella top ten.

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