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Rumours
Pubblicato il 27/06/2002 alle 16:59:01
RockCalvi con Psuedoselen, La Nausea, La Gioia Delle Lusinghe, Psychocandy e Tv Lumiere
di Giancarlo Passarella

I TV Lumière (insieme ad altri gruppi della zona umbra, come Pseudoselen, La Nausea, La Gioia Delle Lusinghe e Psychocandy) parteciperanno al ROCKALVI FESTIVAL che si terrà a CALVI DELL'UMBRIA (Terni) il 27 e 28 Luglio 2002 con gruppi di punta del calibro di GIORGIO CANALI (27/07/02) e L'ENFANCE ROUGE (28/07/02)






Chi sono i Tv Lumiere?

La band viene fondata dai fratelli Federico e Ferruccio Persichini nel 1995 sotto la denominazione di “The clown* sadness”, nome che li accompagna, insieme al bassista Roberto Frezza ed il batterista Yuri Rosi, fino al Settembre del 2000, quando, per divergenze artistico-caratteriali, Roberto Frezza si allontana dal gruppo.
Entra così a far parte della band Irene Antonelli, già chitarrista-cantante delle Misty e compagna di Ferruccio Persichini. Grazie ad una certa affinità di idee fra tutti i membri del gruppo, essi si avviano verso un progetto musicale diverso per alcune caratteristiche stilistiche da quello precedente. “The clown* sadness”, band “Psycho-post-punk”, resta storia, una storia durata cinque anni, nata ed evolutasi in una zona totalmente priva di una scena musicale, il che non é certo stato d’aiuto per loro.
Nel 1997 la band realizza il suo primo disco, The first seven tears, nove tracce fra cui una cover dei “Joy Division”, “Ceremony”, disco cantato in Inglese, caratteristica fondamentale della band. Nel 1999 incidono un secondo disco, Décadence, quattordici tracce in cui già si va delineando un cambiamento stilistico verso atmosfere più oscure. Sono state circa cinquanta le esibizioni dal vivo in tutto il centro Italia, più un concerto in Germania.

TV Lumière è inizialmente il nome di un progetto parallelo che, a Roma, i fratelli Persichini portano avanti per un anno con una mezza dozzina di apparizioni dal vivo e che per vari motivi, soprattutto stilistici, abbandonano.
Dopo una breve pausa di riflessione i fratelli Persichini decidono di rivoluzionare la loro vita artistica trasferendo quest’ultimo progetto nella zona rurale del confine umbro-laziale, dove riescono finalmente a trovare un equilibrio. Irene Antonelli, basso e voce, entra così a far parte della band aggiungendosi quindi alla voce di Federico Persichini, alla chitarra di Ferruccio Persichini ed alla batteria di Yuri Rosi in un progetto dallo stile da loro definito “Rumorismo poetico visionario oscuro”, che ripropone vagamente il disagio esistenziale dei quartieri periferici newyorkesi e rievoca le oscure atmosfere del Regno Unito, nonché quelle metropolitane della Berlino dei primi anni ottanta.
Un tentativo, questo, quasi isolato in quest’epoca in Italia, e senz’altro in controtendenza a tutta la produzione musicale odierna.
Nell’arco di tre mesi tutte le loro idee si trasformano in musica, compongono circa dieci brani dalle liriche in Italiano, fondamentale cambiamento attuato dal gruppo, con qualche riferimento in Francese, lingua anche questa a loro sempre cara sin dai tempi dei “The clown* sadness” (Décadence). In una camera d’albergo berlinese viene concepito “I gatti”, uno dei brani più significativi della loro nuova produzione, lunga e malinconica canzone a metà fra le sonorità più dolenti degli Swans e dei Sonic Youth più claustrofobici, che, insieme alla più teatrale e ipocondriaca "Morte", alle dissonanti "Riflesso" e "Introspezione" e alle crepuscolari "Dramma d'autunno" e "Insuccesso" inseriscono nel loro primo lavoro Proiezione I.

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