Nell'era del superfluo la popolazione irachena ancora viene privata dei beni di prima necessità: questo viene evidenziato nella recensione, dove si azzarda un paragone artistico con i Nomadi e si sottolinea il valore benefico del cd.

Inutile dirvi la soddisfazione che queste prime recensioni stanno dandoci: ci siamo impegnati nel sostenere (con i nostri ridotti mezzi) questo progetto discografico, perche' convinti della sua bonta'. Sul sito Suonati.it alcuni passaggi della recensione ci confortano ...Marco Lai è uno dei tanti Carabinieri che in Iraq hanno partecipato, alcuni senza far ritorno, alla missione umanitaria italiana, pregnante e difficile da dimenticare per chi la vive; è anche un appassionato di musica. Da questo connubio è scaturita l'idea per Mister – An Nassirya....

Proprio vero: Marco Domenico Lai non ha scritto una canzone per sfruttare la sensazione scandalistica del momento o andare ospite a trasmissioni tv per fare leva sui sentimenti umani. Marco Domenico Lai (con l'aiuto di Luca Frigeri) ha semplicemente messo in musica una sua diretta esperienza!Prosegue la recensione...Si struttura così in due anni un progetto con un obiettivo: tradurre in un linguaggio universale una propria esperienza ed usarla come tramite per una presa di consapevolezza su povertà e miseria ai nostri giorni, sempre incredibilmente presenti. Nell'era del superfluo la popolazione irachena ancora viene privata dei beni di prima necessità. Il 28 gennaio scorso al teatro Brancaccio di Roma la presentazione ufficiale del risultato che già si fregia dei primi riconoscimenti, un CD con un ricavo tutto destinato in beneficenza. Fondamentale l'aiuto nella composizione dell'amico modenese Luca Frigeri e nella registrazione del maestro Mauro Malavasi...

Anche una personalita' come Malavasi ha contribuito gratuitamente all'operazione, cosi' come tutti noi altri! Ma continuiamo a leggere alcune parti di questa recensione...L'ascolto del brano Mister - give me please water porta un messaggio, quasi uno schiaffo quando se ne capisce l'origine del titolo, un urlo disperato di bambini che chiedono acqua ai nostri soldati. Considerata la scelta della linea cantautorale classica, un paragone con i Nomadi mi pare il più vicino e calzante; l'insieme risulta piacevole ed orecchiabile nonostante l'estremo struggimento dei temi trattati. Il cd contiene anche foto e video. E' possibile acquistarlo direttamente dal sito ufficiale o attraverso le associazioni che hanno aderito all'iniziativa...

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