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Interviste
Pubblicato il 29/03/2006 alle 11:16:13
Paolo Nappi di Giovani Suoni, festival napoletano con tiro a canestro
di Giancarlo Passarella
Il 31 Marzo scade il bando per l'edizione 2006 di questo importante festival: ne parliamo con Paolo Nappi, puntando sulla storia della kermesse e sugli sbocchi che puo' rappresentare.

Il 31 Marzo scade il bando per l'edizione 2006 di questo importante festival: ne parliamo con Paolo Nappi, puntando sulla storia della kermesse e sugli sbocchi che puo' rappresentare.


> Bentrovato a Paolo Nappi, preparazione scientifico-commerciale, ma coinvolto in prima persona in attivita' rock: come e' possibile questa apparente dicotomia?
Dietro la musica ci sono sempre dei numeri…e poi abbiamo dei casi illustrissimi di musicisti matematici, di pittori architetti e di direttori artistici commercialisti !?

> Scherzi a parte, il tuo battagliare tutti i giorni per una manifestazione come Giovani Suoni rappresenta quale tipo di impegno?
Giovani Suoni per me, e per tutto lo staff che ci lavora, rappresenta ogni anno una nuova scommessa. Sul festival e tutte le cose ad esso collegate (l’apertura della prima sala prove comunale, la rassegna prefestival etabetasoundmetropolitani e dulcis in fundo la nascita della fondazione etabeta lab) ci lavoriamo direttamente in 12, ma, il numero dei partners e simpatizzanti militanti arriva a toccare una cinquantina di unità. E' forse inutile sottolineare che i fondi a disposizione sono sempre inferiori alle cose che vorremmo fare e quindi ci troviamo, ogni anno, come si suol dire, a “friggere il pesce con l’acqua”, è però un impegno stimolante che si colora ogni anno di una nuova sfumatura.

> Per chi non conosce questa kermesse napoletana, riesci a tracciarne una presentazione?
Dall’incontro un po’ per caso, un po’ forse per volontà del nostro Santo patrono, nel 2000 si sono ritrovati a Palazzo San Giacomo di Napoli, operatori musicali di vario titolo e nomenclatura seduti ad un tavolo con dei rappresentanti delle istituzioni, per discutere e deliberare sul seguente punto all'o.d.g.: “ ricercare o quantomeno provare a rintracciare i nuovi fermenti artistici della città e farli esibire in un palco comune alla presenza di organizzatori, radiofonici, etichette…”. Budget 2 lire.
Col passar del tempo (6 anni or sono) le istituzioni, in particolar modo l’Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Napoli (forse l’unico) hanno cominciato a crederci un pò di più ed il festival si è arricchito di consensi a livello cittadino e nazionale con le sue proposte + o – conosciute (Ipercussonici, Nidi d’Arac, Le Loup Garou, Agricantus, Bisca, Avitabile, Z-star…) e il suo massiccio pubblico (5000 le presenze dell’ultima edizione).

> A tuo parere, quale tipo di peculiarita' possiede Giovani Suoni, rispetto a tanti festival italiani?
Da un punto di vista musicale e dello spettacolo più propriamente detto, possiamo dire che la metà delle demos arrivano dalla Campania e l’altra metà dal resto d’Italia ed il festival si svolge nel cuore della Città, aggiungerei poi che GiovaniSuoni non vuole essere un festival indie rock, scruta, infatti, ad ampio raggio la musica, partendo dalla sua matrice se vogliamo un po’ new-folk.
Da un punto di vista più strutturale tengo a sottolineare che Il festival Giovani Suoni è solo la punta di iceberg di una serie di attività legate ed amalgamate dal Centro etabeta (il volto oscuro del Comune di Napoli). Tali attività colgono ad ampio raggio il mondo giovanile e vanno dalle scuole di musica gratuite aperte in città ai corsi di graffiti ad un laboratorio permanente sulla canzone classica napoletana toccando tematiche quali il recupero dalle tossicodipendenze ed il reinserimento lavorativo.

> E' d'obbligo chiederti quale realta' si stia vivendo a Napoli, ovviamente riferito sia all'aspetto musicale che a quello della comunicazione e del mondo giovanile in genere ..
Bè questo domanda è un po’ complicata, Napoli è una metropoli ed non ha un unico volto, non esiste un'unica realtà ma tante realtà parallele; sempre eccellenti in città ad esempio il livello delle produzioni “elettroniche” ma c’è un ottimo livello di preparazione e proposta musicale ad ampio raggio, sopra la media europea, penso.

> Direttamente hai curato direzioni artistiche di differenti locali: quali ricordi hai per ognuno di essi?
Tracciare un percorso per ognuno di essi è improbabile anche perché la memoria non mi sostiene così a lungo, direi che i club sono un esperienza indimenticabile per ognuno di quelli che li ha fatti o, semplicemente, vissuti. Magari col tempo li racchiudi tutti in un immagine che ti porti poi dentro e che è il punto di partenza per quello che fai adesso.

> Se ti avanzano dei minuti di tempo libero, come li passi? Quale tipo di relax riesce a ritagliarti nell'arco della giornata?
Leggo, solitamente riviste e giornali, ascolto molta musica, passeggio o peggio ancora tiro a canestro

> Ti faccio un po' di nomi tra quelli che hai frequentato professionalmente e tu mi dici un particolare o un aggettivo per ognuno. Va bene? Allora ecco l'elenco ed a te i commenti:

Enzo Avitabile ............ aizate e mann ngopp o groove
Bisca ............carmela la bomba intelligente
James Taylor Quartet .................. armonia tracciata con gusto minimalista dei particolari
Yellow Jackets ................... alieni e geni della ricercatezza
Steps Ahead ................. il mito
Sara Jane Morris ......... eleganza e ritmo
Carmen Consoli ............ terribile sicula
Agricantus ............... magiche ambientazioni
Le Loup Garou ................. ballate dal retrogusto d’essay
Ipercussonici .................. aborigeni ragamuffin che parlano in dialetto siculo
Z-star .............. energia pura e vero talento
Nidi d’Arac ................. a potenza della pizzica nel groove;

> Chiudiamo con due domande, la prima personale e la seconda piu' lavorativa. Inizio con il chiederti quale tipo di artista segui da maggiore tempo e per il quale ti senti di definirti un fan ..
Anno 89 un mio amico (dove sei finito stefano) mise su un disco …dark side of the moon……cambia la tecnologia ma ho sempre sottomano qualcosa dei pink floyd.

> ... ed infine ritorniamo a Giovani Suoni: sta scadendo il bando per questa edizione 2006, ma .... non ci puoi anticipare nulla al riguardo?
Tanta carne a cuocere, il bando scade il 31 Marzo e solitamente non anticipiamo nulla, diciamo però che quest’anno ci allieta l’idea di ritornare ad allestire il festival all’aperto e di piazzare il palco in uno dei piazzali della città dal panorama più bello. per aspera ad astra….

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