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Recensioni
Pubblicato il 13/05/2006 alle 18:55:56
Il Sogno di Giada, pop italiano e di chitarre british
di Raffaello Colli
Cd e.p. prodotto da MR Studio e dalla band che propone il suo pop commerciale senza se e senza ma.....

Cd e.p. prodotto da MR Studio e dalla band che propone il suo pop commerciale senza se e senza ma.....

Ed eccoci a recensire uno dei tanti EP che circolano in redazione in questo periodo.
Il CD in questione é una realizzazione de “Il Sogno di Giada” band spietatamente pop e melodica.
Prima di analizzarne i contenuti musicali direi che vale la pena soffermarsi sugli aspetti del packaging del CD della band di Rupilli, prodotto da Luigi Bruti.
Il funzionale contrasto arancio-nero coadiuvato da una copertina accattivante effettua subito il primo sgambetto a chi lo ha progettato.
In evidenza ci appare infatti una scritta alquanto insolita (specie per una band emergente) e ben piú visibile delle utili informazioni su titolo\durata brani.
“Non masterizzare il nostro EP! Se ti piace la nostra musica dí NO alla pirateria”: un invito a darsi alla masterizzazione brada anche per quei pochi che si possono ancora permettere l´acquisto di un CD nuovo di pacca.
A fronte della lievitazione dei prezzi e della colpevole, irresponsabile, volontaria incuranza totale che c´è nel nostro paese riguardo al fare una politica nazionale e locale di sostegno alla musica e alla cultura tout court (ovvero ció che tiene vivo e giovane un Paese), avremmo preferito un “Ragazzi abbassateci almeno l´IVA altrimenti chi cavolo ce li compra i CD!”.
L´argomento meriterebbe migliori approfondimenti ma non è questo né il luogo né il momento.

Passiamo al secondo, piú marginale ma comunque visibile autogol. Sia il retro interno che quello esterno del packaging (oltre alla doppia versione della poco felice dicitura sopraccitata) presentano una carrellata agghiacciante di sponsor con tanto di loghi, indirizzi e numeri di telefono. Ma sono le pagine gialle o un disco “rock”??
Va bene, si comprende la necessitá di essere trasparenti nel mostrare alcuni dei finanziamenti di una produzione cosí pomposa (come al solito oltre misura) ma limitiamoci almeno a sponsor a tema, non a “Parrucchiera Donna piú”..tanto per citarne uno. Insomma un´analisi utile e seria necessita un certo taglio ed i terzismi oggi li lasciamo ad altri, che magari coglieranno anche aspetti positivi in un packaging che a nostro avviso è da rivedere.
Finita l´indignazione iniziale si puó spacchettare il contenuto musicale. I due brani dell´EP sono “Tra terra e Cielo” e “Ora ci Sei” (+traccia video).

Un mix di pop italiano e di chitarre british stile “Noel Gallagher all´uscita dal pub”. Piacevole come sottofondo estivo, non cattura peró l´attenzione. C´è leggerezza sia nei testi sia nella composizione musicale (intesa come armonia ed arrangiamenti). Il sound è pop, privato di qualsiasi contaminazione esterna agli standard del pop globale degli ultimi tempi. Non so quanto certi brani possano rendere on-stage, in certi casi dipende molto dal contesto in cui si vuol proporre tale musica.
Chi è affezionato a musica impegnata che tenti di esplorare nuovi territori sonori (quanto meno di lieve contaminazione) stia alla larga da questo EP. Stessa sorte per chi apprezza groove, grinta e “assoli come quelli di una volta”.
Insomma, l´impegno si vede (leggesi= arrangiamenti di Marco Cinaglia) ma c´è bisogno di chiarezza: non è musica INDIE e se la musica INDIE si mette a fare il verso ai prodotti piú commerciali della decadente industria discografica degli anni 2000…stiamo freschi!



TRACKLIST:

1- TRA TERRA E CIELO
2- ORA CI SEI

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