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| Interviste |
| Pubblicato il 07/02/2008 alle 12:00:12 | |
Giua, a Sanremo sulle note del fado
Voce raffinata e penna originale, Giua si preannuncia come una delle novita’ piu’ interessanti e fresche della prossima edizione del Festival di Sanremo. Al suo attivo vanta una serie di vittorie importanti e un bellissimo album di esordio.
 Voce raffinata e penna originale, Giua si preannuncia come una delle novita’ piu’ interessanti e fresche della prossima edizione del Festival di Sanremo. Al suo attivo vanta una serie di vittorie importanti (nel 2003 il Festival di Castrocaro e nel 2004 il XV Premio Citta’ di Recanati) e un bellissimo disco, "Giua", uscito lo scorso anno con la produzione di Adele Di Palma e Beppe Quirici.
Nelle sue composizioni Giua si diverte a mescolare i ritmi e le tonalita’ del mondo latino e mediterraneo, con la musica brasiliana, il fado portoghese e la canzone d'autore della tradizione popolare italiana e straniera, con uno stile accattivante e riconoscibile. In attesa di Sanremo, dove sara’ in gara nella categoria giovani con il brano "Tanto non vengo", l’artista si prepara ad un appuntamento dal vivo molto importante. Domenica 10 febbraio, alle ore 21, sara’ protagonista all’Auditorium Parco della Musica di Roma della rassegna “Generazione X”. Giua sarà accompagnata sul palco in qualità di testimonial da Fausto Mesolella alla chitarra (chitarrista produttore degli Avion Travel) e da Beppe Quirici al basso.
Che tipo di spettacolo stai preparando per l’Auditorium?
Sarà un mio concerto e sarà un’occasione per suonare su Roma: e’ la mia prima volta nella capitale. Ripercorrerò i brani che ho incluso nell’album, insieme a Fausto Mesolella, già ospite nel disco nei brani Ortiche e Si abbassa la luna, e con il mio produttore Beppe Quirici.
Quirici e’ stato produttori di alcuni dei piu’ importanti artisti della musica italiana, da Ivano Fossati a Giorgio Gaber, ma anche di nuovi cantautori come Carlo Fava. Com’e’ lavorare con lui?
E’ un uomo di gran gusto, una persona con cui mi trovo gran bene umanamente. Secondo me ha realizzato alcuni tra i dischi piu’ belli della musica italiana. Sono molto onorata di lavorare con lui.
Veniamo ora al Festival di Sanremo. Da quello che mi risulta in passato hai gia’ tentato due volte di accedere alla manifestazione. Quest’anno e’ stata la volta buona, anche se con una strada diversa, quell’Accademia…
Forse anche piu’ di due volte.... Si, qualche tentativo era stato fatto. C’eravamo arrivati vicini, ma non siamo mai riuscita d entrare. Quest’anno e’ stata la volta buona.
Che brano presenterai?
"Tanto non vengo" e’ una canzone molto ironica e pungente, tutta incentrata sul tema dell’attesa, che può essere vissuta in due modi. Da un lato c’e’ chi la usa come tattica, mancando gli appuntamenti oppure arrivando sempre in ritardo con scuse assurde, credendo che l’altro rimanga sempre li ad aspettare. L’altra e’ l’attesa inserita in un rapporto in cui le cose funzionano. La canzone ripercorre queste due tappe, e io preferisco la seconda ipotesi.
Il brano sarà ristampato nel tuo album di esordio?
Si, verrà ripubblicato lo stesso album uscito lo scorso giugno. Oltre al pezzo di Sanremo, sarà inserito un altro inedito, una nuova versione di "Petali e mirto", il brano con cui ho vinto Recanati, e una bonus track.
Sappiamo che sei anche pittrice. Lo scorso settembre tra l’altro sei stata protagonista di un viaggio particolare a Shanghai. Ce ne vuoi parlare?
E’ stata un’esperienza meravigliosa, nata da un’idea di Tiziana Leopizi, la mia gallerista. Lei ha ideato ARTour-O”, progetto in cui c’e’ dentro l’idea del viaggio e dell’arte. Cosi’ con un collettivo di artisti ci siamo ritrovati a Shanghai, ed e’ stata esperienza incredibile. Per me dipingere e’ un completamente, un altro modo di suonare.
Come ti stai preparando al Festival?
E’ un periodo molto impegnativo e molto bello. Si passa dalle registrazioni per ultimare il disco, agli incontri per provare i vestiti ed altre cose che non avevo mai fatto prima. Sto provando molto il pezzo. La cosa che mi interessa di piu’ e’ arrivare sul palco e suonare.
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