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Pubblicato il 26/03/2007 alle 19:16:45
Ruggero Pegna: la musica in Calabria vista da un promoter
di Giuseppe Panella
Intervista a Ruggero Pegna, l'uomo che ha avuto il coraggio di portare la grande musica in Calabria: Santana, Elton John, Mark Knopfler, Sting, Noa, Fabrizio De Andre'...

Intervista a Ruggero Pegna, l'uomo che ha avuto il coraggio di portare la grande musica in Calabria: Santana, Elton John, Mark Knopfler, Sting, Noa, Fabrizio De Andre'...

Non incontravo Ruggero Pegna da alcuni mesi. I suoi molteplici impegni spesso lo tengono lontano dalla Calabria, terra dalla quale nel 1987 è partito con il suo progetto realizzato di promoter di eventi di grande importanza e visibilità. Oggi mi riceve nel suo ufficio in cui le pareti parlano della sua avventura attraverso i manifesti e le foto di ogni singolo evento.

Ciao, Ruggero
Buongiorno e bentornato qui...

L’ultima volta che ti ho incontrato è stato alla fine del concerto di Noa dello scorso anno. Ricordo che eri visibilmente commosso…
Direi emozionato... Dopo ventotto esami di ingegneria ho improvvisamente cambiato rotta per amore verso la musica, le sue emozioni e la positività che trasmette. Poi a me piace, da sempre, abbinare questi eventi a scopi socio-umanitari. Il concerto di Noa era dedicato al tema della pace ed in particolare alla campagna per dire basta all’uso dei “bambini soldato” portata avanti anche dall’amico giornalista Giuseppe Carrisi, autore del libro “Kalami, va alla guerra”. Noa è stata straordinaria per il concerto e per la testimonianza che ci ha dato. Emozionante!

Nel 1987, a soli 24 anni, hai cominciato a percorre una strada che, come uomo del meridione, ha avuto senz’altro molti problemi. Quali?
I concerti in Calabria erano un fatto occasionale, legato soprattutto all’estate. Sin da subito ho pensato ad una stagione annuale. E’ partita così la mia rassegna “Fatti di Musica” che, durante l’anno, presenta e premia alcuni dei live d’autore che ritengo di maggiore qualità ed attualità. All’inizio i problemi sono stati di tutti i tipi. La Calabria è una regione difficile, forse la più complessa per molti motivi. Pessima rete viaria interna che fa da deterrente per gli spostamenti. Scarsa popolazione. Basso reddito. All’inizio pochissime strutture agibili, burocrazia a mille, indifferenza delle istituzioni, problemi ambientali di tutti i tipi!

“Fatti di musica” ha compiuto 20 anni. Spesso hai fatto parlare i media. Soprattutto nel 1993 quando il Questore di Catanzaro ti ha negato la possibilità di far esibire Sting perché oltre a motivi di ordine pubblico c’era l’eventualità di un possibile inquinamento acustico dell’ambiente. Una decisione della quale si è anche occupato il TG nazionale. Che ricordo hai di quella situazione?
L’allora questore a cinque giorni dal concerto scrisse testualmente nell’ordinanza di diniego che “la musica dell’ex Police avrebbe fatto perdere al pubblico i freni inibitori, portando i partecipanti alla scontro fisico ed inquinando l’atmosfera, producendo forte rabbia sociale tra gli abitanti del quartiere”. Il concerto lo spostai a Cosenza ma ebbi ingentissimi danni. Ricordo che feci anche le magliette con il testo di questa ordinanza e se le comprarono per primi i poliziotti allo stadio!Il Tg nazionale soltanto? Purtroppo fu una notizia che fece il giro del mondo. Un fatto simbolo dell’ assurdità di certi atteggiamenti di alcune cosiddette autorità verso la musica dal vivo.

La tua attività è ricca di episodi balzati alle cronache nazionali. Nel ’94 a Montepaone alla fine di uno spettacolo hai fatto “portare in caserma” Valeria Marini perché non rispettò un contratto. Nel 2002 il tribunale di Bologna ti ha dato ragione condannandola. Che accadde in realtà?
Mi era stata affidata l’organizzazione della finale nazionale di un concorso di bellezza che l’aveva lanciata. Il patron mi chiese di poterla avere come madrina. Firmammo un contratto di 13 milioni di lire per la sua partecipazione. Nel pomeriggio dello spettacolo mi fece chiamare dal suo agente per farmi dire che non stava bene e che per alzarsi dal letto avrei dovuto darle 30 milioni di lire. Lo dissi al capitano dei carabinieri del luogo che registrò le telefonate successive e poi fece consegnare i soldi da un suo uomo in borghese, in qualità di mio collaboratore. A fine spettacolo i carabinieri la presero e se la portarono con loro. Nel 2002 la sentenza l’ha condannata a restituirmi i soldi”.

Nel 1996 vieni eletto nel consiglio di Assomusica. Cosa hai pensato al raggiungimento di questo obiettivo?
Non può definirsi un obiettivo, ma un impegno. Avevo partecipato alla fondazione e, poi, fui eletto. Credevo molto nella necessità che ci si unisse per far fronte ai tanti problemi di questo settore. Eravamo isolatissimi. Sarà stato, anche, per le mie durissime esperienze in Calabria, un vero campo di battaglia. La nascita di Assomusica secondo me è stata una tappa fondamentale nella storia di questo lavoro. Una vera conquista di civiltà, indipendentemente dalla quantità di obiettivi raggiunti. Lo stare insieme, condividendo fatiche e sacrifici, riconoscendosi e dandosi una identità, è un fatto umanamente e professionalmente importante. Gli obiettivi raggiunti sono stati comuqnue tanti. Per ultimo la riduzione delI’Iva al 10% arrivata con questa finanziaria, che aiuta i più deboli del settore e la maggiore trasparenza giuridico-fiscale. Altri obiettivi sono in agenda, ma l’essere insieme e la difesa di identità e dignità sono da sé una conquista da non disperdere, sebbene a volte promoter e produttori sono divisi da esigenze di mercato diverse. Bisogna acquisire ancora di più la consapevolezza che ogni ruolo è importante se svolto con rigore, professionalità, serietà, competenza e, aggiungerei, passione vera per la musica.

Sei stato testimone dell’ultimo concerto di Fabrizio De Andrè che in quell’occasione elogiò la ‘ndrangheta “perché dà lavoro”. Anche lì ci fu una grande eco a livello nazionale. Cosa ricordi dell’uomo e dell’artista De Andrè?
De Andrè era e rimane il mio cantautore preferito. Ricordo che nel ’98 era finito tra le esclusive di un altro promoter abituato ad organizzare feste di piazza e che non vedeva l’ora di mollarlo a qualcuno. Mi comprai subito cinque date, che per la Calabria erano anche tante. Il 13 agosto del ’98 a Roccella lo premiai sul palco come “miglior autore italiano”. I suoi accompagnatori non volevano neanche parlargliene. Lui aveva sentito la discussione e interrompendo tutti disse che voleva essere premiato ed anche sul palco. Fu una serata straordinaria.

Tu ed il tuo staff vi occupate in prima persona di realizzare tutto il ciclo produttivo degli eventi da te prodotti. Sei stato il primo e l’unico ad aver prodotto eventi televisivi anche per la Rai in Calabria. Cosa può significare oggi tutto questo per una terra che era sempre stata esclusa dai grandi circuiti musicali?
Il primo evento televisivo lo realizzai nel ’95 appena morì Mia Martini. Organizzai un Omaggio a Lamezia davanti a 50.000 persone trasmesso da Rai Due con ottimi ascolti. Feci tutto da autodidatta, facendo conoscenza con figure che ignoravo, come il direttore di fotografia che per la tv è fondamentale. Per fortuna la cassetta che diedi alla Rai fu giudicata idonea alla messa in onda. Poi ideai lo show al Porto di Gioia Tauro che realizzai con Ballandi, su indicazioni di Rai Uno. In seguito ho scritto e prodotto il “Ponte fra le Stelle”, programma dell’Epifania sempre per Rai Uno ed il concerto di Elton John a Reggio dedicato a Gianni Versace con l’amico Mimmo D’Alessandro, esclusivista dell’artista. Di recente ho scritto e prodotto “la Notte degli Angeli” che dovrebbe andare in onda a giorni su Rai International. Penso che questo sia l’evento più bello che ho organizzato. Una preghiera in musica condotta da Lorena Bianchetti con Avion Travel, Sergio Cammariere, Katia Ricciarelli, Mariella Nava, orchestra dal vivo e numerosi altri artisti.

Grande soddisfazione è stato “La sera dei miracoli” concerto in mondovisione. Si potrà ripetere un evento di tale importanza?
Ho cucito la tela per quattro anni, prima di poter contare sui sostegni politici e burocratici necessari. Devo ringraziare l’allora Presidente del Comitato di Sviluppo di quell’area Pino Soriero, che prese a cuore il progetto. Lì al Porto di Gioia Tauro, luogo simbolo del progresso di questa regione, inizialmente doveva esibirsi proprio Elton John. Poi, si ricoverò per un intervento e si realizzò lo spettacolo diretto da Lucio Dalla.

Nel 2005 hai scritto “Miracolo d’amore” su una tua esperienza personale. Quanto ti ha segnato quella fase della tua vita?
Una leucemia improvvisa, a ventiquattr’ore dal matrimonio ed a cinque giorni dal quarantesimo compleanno, è certamente terribile. Ho continuato a lavorare dall’ ospedale. Questo libro è stato accolto con grande affetto, perché è una testimonianza sincera, che può servire anche di aiuto a chi s’imbatte in una parentesi come la mia, da superare con forza e con l’affetto di tutti. Poi, i ricavi li ho destinati in beneficenza per la lotta alle leucemie e per la fondazione della mistica calabrese Natuzza Evolo che mi ha predetto l’esistenza di un' unica donatrice al mondo di midollo con me compatibile e che mi avrebbe salvato. In realtà, quando tutto sembrava che volgesse al peggio visto il tipo di leucemia a brutta prognosi, è spuntata questa ragazza americana di ventiquattro anni.

Esiste una realtà musicale in Calabria che potrebbe interessare Ruggero Pegna?
Ci sono molti gruppi e artisti validi. Seguo da anni Rosa Martirano, voce straordinaria, apprezzata anche da Claudio Baglioni che la porta spesso sui suoi palchi. Per i giovani, con Michael Pergolani e Renato Marengo abbiamo organizzato il Demofest, la cui seconda edizione si svolgerà a luglio a Lamezia Terme. Confido in Michael e Renato, certamente più bravi di me nell’ “acchiappare talenti”.

Il XX anniversario di “Fatti di musica” è stato dedicato al “Progetto 46664” di Nelson Mandela. La stagione 2007 sarà dedicata all’ AISM (Associazione Italiana contro la Sclerosi Multipla) per l’acquisto di un pulmino per disabili. Un modo questo per far beneficenza e sensibilizzare la gente sui problemi che ci circondano. Pensi che in generale il mondo dello spettacolo possa dare contributi sempre maggiori in tal senso?
Lo spettacolo è fatto da un mondo di persone per certi versi fortunate. Queste associazioni hanno spesso bisogno di visibilità per farsi conoscere. Offrire gratuitamente la comunicazione dei grandi eventi musicali è per loro già un grande sostegno. Poi, in molte occasioni, cerco anche di tirare fuori piccoli contributi. Per esempio all’ Airc, per ricerca sul cancro, nel 2005 sono riuscito a devolvere oltre diecimila euro. Sono comunque somme per loro importanti.

Vent’anni di attività ti hanno fatto conoscere tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo. Ce n’è uno che ti ha lasciato un ricordo maggiore degli altri?
Vivo questo aspetto con grande distacco e discrezione. Col tempo con qualcuno si fa amicizia, è naturale. Non credo sia bello fare classifiche di questo tipo, però voglio ricordare l’affetto con cui il grande Gino Paoli si è interessato personalmente alla mia leucemia ed al trapianto fatto a Genova. Pochi sanno che è presidente di un’associazione per la lotta alle leucemie. Mi è stato vicino, facendomi seguire anche da un primario suo amico e presentando per il Tg1 ed altri programmi tv il mio libro sulla malattia. Mi piace ringraziarlo anche in questa occasione. Quando lo incontro per concerti, spesso per timidezza non riesco ad esprimergli la gratitudine che ho verso di lui, oltre alla grande stima come uomo ed artista che avevo già prima. Ne approfitto.”

Giorno 30 marzo a Catanzaro si esibirà Francesco Guccini. Non sarà solo un concerto ma una manifestazione a tutti gli effetti. Vuoi parlarmene?
Il giorno precedente inaugurerà egli stesso una mostra-tributo a lui dedicata da tre artisti calabresi, i pittori Maurizio Carnevali e Giovanni Marziano ed il fotografo Peppino Sala. Ogni opera si riferisce ad una sua canzone. Sono circa cento opere. L’inaugurazione sarà anticipata dalla presentazione di Vincenzo Mollica.

Ruggero Pegna ha un sogno nel cassetto. Portare in Calabria…
E va beh… Ognuno di noi ha dei sogni di vario tipo! Nel merito della domanda, dopo Knopfler, Elton John, Santana ed altri, certamente Springsteen, per il quale corteggio Claudio Trotta da un bel po’. Con il caro Franco Mamone, precedente suo manager italiano, dopo aver fatto due concerti di Sting a Reggio e Cosenza avevamo in progetto anche lui e sono certo che l’avremmo fatto… Spero che Claudio prima o poi possa accontentarmi.

Qualche anticipazione sulla prossima stagione di “Fatti di musica”?
Per il momento, dopo la Pfm, confermati Consoli, Guccini, Allevi, Grè, Cammariere, Conte e la seconda edizione del Demofest... Per il resto si lavora, come sempre!

Grazie, Ruggero
Grazie a Voi, per la preziosa e continua comunicazione.

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