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Pubblicato il 11/04/2009 alle 14:55:26
Luca Napolitano, il cantautore di Amici
di Antonio Ranalli
Anticipato in radio (dal 27 marzo) dal brano “Forse Forse”, è uscito il primo mini album di Luca Napolitano, finalista di “Amici”. Un album, prodotto da Mario Lavezzi, ricco di collaborazioni da Gigi D’Alessio e Frankie Hi-Nrg Mc.

Anticipato in radio (dal 27 marzo) dal brano “Forse Forse”, è uscito il primo mini album di Luca Napolitano, finalista di “Amici”. Un album, prodotto da Mario Lavezzi, ricco di collaborazioni da Gigi D’Alessio e Frankie Hi-Nrg Mc.

“Vai” (Warner Music), questo è il titolo del disco, contiene 7 brani: due, “Vai”e “I Confess”, già contenuti nella compilation di “Amici” e cinque inediti, tra cui il brano “Mi Manchi”, che vanta la partecipazione di Frankie Hi-Nrg Mc.

Tra le varie collaborazioni, il disco vanta anche il bassista Alfredo Paixao nei brani “Forse Forse”, “Bella come sei”e “Tienimi presente” , Gigi D’Alessio che firma il testo di “Da quando ti conosco” e Niccolò Fragile (in passato ha collaborato con artisti come Mina, Irene Grandi, Gianluca Grignani e molti altri) che ha prodotto e arrangiato alcuni pezzi. Il disco, prodotto da Mario Lavezzi, uscirà al prezzo speciale di 9,90 euro. Questa la tracks –list: “Forse, Forse”; “Vai”; “Bella come sei”; “I confess”; “Mi manchi”; “Tienimi presente”; “Da quando ti conosco”. Luca ha 22 anni, è nato ad Avellino e vive a Saviano (Napoli) con i genitori e 2 fratelli. Durante la partecipazione nel talent show “Amici”, ha più volte dimostrato il talento di cantautore, una forte musicalità e spiccate doti interpretative, tanto da farlo arrivare meritatamente alla finalissima di “Amici”.

Antonio Ranalli. Quest’anno “Amici” ha aperto per la prima volta ai cantautori. Com’è per un emergente uscire da un programma di questo tipo?

Luca Napolitano. Infatti, quest’anno siamo stati i primi cantautori ad avere avuto la possibilità di esibirsi ad “Amici”. Tra l’altro oltre ai cantautori si sono esibiti per la prima volta anche i musicisti, dando spazio dunque a chi oltre a cantare, scrive e suona quello che fa. C’è stata una modifica sostanziale al programma che, per quanto mi riguarda, è andata decisamente bene. Mi sono preso le mie soddisfazione. In sincerità non mi aspettavo neanche di arrivare in finale. Al di là del risultato finale, spero di aver lasciato qualcosa. Dagli autografi e dalle persone che incontro il riscontro sembra esserci.

Antonio Ranalli. Parliamo di “Vai”, il tuo EP di esordio, che è anche il titolo di uno dei brani. Come nasce questo lavoro?

Luca Napolitano. Tutto è iniziato da una storia d’amore finita male, che mi ha portato a scrivere e mettere in musica le mie emozioni. Quanto a “Vai” c’è un doppio significato. Quello del titolo del disco rappresenta la partenza, il percorso che ho iniziato da “Amici” e che spero proseguirà in maniera bella e forte. Il brano, invece, si riferisce ad una storia d’amore che finisce male, E’ ispirata ad un storia che mi è accaduta veramente, così come l’altro brano “Forse forse”. In pratica si racconta di un rapporto in cui lei ad un certo punto si accorge di non amarlo più e quindi inizia a non avere più attenzioni per lui.

Antonio Ranalli. Dunque è ispirata ad una tua ex. Immagino che ora, visto anche il tuo successo si sarà pentita….

Luca Napolitano. Devo dirti la verità. Io ho avuto più storie in passato. Comunque ho ricevuto una telefonata da una mia ex, che crede di essere la destinataria del brano, ma non è così. La vera destinataria della canzone è un’altra, che al contrario non ha badato a questo cosa. Insomma chi pensa di essere la persona della canzone non lo è, e viceversa.

Antonio Ranalli. Anche “Mi manchi” è ispirata ad una storia d’amore…

Luca Napolitano. Si e anche in questo caso il brano trae spunto da una storia che ho vissuto. Il senso della canzone è centrato sull’amore della vita, che ad un certo punto svanisce tanto che inizia a marcarti tutto e tutto diventa più difficile, anche fare le cose più semplici.

Antonio Ranalli. Parliamo delle collaborazioni. Intanto firmi una parte dei brani con tuo zio…

Luca Napolitano. Sia va che “Mi manchi” ad esempio le ho scritto con mio zio Francesco Napolitano, musicista anche lui con cui collaboro da tempo.

Antonio Ranalli. E poi c’è Gigi D’Alessio, che ha scritto per te “Da quanto ti conosco”, ispirata alla storia d’amore con Alice, che hai conosciuto proprio durante “Amici”.

Luca Napolitano. Il brano parla di una storia destinata a non essere un’avventura, ma qualcosa di più. Gigi è stato molto gentile. Non l’ho ancora incontrato di persona e neanche sentito per telefono. Ho avuto notizie di questa sua iniziativa da Maria De Filippi. Mi hanno riferito che è rimasto molto colpito dalla nostra storia d’amore e che non ha dormito la notte per scrivere questo brano.

Antonio Ranalli. La produzione del disco è invece firmata da Mario Lavezzi, un pezzo di storia della musica italiana. Com’è lavorata con un grande personaggio di questo calibro?

Luca Napolitano. E’ un grande non solo come artista ma anche come persona. Il lavoro che ha fatto è decisamente pazzesco. C’è una cosa che mi preme mettere in evidenza. Anche se nel disco ci sono brani scritti da me o da altri autori, in tutto però c’è un nesso ben preciso che ho creato io man mano che realizzavamo il disco.

Antonio Ranalli. Quali sono i tuoi riferimenti musicali?

Luca Napolitano. Credo che vuole fare musica deve ascoltare un po’ di tutto. Personalmente tra gli italiani apprezzo molto Eros Ramazzotti, Laura Pausini e Marco Carta. Penso che Alex Baroni sia stato un artista favoloso. E poi anche Tiziano Ferro e Alex Britti.

Antonio Ranalli. Ci sarà un tour?

Luca Napolitano. A maggio partirà un tour insieme a Silvia Olari. Ognuno di noi proporrà i brani del suo album. E’ la scelta migliore perché, avendo un repertorio ancora limitato, non mi andava di fare dal vivo anche delle cover.

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