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Rumours
Pubblicato il 28/03/2005 alle 14:58:51
The Marigold dal vivo per tutto Aprile, tra crossover e l'influenza dei Tool
di Giancarlo Passarella
La band abruzzese in concerto con il proprio rock sanguigno (Bologna, Pescara, Benevento, Roma), mentre giungono critiche positive al loro cd Divisional anche dalla Francia.

La band abruzzese in concerto con il proprio rock sanguigno (Bologna, Pescara, Benevento, Roma), mentre giungono critiche positive al loro cd Divisional anche dalla Francia.

Dove vederli dal vivo ?

1 APRILE live @ wake-up (PESCARA)
2 APRILE live @ Centro Sociale Depistaggio (Benevento)
24 APRILE live @ "Suoni Resistenti" for Skipping Musez Rec. (Castel Maggiore-BOLOGNA)

e poi in estate non vi perdete questo concerto:
16 Luglio live @ CAVE IN ROCK Festival (Cave-ROMA) con i Cut

THE MARIGOLD sono in fase di preparazione dei loro provini per il loro prox lavoro e promozione per produrre il prox disco con una nuova etichetta.
Fondati e nati da un progetto di Marco Campitelli nel 1998, i MARIGOLD subiscono diversi cambi di line-up, una metamorfosi che li porta fino alla formazione attuale:
Marco Campitelli: voce, chitarre, tastiere, 6 string bass, noises, samples
Stefano Micolucci: basso- 6 string bass
Giovanni Lanci: batteria e percussioni.

Svariate attività live e 3 demo li portano ad essere apprezzati da un pubblico variegato e da diverse riviste musicali.
Nel 2002 partecipano alla compilation per la Sana Records “Rock e contaminazioni vol.1” (con SUX!, 24 grana, One Dimensional Man, Estra e molti altri), mentre nel 2004 avviene l’esordio su Black Desert Records (branca ‘oscura’ della 8 Records) con l’album ‘DIVISIONAL’ .

Il sito francese Noise Times ha recentemente scritto di loro:
".... Molto probabilmenete The Marigold è un gruppo completamente sconosciuto per voi. Questa nuova band viene dall'Italia. L'Italia, paese noto per il lancio di numerosi clichè, che tra l'altro lascia certamente stupefatti nel sapere di una scena rock alla base propio nel paese che ha lanciato i moldavi Dragostea Din Tei.... Altro preconcetto sfatato dai The marigold: il "rock" in Italia non significa soltanto Lacuna Coil!
Eh si, quando ci si dedica ad una scena straniera, si rimane spesso imprigionati nell'ignoranza, la stessa che spingerebbe i nostri vicini europei a credere che il rock in Francia sia rappresentato soltanto da KYO e PLEYMO... Questa band italiana gioca sul crossover che, anche senza essere per forza troppo originale,non rimane intrappolato nelle tendenze attuali. Nei The marigold si riscontrano influenze Tooliane che ,se accoppiato con un
sound più saturo sarebbe molto più vicino allo stoner. Aggiungete un pò di grunge ed avrete una vaga idea di quella che è la loro musica. Senza tuttavia stravolgere l'ordine prestabilito,il gruppo si impone piuttosto efficacemente e l'ascolto di Divisional, il loro ultimo E.P., non è sgradevole.
Anche se più scorrevoli dei Tool (tra i 3 e 5 minuti), The marigold evoca il gruppo di Maynard James Keenan nel modo di costruire melodie tenaci che si
sposano molto bene con il suono carico dello stoner. Si potrebbe tuttavia rimproverare il gruppo di avvicinarsi alle influenze dei Tool, cosa che nuocerebbe un pò alla loro personalità. Tuttavia, il sound terribilmente pesante , quasi grasso , permette ai The marigold di non affondare nel solito minestrone. Divisional non è quindi un cattivo disco e riesce addirittura a dare un'impatto notevole facendovi scuotere la testa a ritmo. I The marigold sanno essere seducenti e molto originali, mostrando molta maturità nel costruire strutture efficaci. Divisional non è certamente un capolavoro, ma neanche un disco simpatico che "si lascia ascoltare". Non è tantomeno un disco inutile e superficiale; Divisional riesce a colpire
l'ascoltatore con la sua atmosfera satura e pesante che è il il segno distintivo dei The marigold. Senza dubbi Divisional lascia prevedere un'ottimo futuro pe questa band italiana da cui ci si può aspettare solo il meglio dopo questi 6 brani incoraggianti.

TheNoiseTimes (Francia)

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