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Pubblicato il 16/12/2008 alle 08:57:03
Comunicato stampa congiunto dal mondo dei dj sull'accordo con la Siae, ma ... cosa c'entra Audiocoop?
di Patty Busellini
Firmato da ADJ (Associazione Disc Jockey), AID (Associazione Italiana Disc Jockey), ANPAD (Associazione Nazionale Produttori Autori Deejay) e AssoDeejay/AssoArtisti (Associazione Nazionale DeeJay) offre un buon servizio.

Firmato da ADJ (Associazione Disc Jockey), AID (Associazione Italiana Disc Jockey), ANPAD (Associazione Nazionale Produttori Autori Deejay) e AssoDeejay/AssoArtisti (Associazione Nazionale DeeJay) offre un buon servizio.

Gia' dal 6 Dicembre i quattro firmatari hanno diffuso il comunicato che segue: si capisce benissimo che sono tutti arrabbiati, perche' la stipula dell'accordo con la Siae e' molto importante per chi opera in questo settore.
Come dice il nostro diretur Giancarlo Passarella ...Posso certificare che i mesi di lavoro sono stati davvero tanti: c'era da accordare tutti i suoni, sistemare i singoli pareri ed arrivare ad un buon compromesso ed accordo. Quindi e' logico arrabbiarsi da parte da chi ha cosi' tanto lavorato... ma perche' arrabbiarsi? Come si legge, denunciano il fatto che sul carro all'ultimo minuto sia salito chi non ha fatto nulla ...

Diamo ora spazio proprio alla scritto giuntogi dai 4 firmatari ...Ancora una volta la mania di apparire di Audiocoop, ha creato una serie di difficoltà da cui è stato difficoltoso venirne fuori, e se la cosa non fosse di estrema serietà, potrebbe entrare a ben diritto fra un film delle comiche.
La firma dell’accordo che ha legittimato la possibilità di utilizzazione dei file musicali che riguarda i DJ infatti, ha visto anche apparire dal nulla come per incanto anche la sigla AUDIOCOOP, quindi con la prerogativa di apparire, parte e controparte di se stesso, e, cosa ancor più comica, se non avessimo posto rimedio subito, dovrebbe incassare i diritti dalle associazioni aderenti e ripartirli a loro stessi, poi se ne vanta con un comunicato degli Amici della Musica appropriandosi della titolarità e del merito della conclusione tessendo le lodi e il valore dell’accordo.

E’ bene precisarlo per l’ennesima volta che hanno contribuito alla realizzazione e alla sperimentazione solo le associazioni che rappresentano i DJ italiani, A- DJ., A.I.D., ANPAD, e AssoDeejay AssoArtisti, che sono state le uniche riconosciute e titolate a sottoscrivere l’accordo e che sono gli unici esponenti del comitato paritetico. A testimonianza di quanto sopra, pubblichiamo gli originali dell’accordo da cui si evidenzia chiaramente quanto accaduto. Per paradosso quindi il prossimo 16 gennaio quando ci ritroveremo per l’incontro con SCF a progettare la ripartizione dei diritti connessi, ci ritroveremmo con Audiocoop, da una parte del tavolo e anche dall’altra parte a sostenere posizioni contrapposte. E’ maniacale…….e, ripetiamo che, se non fosse seria può senz’altro apparire come una comica, ma questa è da un po’ di tempo la posizione di Audiocoop, che seguendo consigli errati, pur di apparire sta mettendo in seria crisi di identità tutto il settore della musica italiana, oltre che se stesso, al di là delle cose buone che è in grado di esprimere , e possiamo convenire che sono tante.
Spereremmo che la lezione serva, ma abbiamo seri dubbi, per fortuna ci siamo accorti della incongruenza e abbiamo posto immediatamente rimedio, convenendo con la Direzione della SIAE sulla opportuna cancellazione della sigla Audicooop dal documento di accordo, ma siamo, lo confessiamo molto apertamente, sconcertati da questo modo di comportarsi che sta da tempo, mettendo in ridicolo tutto il comparto della musica e dello spettacolo italiano e, ci auguriamo,che le sigle che appaiono nel comunicato diffuso da Unione Artisti Unimpresa, a nome degli “Amici della Musica” prendano le distanze da questo modo di fare politica e comunicazione, che con tutta evidenza mette in ridicolo anche tutti coloro che non abbiamo la capacità di distinguersi. Auspichiamo anche una profonda riflessione dei dirigenti di Audiocoop, che devono prendere atto che in questo modo si squalificano e, squalificano le iniziative importanti, creando anche difficoltà di interlocuzione con le Istituzioni.
Preferiamo evitare giudizi inqualificabili limitandoci a denunciare i fatti che sono sotto gli occhi di tutti...




A noi il compito di diffondere queste posizioni: ai comparenti quello di chiarirsi tra loro.

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