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Interviste
Pubblicato il 23/01/2010 alle 11:37:10
Romeus: nessuno e' un privilegiato al Festival di Sanremo!
di Laura Gorini
E' il vincitore di “Sanremo Lab 2009- 2010” il giovanissimo Romeus ( alias Carmine Tundo). Partecipera' dunque di diritto al 60° Festival di Sanremo nella Categoria “Sanremo Nuova Generazione”. Conosciamo meglio...

E' il vincitore di “Sanremo Lab 2009- 2010” il giovanissimo Romeus ( alias Carmine Tundo). Partecipera' dunque di diritto al 60° Festival di Sanremo nella Categoria “Sanremo Nuova Generazione”. Conosciamo meglio questo interessante nuovo talento grazie alla puntuale collaborazione della Sugar Music e dell'Ufficio Stampa Parole e Dintorni.

Allora Romeus, all'anagrafe Carmine Tundo, manca ormai poco al tuo debutto sul prestigioso palco del Teatro Artiston. Emozione a mille, ne deduco...
Sinceramente no, sono piuttosto tranquillo. Anzi, se devo essere sincero, mi preoccupano molto di piu' le interviste e tutto il caos mediatico che ruota attorno al Festival che il palco dell'Ariston di per se'. E poi, per dirla tutta, non vedo l'ora di salire su quel palco e... cantare!

Sei il vincitore di “SanremoLab 2010”, hai quindi una responsabilita' in più rispetto agli altri concorrenti di “Sanremo Nuova Generazione”. Quanto ti pesa e ti preoccupa questo onore?
Non credo di aver nessuna responsabilita' in piu' rispetto agli altri concorrenti. Il palco e' uguale per tutti e quindi saremo tutti, e dico tutti, sullo stesso piano quando ci esibiremo.


Non pensi dunque che tu grazie a questo titolo parti dunque avvantaggiato rispetto agli altri?
Sicuramente “SanremoLab” e' stata un’esperienza costruttiva, ma – ribadisco – non credo di partire avvantaggiato per questo!


L'anno scorso da “SanremoLab” sono uscite Simona Molinari e Arisa. La prima e' andata fortissimo e la seconda ha vinto...Niente male, vero? Sinceramente te l'aspettavi?
No, assolutamente! Pero' poi hanno fatto presa sul pubblico. E alla fine e' questo cio' che conta veramente!

Un tuo giudizio in merito alle esperienze sanremesi di queste due giovani artiste?
Simona Molinari mi ha colpito per il timbro e l’eleganza nel modo di esprimere il suo stato interiore attraverso il canto. Arisa e' stata invece molto brava a far parlare di se', e in un contenitore come Sanremo dove si hanno pochi giorni per esprimersi, e' stata la sua carta vincente!

Arisa ritorna anche quest'anno al Festival, ma stavolta nella Categoria "Artisti". Quando la incontrerai che cosa le dirai? Le chiederai dei consigli?
Non penso di chiederle dei consigli. Del resto ogni artista, soprattutto giovane, deve seguire le proprie idee, anche a costo di sbagliare. Comunque: le stringero' la mano e mi complimentero' con lei per i suoi occhiali! (ride)

Ma veniamo a parlare di “Come l'autunno”, il brano che porterai al Festival. Come lo descriveresti?
“Come l'autunno” e' un brano che parla degli errori che a volte si fanno nella vita a causa di convinzioni errate. Ma, a mio modo di vedere, la cosa importante e' quella di riuscire a comprendere in tempo gli errori per poter rimediare e non distruggere qualcosa che si e' costruito con sofferenza e sacrificio. L'arrangiamento e' stato curato dal grane Corrado Rustici ed e' molto particolare: infatti fiati e synth creano un supporto saturo di energia che fa da sfondo ad una linea melodica che si incastra sulle ritmiche abbastanza spinte di batteria.

In che situazione e' nato?
Il pezzo e' nato per caso: avevo in testa un riff anni Sessanta da realizzare con dei fiati. Successivamente, una volta entrato in studio con i miei fidati musicisti, ha preso vita la sua prima bozza.
In quel momento guardavo fuori dalla finestra: era un giorno grigio e tipicamente autunnale, per l'appunto. Et voilà: il pezzo e'servito! (ride)

Tuttavia il testo lo hai scritto assieme a Francesco Tricarico. Che cosa ammiri particolarmente in lui?
Francesco e' un grande: riesce attraverso la semplicità delle parole a dare un messaggio fortissimo e a creare delle immagini molto suggestive con una facilita' incredibile!

Il consiglio che ti ha dato quando ha saputo della tua partecipazione al prossimo Festival di Sanremo?
Di stare tranquillo perche' andra' tutto bene!

Concludiamo questa chiacchierata con una mia personale curiosita': perche' hai scelto il nome d'arte Romeus e soprattutto com'e' nato questo nomignolo?
Il nome d'arte Romeus e' nato per scherzo: volevo che fosse il nome di una mia eventuale band che poi non ha mai visto la luce. Alla fine mi mi sono affezionato a questo nomignolo e continuo tutt’ora ad identificarmici!



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