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Interviste |
Pubblicato il 10/12/2006 alle 14:28:40 | |
Igor Tosi, il cantante della band operaia Devocka
Il loro cd Non Sento Quasi Piu' sta andando bene ed e' quindi giusto fare il bilancio dopo 6 mesi dalla sua uscita. Lui adora Joy Division, Jesus Lizard, Dinosaur Jr, Bauhaus, Wire, Gun Club, Sonic Youth, De Andrè, CCCP, CSI, Marlene Kuntz...
Il loro cd Non Sento Quasi Piu' sta andando bene ed e' quindi giusto fare il bilancio dopo 6 mesi dalla sua uscita. Lui adora Joy Division, Jesus Lizard, Dinosaur Jr, Bauhaus, Wire, Gun Club, Sonic Youth, De Andrè, CCCP, CSI, Marlene Kuntz...
Benritrovato ad Igor Tosi, voce dei Devocka .... band che come potremo definire?
Una band "operaia" che suona rock robusto dalle venature punk e noise, e a cui piace urlare e massacrarsi le orecchie con la propria musica!
Diamoci un appuntamento fra 5 anni: cosa faranno i Devocka e cosa stara' succedendo nel panorama musicale italiano?
Difficile dirlo, i Devocka saranno ancora in piedi con almeno un altra produzione alle spalle. In Italia spero si aprano maggiori possibilità di esibirsi dal vivo e magari qualche band meritevole farà il botto! Noi continueremo a comporre musica, poi chissà...
Finalmente questa primavera e' uscito il vostro cd con DeltaItaliana/CNI di Roma: facciamolo un bilancio di questi primi 6 mesi....
Il bilancio è più che positivo! Sono già uscite tante recensioni e tante interviste sulla band, non ci aspettavamo un tale riscontro, molte recensioni positive e tanti passaggi radio. Abbiamo anche da poco iniziato il nostro primo vero e proprio tour e ne siamo davvero orgogliosi, l'abbiamo organizzato con il prezioso aiuto di Nervous Collettivo di esportazione artistica e di CNI.
Il titolo Non Sento Quasi Piu' mi sembra alquanto provocatorio: come mai l'avete scelto?
In realtà "Non sento quasi più" è un verso di "Marzo", il secondo brano presente sul disco. Ci è sembrata una frase "forte" dai molteplici significati. Interpretatela come meglio credete, siamo lusingati dal fatto che l’abbiate interpretata in modo provocatorio, significa che qualcosa ha comunicato.
Nel recensire il cd, il nostro diretur ha usato questo sottotitolo... Nove tracce audio ed un video noir da paura... vi riconoscete e perche'?
Si il video può essere definito noir, è crudo c'è questa visione apocalittica che si presenta agli occhi di un guerriero. Nelle immagini ci sono chiari riferimenti alla guerra, ma l’interpretazione non è necessariamente questa, possono essere metafora dell’assenza di pensiero, un fare automatico che porta a diventare oggetti qualsiasi, pedine, perdendo l’unicità umana, riempiti di falsi miti, stremati, si continuando ad andare avanti per spirito di sopravvivenza. Omologazione. O forse no!
Siccome e' qualche anno che vi muovete nell'ambiente musicale, posso chiederti come ti sembra stia il nostro rock?
A livello di band a mio avviso bello florido di ottimi progetti, qualcuno anche di livello internazionale. Ce ne sono altre però, troppo legate a modelli mediatici della tradizione italiana o alle mode del momento. Noi stimiamo i gruppi che sono fedeli a se stessi senza cercare per forza il consenso popolare. Del resto vedi subito da un live quando una band stà sul palco per necessità o solo per ostentazione. A livello di informazione non troppo bene e a livello di locali nemmeno! Queste due cose si influenzano a vicenda son legate a doppio nodo, avere buone recensioni, visibilità, spazi ti apre le porte di palchi e soprattutto di quelli considerati “importanti”. A volte ci sembre di stare su due piani di reatà differenti, quello mediatico e quello “terreno”. Non vogliamo di certo demonizzare questo mondo, diciamo che questa fretta genererale dei nostri tempi ha portato anche ad un’omologazione delle proposte, si tende a non dare spazio al resto crediamo perchè richiederebbe maggior cura, maggior tempo e maggior margine di rischio. Ma alla fine noi non ne capiamo nulla, noi suoniamo e speriamo che qualcuno oltre a noi apprezzi.
E gli operatori dell'informazione come li vedi? Coraggiosi o uniformati?
A nostro avviso c'è poca professionalità in certi siti web, vabbè che sarà un passatempo per molti il “giornalismo” mucisale però non ho ancora capito per quale strana egemonia certe webzine ti recensiscono ed altre che ricevono il disco proprio no! Sappiamo benissimo che oggi c’è un’intasamento, una sovrapproduzione di materiale musciale. Non pretendiamo mica recensioni positive, vogliamo opinioni coerenti, costruttive e basate sulla realtà, vogliamo far girare il nome. Le riviste cartacee invece non concedono spazio e attenzione agli esordi italiani. Si vuol far crescere questa "scena" ma poi chi può fare qualcosa di certo non la fa. Se non hai alle spalle un esercito di persone che lavora per te, le recensioni escono in considerevole ritardo, con spazi ridotti rispetto a produzioni straniere, senza il minimo approfondimento e con un alone di indifferenza attorno che fa spavento.
Credo che tu non viva di musica: hai una attivita' lavorativa in quale campo e quanto tempo ti impegna?
Nessuno di noi quattro vive di musica, a diversi livelli abbiamo impegni di lavoro costanti, chi ha due lavori, diciamo che nell’ambito del gruppo operaio ci mettiamo pure questo... quante volte dopo una trasferta più o meno lunga siamo andati direttamente a lavorare senza passare per il letto ecc ecc ecc... ma questo per chi suona non risulterà certo esser una novità. Noi “suonatori” siamo un movimento che che fa leva sul cuore sulla voglia, ed è per questo che crediamo nella collaborazione tra individui.
Come sono gli altri Devocka? Mi dai una rapida descrizione degli altri tuoi compagni d'avventura?
Matteo è il nostro uomo copertina, la sua "sagoma" è nelle nostre splillette e nelle locandine dei live, la maggior parte dei pezzi nascono da idee sue, è maniaco dei suoni di chiatarra e un ottimo ascoltatore di musica. Francesco è il bassista, lo chiamano tutti Bonus, è il nostro psicologo, una sorta di "direttore dei lavori" soprattutto in sala prove. Ha tante idee e si sbatte davvero tantissimo per il gruppo. Ivan è il nostro "bulletto", un ragazzo spontaneo e davvero simpaticissimo. Da quando è entrato lui nei Devocka c'è molta più carica per via della sua personalità! E poi picchia fortissimo sulle pelli e questo ci gasa!
Facciamo i nomi: dimmi quali artisti del passato e quali del presente ascolti piu' volentieri....
Tra le band storiche ci piacciono Joy Division, Jesus Lizard, Dinosaur Jr, Bauhaus, Wire, Gun Club, Sonic Youth, At The Drive-In, Fugazi, Faith No More, Sebadoh, Girls Vs Boys, Nirvana, Radiohead, Oneida, Swans, Melvins, Suicide, The Beatles, Slint, Talking Heads, Pink Floyd. Tra gli italiani Diaframma e Area, Afterhours, Fluxus, Six Minute War Madness, De Andrè, CCCP, CSI, Marlene Kuntz, Santo Niente e Massimo Volume. Tra le band dell'ultimo periodo ci piacciono molto Anonimo FTP, Merçe Vivo, Ufomammut, Sux! Molto belli poi gli ultimi dischi di Oneida, Isis, Melvins, Radio Birdman e Giddy Motors.
Hai un tuo parere sulla rapida evoluzione tecnologica, anche in campo musicale, comunicativo e giornalistico?
Credo che nella società moderna si corra e chi non corre non può competere. Alla corsa siamo allenati, ma siamo ancora piccoli e indifesi. Al giorno d'oggi tutto viene amplificato dai media e qualsiasi notizia appare su TV, radio, telefonini, manca solo che le compagnie telefoniche avvisino anche sui telefoni fissi della disgrazia di giornata! A livello strettamente musicale ci piacciono molto le innovazioni sopratutto elettroniche e di supporto della musica. Quanto era bello però anche il buon vecchio vinile? Le valvole? Noi siamo molto amanti del vintage, perché nonostante le migliorie in questo campo riteniamo che quelle “antichità” siano il Top, donano un poco di colore e personalità in più alla musica. Necessitano di una maggior cura, ma ti danno anche maggior soddisfazione.
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