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Pubblicato il 15/10/2005 alle 18:06:59 | |
Alice / Franco Battiato – Studio Collection (Emi Marketing)
La Emi pubblica il doppio CD “Alice Studio Collection” e ristampa il best seller “Franco Battiato Studio Collection”. Un’occasione per riscoprire gli anni ’80 e i primi ’90 di due grandi artisti che si sono artisticamente incrociati in alcuni album.
Franco Battiato è la punta di diamante della musica italiana. Sperimentatore, ricercatore e soprattutto fautore di canzoni e musiche spesso poco classificabili, ma che hanno riscosso sempre grande successo di pubblico. Dal canto suo Alice è stata l’artista che, insieme a Giuni Russo, ha interpretato al meglio la produzione di Battiato. L’uscita di “Alice Studio Collection” e della nuova edizione di “Franco Battiato Studio Collection” ci consentono in questa sede di tornare su uno dei binomi più interessanti della musica italiana. Franco Battiato, dopo un’interessante periodo dedicato alla musica sperimentale, esordiva con la Emi nel 1979 con l’album “L’era del cinghiale bianco”, con cui imbracciava una forma più cantautorale (termine comunque poco idoneo per il grande musicista sicialiano) e con la quale si avvicinava al grande pubblico. Con il successivo “Patriots” (1980) iniziava ad affacciarsi nelle classifiche di vendita, per poi sfondare definitivamente nel 1981 con l’album “La voce del padrone”, il primo album in Italia a superare il milione di copie vendute. La musica di Battiato entra ovunque: canzoni come “Bandiera bianca”, “Centro di gravità permanente” e “Sentimiento nuevo” si ascoltano ovunque: in radio, in discoteca, sui mangianastri delle autoradio, sorprendendo anche lo stesso Battiato. In questo periodo Battiato aveva iniziato ad affrontare la produzione di alcuni artisti. La collaborazione con Alice (reduce da una fase discografica poco esaltante) inizia nel 1980 con il brano “Il vento caldo dell’estate”, che rivela il talento dell’artista di Forlì. Ma è nel 1981, lo stesso anno de “La voce del padrone”, che il binomio Alice – Battiato mette a segno il grande colpo: “Per Elisa”, con cui la cantante vince il Festival di Sanremo, è una vera e propria rivelazione. Battiato, oltre a collaborare a brani che vedono anche la firma di Alice, confeziona anche dei pezzi ad hoc per l’artista. Ne sono un esempio canzoni come “I treni di Tozeur” e “Chan-son Egocentrique”, che Battiato riprenderà in seguito anche nella propria produzione solista. Le versioni di questi due brani contenute nelle due “Studio Collection” meritano un approfondimento. Nel doppio CD dedicato a Battiato sono presenti le incisioni che vedono protagonista il solo Battiato, estratte dall’album “Mondi Lontanissimi” del 1985.
La collection dedicata ad Alice, invece, presenta le canzoni in duetto tra Alice e Franco Battiato. Diciamo subito che mentre “Chan-son Egocentrique” è stata incisa nel 1982 direttamente in questa versione, ben diversa è la questione relativa ai “Treni di Tozeur”. Infatti, il pezzo venne prima inciso dalla sola Alice, poi è stato successivamente ripubblicato solo su 45 giri nella versione Alice – Battiato, in occasione della partecipazione dei due artisti all’Eurofestival nel 1984, dove il brano trionfò. Per la prima volta questa spledida versione appare su CD. L’omaggio di Alice a Franco Battiato si concretizzerà successivamente anche in una rilettura di alcuni classici dell’artista sicialiano nell’album “Gioielli rubati”: nella doppia “Studio collection” dedicata ad Alice si possono ascoltare, tra le altre, versioni di “Gli uccelli”, “Summer On A Solitary Beach”, “Le Aquile” e “Prospettiva Nevski”. Il suo talento da interprete Alice lo dimostra anche quando si misura con Juri Camisasca (alto artista caro a chi segue Franco Battiato) in brani come “Nomadi”, “Il sole nella pioggia” e “Visioni”, e con Eugenio Finardi (“Laura degli specchi” e “Le ragazze di Osaka”). L’antologia ci offre l’occasione anche di riapprezzare canzoni dei primi anni ’90 come “La recessione” (da una poesia di Pier Paolo Pasolini), “In viaggio sul tuo viso” e la cover di “The Fool On The Hill” dei Beatles.
Alcune note anche sulla “Platinun Collection” dedicata a Franco Battiato. Rispetto alla versione pubblicata qualche anno fa, questa presenta una nuova copertina con la foto del musicista in primo piano. La track-list è la stessa, mentre non ci sono versioni particolare da segnalare. I brani, che coprono tutto il periodo Emi da “L’era del cinghiale bianco” (1997) a “L’ombrello e la macchina da cucire” (1995), sono tra i più rappresentativi di Battiato.
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