Musical NewsMusicalNews
  Cerca

MusicalNews: le notizie che gli altri non hanno! - real news by true fans for hot peopleCOLLABORA CON NOI
 Editoriale
La tutela del prodotto autoctono: la polemica su Mogol e le quote di musica italiana..
 

www.fanzine.net
 Interviste
•18/04 - Closer: guardando al futuro!
•13/04 - I Desounder sono sicuri: cambiare il mondo con il rock? Si può fare.
•10/04 - Alex De Vito presenta Io sono fuori
(altre »)
 
 Recensioni
•25/04 - JM - Uno (Jap rec), il rap che si fa cantautorato
•24/04 - Gran Bal Dub - Benvenguts a bord (Self) modernità e tradizione
•18/04 - Il negozio di musica di Rachel Joyce, un'appassionante favola moderna
(altre »)
 
 Comunicati
•24/04 - Viaggio in Italia, cantando le nostre radici con AdoRiza e Tosca
•23/04 - Cranberries, In The End l'ottavo e ultimo album
•23/04 - Piero Pelù a novembre in tour con i Bandidos
(altre »)
 
 Rumours
•24/04 - Resistenze Elettriche, torna Lo ZOO di Berlino con Patrizio Fariselli e Christiane F.
•23/04 - Vinicio Capossela on air Il povero Cristo
•23/04 - Emma Muscat e Biondo insieme in Avec Moi
(altre »)
Notizie
Pubblicato il 16/09/2006 alle 14:47:58
Steve Hackett torna con Wild Orchids
di Antonio Ranalli
E' uscito Wild Orchids, il nuovo album della grande chitarra dei capolavori dei Genesis, come The Lamb Lies Down On Broadway, Foxtrot e Selling England By The Pound. 23 e 24 Settembre convention dei fans italiani ad Orvieto.

E' uscito Wild Orchids, il nuovo album della grande chitarra dei capolavori dei Genesis, come The Lamb Lies Down On Broadway, Foxtrot e Selling England By The Pound. 23 e 24 Settembre convention dei fans italiani ad Orvieto.

Steve Hackett è un artista da sempre in cerca di nuove forme di espressione. Ha aggiunto un tocco di eleganza e classe agli 8 album realizzati insieme ai Genesis e nel corso di una carriera solista che dura da oltre venticinque anni ha prodotto una lunga serie di dischi ognuno diverso dal precedente. Dopo il successo di "To Watch The Storms", album del 2003 in cui Hackett esplorava territori rock e del successivo "Metamorpheus" del 2005, ricco di influenze calssiche, il chitarrista inglese torna con un nuovo lavoro che rappresenta una sintesi dei suoi predecessori.
Con "Wild Orchids" Hackett cerca di rompere ogni barriera di stile e genere e allo stesso tempo realizza un un disco omogeneo, in cui sono molto forti le influenze della musica classica.

E' ancora rock?Hackett sorride: ..Il rock diventa più grande quando aggiungi un'orchestra..., ed in questo modo spiega esattamente il proprio lavoro. Oltre a Roger King, John Hackett, Rob Townsend, Gary O'Toole e ad altri musicisti che avevano partecipato alle registrazioni di "Storms", Hackett ha deciso di utilizzare anche la sua Underworld Orchestra, con cui ha registrato "Metamorpheus".

"Quando la musica classica funziona per me è come volare in compagnia degli angeli "racconta il chitarrista, "Amo la fusione di differenti stili e scuole di pensiero, la mia sfida era quella di riuscire a mettere insieme il club rock e la cattedrale". Hackett non solo riesce nell'intento di fondere questi mondi ma riesce a trasformare il suo album in una sorta di percorso immaginario per
l'ascoltatore. "Transylvanian Express", la canzone che apre il disco porta alla mente un viaggio in macchina a forte velocità in una notte di luna piena accompagnato da una serie di creature magiche e misteriose. "Waters Of The Wild" unisce suoni dell'estremo oriente con quelli caraibici mentre "Set Your Compass" potrebbe ricordare una vecchia canzone folk scozzese
"Sono sempre in cerca di luoghi senza limiti e confini in cui le culture diverse possano influenzarsi l'una con l'altra" ricorda Hackett.

E' in questi luoghi che le orchidee fioriscono, come spiega Hackett "L'orchidea è una pianta nota per essere coltivata ma quando nasce spontanea il suo profumo e molto più forte e dolce". In maniera quasi affine Hackett è riuscito a creare e a raccontare nel suo album alcuni personaggi unici come il narratore psicopatico di "Down Street", la debuttante suicida di "To A Close" o "The Man In The Long Black Coat", cover di Bob Dylan. Riprendere brani scritti da altri non è una cosa abituale per Steve Hackett. "Questa canzone mi ha dato l'opportunità di cantare come Johnny Cash e suonare la chitarra come Peter Green da giovane", scherza il musicista inglese. "Mi aspetto che i fan più oltranzisti del progressive possano odiare questa canzone ma sono sicuro che le loro innamorate la apprezzeranno". Questo brano costruisce un ponte immaginario tra il folk rock Americano più oscuro e la musica popolare irlandese. "Down Street" invece è la traccia più lunga di tutto il lavoro e nei suoi oltre sette minuti di durata compaiono vocalizzi minacciosi alla Frank Zappa,una fisarmonica e suoni rubati all'ambiente" mentre "To A Close" è arricchita da armonie sognanti che contribuiscono a creare un'atmosfera malinconica (decisamente malinconica) e, come molte dele nuove canzoni, contiene elementi del passato recente di Steve Hackett e di grandi classici dei Genesis come "Wind & Wuthering" e "A Trick Of the Tail".... I fan saranno sicuramente entusiasti.
"Non dimentichiamoci della fata per cercare il robot più forte e duro" scherza Hackett "Le favole migliori contengono entrambi".

"Wild Orchids" contiene tredici canzoni ed è disponibile anche in versione limitata con 4 tracce bonus.

 Articolo letto 4497 volte


Pagina stampabile