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Interviste |
Pubblicato il 16/12/2002 alle 10:45:22 | |
Sul pianeta del tesoro con Max Pezzali
Terminata l'avventura 883, il simpatico Max Pezzali riparte dalla soundtrack del nuovo film Disney "Il pianeta del tesoro", dove interpreta il brano "Ci sono anch'io". Dalla passione per i fumetti all'amicizia con Ade Capone di Lazarus Ledd.
Max Pezzali è sicuramente una delle persone più straordinarie della musica italiana. Indipendentemente dai gusti musicali di ognuno, possiamo in questa sede affermare con certezza che è uno dei pochi artisti ad aver avuto un legame straordinario con il proprio pubblico. Un sorriso sempre per tutti, massima disponibilità, così come si presenta alla stampa in occasione della presentazione del film di animazione "Il pianeta del tesoro", nuovo lungometraggio della Disney nelle sale dal 20 dicembre. Pezzali ha curato la versione italiana del brano "I'm Still Here - Jim's Theme" di John Rzeznik (leader dei Goo Goo Dolls), che nel nostro paese è diventata "Ci sono anch'io", con testo dello stesso Pezzali. Questa avventura coincide con una nuova fase per l'artista di Pavia. Infatti, Max ha deciso di abbandonare il marchio 883 per proseguire l'avventura discografica con il suo nome. Una scelta davvero coraggiosa, che inizia proprio in questo periodo con il CD "Love / Life - L'amore e la vita al tempo degli 883", un'antologia riassuntiva di quanto fatto in passato e soprattutto un nuovo inizio con due brani inediti (tra cui "Ci sono anch'io"). Incontriamo Max, insieme agli altri colleghi della stampa, venerdì 13 dicembre, al Cinema Adriano di Roma, in occasione dell'anteprima de "Il pianeta del tesoro".
Antonio Ranalli: Com'è stato lavorare per il film "Il pianeta del tesoro"?
Max Pezzali: Direi esaltante e divertente. E' la prima volta che scrivo una canzone per un film, e quando è arrivata la proposta della Disney, che io adoro, ho accetato subito. E poi perchè ho dovuto lavorare su una musica che aveva già un testo in inglese, e non sapevo come sarebbe stato inserito nel film e a quali immagini la canzone sarebbe stata collegata. Solo questa mattina ho capito che il testo ha funzionato. Anche perchè finchè si tratta della classica canzone destinata ai titoli di coda non ci sono problemi. Ma in questo caso era diverso, visto che "Ci sono anch'io" viene inserita all'interno del film. Per me è stato stimolante per tutte queste ragioni.
Antonio Ranalli: Hai avuto modo di collaborare in passato con Ade Capone, autore del fumetto Lazarus Ledd, e che personalmente ritengo tra i migliori sceneggiatori di fumetto realistico esistenti oggi in Italia. Con lui hai realizzato l'albo "Gli anni d'oro", ispirato dalla canzone "Gli anni". Quando questa esperienza ti è servita per questa avventura con Walt Disney?
Max Pezzali: Direi che è stato essenziale, anche per la mia amicizia con Ade Capone. I frames del fumetto sono di grande addestramento per la musica. Se sai realizzare fumetti ti sai muovere anche in altri ambiti. Il lavoro fatto con Ade per "Gli anni d'oro" mi è servito molto. E poi il fumetto è una mia grande passione. C'è sempre stata una divisione netta tra fumetto d'autore e fumetto più popolare, come quello dei super eroi. Noi abbiamo dimostrato che se ti piace il mondo immaginato e disegnato non c'è poi molta difficoltà a realizzare opere per il mondo dell'immaginazione e della fantasia.
Antonio Ranalli: Il brano "Ci sono anch'io" sembra essere molto più efficace rispetto alle versioni realizzate per gli altri paesi in cui esce il film. Siccome ci sono altri casi di versioni italiani di colonne sonore riuscite meglio delle originali, come ti spieghi questo successo?
Max Pezzali: Forse noi italiani abbiamo lavorato meglio sulle versione localizzate dei vari brani. Per quanto riguarda la mia esperienza devo dire che per via delle caratteristiche della nostra lingua non semre è possibile fare quello che vorremmo sempre. Io per esempio ho dovuto lavorare molto per realizzare un testo il più possibile efficace con il tema del film.
Antonio Ranalli: Hai tuoi esordi cantavi "Hanno ucciso l'uomo ragno". Visti i recenti successi cinematografici di questo personaggi, direi che oggi gode di ottima salute. Che ne pensi?
Max Pezzali: Per me l'uomo ragno rappresentava quel mondo della fantasia che era stato in un certo senso cancellato dagli adulti. L'uomo ragno, però, ha dimostrato al cinema di essere ancora vivo e vegeto. Il film mi è piaciuto molto e sono davvero contento per l'uomo ragno.
Antonio Ranalli: Ti piacerebbe scrivere una colonna sonora? E se si, per quale genere di film?
Max Pezzali: E' una domanda a cui nessuno ti risponderà di no. E' un mondo affascinante, e per ogni musicista sarebbe il massimo realizzare una colonna sonora. Per quanto mi riguarda vorrei fare il classico action movie, dove ci sono bombe, terroristi e la C.I.A., perchè dietro a queste storie alla fine c'è sempre di mezzo la C.I.A. L'action movie alla John Woo per intenderci, dove c'è l'esaltazione nel sincronizzare la musica alle immagini.
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