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Rumours |
Pubblicato il 03/09/2006 alle 20:42:30 | |
I Blink 182 si sono sciolti per colpa di Tom DeLonge?
Mark Hoppus, ex bassista dei disciolti Blink 182, ha espressamente accusato il cantante e chitarrista Tom DeLonge (nella foto) di essere stato la causa della fine della band.
Mark Hoppus, ex bassista dei disciolti Blink 182, ha espressamente accusato il cantante e chitarrista Tom DeLonge (nella foto) di essere stato la causa della fine della band.
Hoppus, infatti, ha parlato di un DeLonge che si rifiutava di andare in tour e che voleva restare a casa. Questo comportamento avrebbe, di fatto, messo i bastoni tra le ruote ai suoi due ex compagni, costringendoli a non poter fare nulla. Dunque, con la fine del gruppo non c’entrerebbero né le classiche divergenze artistiche né la crisi creativa di cui si era parlato e che d’altronde era emersa anche dalle ultime prove discografiche della band, ma un semplice “capriccio” da parte di uno dei membri. Non solo: Hoppus (che con il batterista Travis Baker ha formato un’altra band, prossima ad esibirsi a Milano) ha dichiarato che quando Tom DeLonge ha deciso di lasciare i Blink 182, lo ha fatto sapere tramite il suo manager.
Nessuna replica da parte del diretto interessato, sempre più dedito alla sua nuova creatura, gli Angels & Airwaves. Della nuova band fanno parte il chitarrista David Kennedy, suo collega nel side-project “Box Car Racer”, l’ex batterista degli Offspring Atom Willard e l’ex bassista dei Distillers, Ryan Sinn. Tom ha sottolineato che gli AVA non sono un progetto parallelo come i Box Car Racer, tantomeno l’anticamera di una sua carriera solista, ma una vera nuova band. I 4 si sono trovati assieme nello studio di registrazione di Tom (Never Pants Ranch) e hanno inciso l’album "We Don’t Need To Whisper" con la produzione dello stesso DeLonge.
«Mi ci sono voluti 12 anni per imparare a scrivere un album come "We Don’t Need To Whisper" - ha dichiarato Tom al magazine “Alternative Press” - E' solo dopo aver venduto 20 milioni di dischi ed aver riempito i posti dove suonavo coi Blink 182 che ho capito come la musica possa contagiare la gente, come dovrebbe essere suonata dal vivo. Quest’album contiene alcune delle cose migliori che io abbia mai concepito musicalmente».
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