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Pubblicato il 04/07/2007 alle 19:03:57
Piazza del Gesu' Nuovo a Napoli si riempie per due giorni con il festival Giovani Suoni
di Giancarlo Passarella
Una bella edizione, con la diretta radiofonica di Radio Kemonia e Radio Club91. Vincono Camillore', davanti a Tartaruga Sound System, Moonflowers e Unnaddare'. Esaltanti I Pennelli di Vermeer e A Toys Orchestra.

Una bella edizione quella organizzata da GianoBifronte ed Etabeta, con la diretta radiofonica di Radio Kemonia e Radio Club91. Vincono Camillore', davanti a Tartaruga Sound System, Moonflowers e Unnaddare'. Esaltanti I Pennelli di Vermeer (qui in foto il loro cantante Pasquale Sorrentino) e A Toys Orchestra.

Siamo tornati tutti stanchi (e senza voce) dalla trasferta napoletana per partecipare alla giuria di Giovani Suoni: tutti stanchi, ma felici per essere stati testimoni di una riuscita edizione, in una location davvero coinvolgente e con due bagni di folla, nonostante la concomitanza con altre manifestazioni a poche centinaia di metri. Anche il premio che abbiamo assegnato ci conforta, perche' ai giovani artisti e' davvero utile portare in giro la propria musica per altre citta', piuttosto che riempirsi la casa di coppe e trofei.

A presentare le due serate e' stata confermata Rossella Diaco, conduttrice di Radio Rai International: una signora del palcoscenico, elegante e grintosa al momento giusto che ha ben tenuto in mano le opinioni (applausi, pareri, rumori...) di una piazza davvero allegra e rumorosa. Abbiamo avuto anche l'occasione di parlare dei nostri primi anni di lavoro in Rai e di quelle esperienze che ci hanno forgiato: lei e' stata la vincitrice della selezione super sfida DJ per Rai Stereo1 nel 1983 (io fui eliminato alle selezioni toscane) e quel tipo di programmazione radiofonica e' un bagaglio che non dimentica e lo dico a ragion veduta, dato che poi ci sono approdato 3 anni dopo.
Tra gli altri membri della giuria ho piacere a raccontare della simpatia di Elisabetta De Ruvo (barese, ma residente a Roma, firma importante di RockIt, RockShock e Territorio Musicale) e di Victoria Turnbull di Noisefestival.com (ragazza di Manchester e rappresentante di un network che promuove virtualmente i giovani artisti): praticamente con loro vissuto tutte le ore di questa trasferta napoletana, abilmente coordinati da Paolo Nappi, il deus ex machina del festival e da altre decine di collaboratori, facenti tutti capo a Fulvio De Ruggiero.

Giovedi' 28 Giugno le danze si aprono con l'esibizione (fuori concorso) di Marco Saltatempo, cantautore originale che ho gia' ritrovato in altri festival: poi partono i Gino Fastidio, trio demenziale/futurista/punk napoletano che hanno una buona padronanza di palco, nonostante quello di Giovani Suoni e' stato il loro primo festival importante. Al grido di Odio l'era moderna, la band e' perfetta nei momenti punk, un po' meno in quelli cabarettistici: in Marta/Morta e Con 29 Euro diventano esilaranti.
Nella formula di Giovani Suoni non sono previsti momenti morti, perche' tra una esibizione e l'altra si sfrutta l'avanti palco e teatranti/poeti, ballerini, rumoristi possono avere il tempo per una breve esibizione: quest'anno abbiamo anche assistito ad una esibizione di capoeira brasiliana (miscelata con il sound partenopeo) ed al fado che diventa tango. Tutti interessanti questi intermezzi, riempitivi che hanno molto aiutato la presentatrice sul palco a non far cadere l'attenzione del pubblico presente.
La seconda band in concorso Giovedi' 28 Giugno sono stati i Tartaruga Sound System, ensemble che da solo un mese ruota attorno alla personalita' (all'unisono sexy ed ingenua, maliarda ed infantile) di Paola Follero, sul palco affiancata da buoni musicisti e da una violinista classica di origine cinese, peculiare nell'inserirsi in un tappetto dove le lingue si alternano ed i linguaggi musicali pure, anche se con un uso dell'elettronica di base troppo presente. Dopo di loro il concorso in scaletta prevede i Rudy e Crudy, ensemble swing punkeggiante, dove la base ritmica purtroppo qualche volta ha perso colpi: non male pero' il risultato finale, anche se non originalissimo per il panorama nazionale.
A chiudere la parte concorso i Moonflowers, anche loro impostati sulla forte personalita' di una cantante: in questo caso Anna Balestrieri e' piu' rock della sua collega, il sound della band e' un power rock molto italiano, dove pero' si evincono la mancanza di arrangiamenti delle canzoni, anche se un prodotto gia' di classe.
La prima serata si chiude con l'esibizione dei A toys orchestra con uno strepitoso Enzo Moretto: seduto in prima linea davanti al suo piano, un look semplice (ed un borsalino ante literam in testa, di colore chiaro), il front man della band ha presentato brani tratti sia dal recente cd
Technicolor Dreams, ma anche piu' datati. La sensazione e' stata che anche lui (ed ovviamente tutta la band) sentissero il feedback che il pubblico di Piazza del Gesu' gli stavano trasmettendo, arrivando ad una buona esibizione, anche con un pizzico di emozione.
Confrontandoci con tutti gli latri giurati, abbiamo deciso che le due band da promuovere alla serata successiva fossero Moonflowers e Tartaruga Sound System: l'urlo del pubblico presente ci ha confermato che avevamo scelto giusto.

Venerdi' 29 Giugno per noi inizia con una passeggiata lungo mare e per via Toledo, ma il sottoscritto non aveva fatto i conti con il fatto che mi stavo accompagnando con 3 donne e quindi... ogni negozio e' stato il nostro, ogni bancarella e' stata da noi visitata e rivoltata!
La sera puntuale alle 21:20 la nostra Rossella Diaco appare sul palco (sfoggiando un vestito da sera diverso da quello a frange del giorno prima) e richiama tutti all'ordine, dettando i tempi: ricorad poi che le due serate sono trasmesse in diretta via web da Radio Kemonia e Radio Club91, nucleo di pazzi scatenati che ti bloccano appena passi davanti a loro e ti fanno interviste a spron battuto e ti costringono ad indossare le loro t-shirt!
La scaletta della serata prevede 4 finalisti (i due passati dalla sera prima.... Moonflowers e Tartaruga Sound System), perche' dalle selezioni extra Campania arrivano Unnaddare' e Camillore': i primi a salire sul palco sono i Moonflowers, i quali (complice anche alcuni problemi tecnici e vari larsen) non offrono uno spettacolo al livello della serata precedente, forse anche a causa del nervoso che lasciano trasparire, perche' hanno un diverso chitarrista, dato che il titolare e' partito in tournee'.
Accompagnati da tanto interesse da parte di tutta la giuria, arrivano poi i siciliani Unnaddare', ensemble che esalta l'incontro tra l'elettronica e la cultura araba, filtrata dalle atmosfere della loro siola: in completo bianco, il chitarrista pizzica la mandola come se fosse un sitar, emulando Ravi Shankar degli anni'70.
I terzi ad esibirsi sono i Tartaruga Sound System che dedicano una canzone a ...quelle persone che mettono le mani... le sporche mani sopra i bambini: l'esibizione e' positiva, ma il livello di emotivita' raggiunto la prima sera e' un po' distante.
A chiudere ecco i Camillore' e subito si ha la sensazione che giocano pesantemente i loro jolly: la t-shirt con la scritta Fora ed il cappellino di lana sono l'ossimoro di uno show dove si richiama la figura di Caronte ed il loro teatro canzone offre il tributo alla grande lezione di Fabrizio Di Andre', anche se fortunatamente le loro canzoni sono originali e mai cloni di qualcosa di gia' sentito.

E' quasi il momento per la giuria di ritirarsi, ma ci sono altri ospiti che fortunatamente ci consentono di farlo con tranquillita' e non vittime di chissa' quale stress: abbaimo anche il tempo per goderci quasi per intero il concerto offerto da I pennelli di Vermeer e ne sono talmente esaltato che grido piu' volte a Paolo Nappi qualcosa tipo ...Grande cosa che il tuo festival abbia puntato su una band cosi'...l'anno scorso abbiamo scelto bene! , questo perche' sono stati tra i vincitori di Giovani Suoni dell'anno scorso. Il loro rock pittorico conquista la piazza e Pasquale Sorrentino, Giovanni Santoro, Raffaele Polimeno, Pasquale Palomba e Marco Sorrentino posso inchinarsi e raccoglie meritati e scroscianti appalusi.

Alla fine a vincere meritatamente sono i Camillore', ma anche per i Tartaruga Sound System c'e' un premio: non resta che augurarsi una nuova edizione di Giovani Suoni della stessa qualita'. Ma forse il 2008 sara' l'anno della sfida ed il festival potrebbe approdare anche in Europa o essere piu' di servizio al nuovo rock italiano....

Il sipario cala su questa edizione di Giovani Suoni con una coinvolgente ed esaltante esibizione dei Blues Willies: sembra di essere sul set del remake del film Blues Brothers e solo lo scadere del tempo concesso dal Comune di Napoli per l'uso della piazza, convince la band a scendere dal palco. Senno' si sarebbe continuato per altre ore, sino a crollare tutti fisicamente.

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