|
Notizie |
Pubblicato il 10/09/2007 alle 10:03:08 | |
Non li fermi piu' questi vecchiettini terribili degli Homo Sapiens, perche' il loro beat rock e' uno spettacolo
Si chiama infatti 30 anni in una sera il loro show che propone Gianna di Rino Gaetano, Satisfaction dei Rolling Stones, Born to be alive di Patrick Hernandez, Il ballo di Simone di Giuliano e i Notturni e la loro Bella da Morire, un evergreen!
Si chiama infatti 30 anni in una sera il loro show che propone Gianna di Rino Gaetano, Satisfaction dei Rolling Stones, Born to be alive di Patrick Hernandez, Il ballo di Simone di Giuliano e i Notturni e la loro Bella da Morire, un evergreen!
Gruppo toscano nato alla fine degli anni '60, formato da Claudio Lumetta (batteria, voce), Maurizio Pellegrini (tastiere), Maurizio Mazzanti( basso), Maurizio Nuti (chitarre). Dopo un pò di gavetta nei locali da ballo, ci fu poi la partecipazione all'allora programma di culto di Herbert Pagani su Radio Montecarlo.
La loro avventura discografica cominciò agli inizi degli anni '70 con alcuni 45 giri di poco successo fra cui la cover di un brano francese di grande successo Un' estate fa. Nel 1974 realizzarono il loro primo LP, intitolato semplicemente Homo Sapiens. L'anno successivo parteciparono a un Disco per l'estate con Tornerai, tornerò, scritta da Roberto Vecchioni e Renato Pareti, che ebbe un notevole successo sia in Italia che all'estero (fu incisa in 56 versioni e in 6 lingue diverse). Contemporaneamente uscì l'lp intitolato anch'esso Tornerai, tornerò. Diversi sono stati i brani scritti appositamente per loro da Vecchioni-Pareti. Fra gli altri: Oh, Marylou, Lei lei lei, Pecos Bill (scritta dal solo Pareti). Iniziarono subito dopo diverse tournèe, sia in Italia che in Europa e in America. Nel 1977 parteciparono al Festival di Sanremo con Bella da morire che si piazzò al primo posto (primo gruppo vincitore nella storia del Festival). Due mele e Voglio amarti di più furono gli ultimi brani di un certo successo del gruppo, fra la fine degli anni '70 e gli '80. Successivamente gli Homo Sapiens rafforzarono il loro organico e introdussero nei loro concerti la formula 30 Anni in una sera proponendo oltre ai propri successi quelli di altri interpreti con una varia proposta di generi e stili.
Finisce l'estate e finiscono le occasioni per ritrovarsi in luoghi all'aperto per cantare tutti assieme i momenti migliori della musica pop, rock e beat: non e' vero!. Non e' assolutamente vero! Questo che segue e' il calendario dei prossimi concerti degli Homo Sapiens:
16/9 DOM CALVELLO PZ FESTA DI PIAZZA
23/9 DOM LATIANO BR FESTA DI PIAZZA
4/10 GIO AVEZZANO AQ FESTA DI PIAZZA
6/10 SAB PALESTRINA RM FESTA DI PIAZZA
19/10 VEN CA' DI DAVIDE VR DORIAN GRAY
20/10 SAB IVREA TO LA FENICE
23/10 MAR PIAN DI MOMMIO LU PAPILLON
26/10 VEN FALCONARA AN ETO'
27/10 SAB GARLASCO PV LE ROTONDE
3/11 SAB SESTRI LEVANTE GE MEP
9/11 VEN RONCOFERRARO MN JOLLY
10/11 SAB IVREA TO LA FENICE
16/11 VEN POVIGLIO R.E
17/11 SAB CERTALDO FI IPSILON
24/11 SAB MONTEVARCHI AR PESTELLO
Ma qual'e' lo spirito che sta dietro ad un evento come il loro? Cosa significa 30 anni in una sera'?
Dicono loro stessi che ...
... ha l'ambizione di voler essere una specie di enciclopedia musicale. Sarà come ripercorrere trent'anni della nostra storia (dal '60 al '90), attraverso spezzoni di canzoni italiane e non, che hanno fatto da colonna sonora a questo periodo. Rivivremo gli anni del "boom" economico, della Vespa, della 600, del viaggio sulla luna, degli hippies, fino ad arrivare ai giorni nostri o quasi. Tutto ciò sarà intervallato, naturalmente, dai grandi successi "HOMO SAPIENS", che hanno dato il loro contributo alla musica leggera italiana.... L'aspetto più importante di "30 ANNI IN UNA SERA" è quello di saper accontentare ogni tipo di pubblico.
Riesce, ad esempio, ad accomunare i giovani e i meno giovani con le emozioni degli anni '60, ripercorre a pieno il periodo degli anni '70, che è forse il più bello, con la nascita dei cantautori, la "Soul Music" di Barry White fino a piccoli accenni di quelll'"Hard Rock" post-sessantottino che è rimasto impresso a tutti noi. Gli anni '80, che sono stati anni "scuri" per la musica, vengono evidenziati mettendo in risalto la "rinascita" della musica italiana che ricomincia ad avere la meglio su quella d'importazione.
C'è poi la "Skiff Parade" che ironicamente prende un po' in giro le vecchie generazioni in quanto vittime di un mercato discografico finalizzato a produrre canzoni un pò "frivole". E' il momento più divertente dello show perché è il pubblico che diventa protagonista. Insomma 30 ANNI IN UNA SERA è uno spettacolo a 360° che va bene sia per le piazze, dove il pubblico può gridare, ballare, cantare, come i teatri dove ognuno, comodamente seduto, può ripercorrere, attraverso le canzoni, 30 anni di storia....
Non vi perdete il concerto a Calvello, perche' quello e' il rifugio segreto del nostro diretur Giancarlo Passarella.
Articolo letto 4872 volte
|