Addio a Mario The Black Di Donato: pioniere del metal italiano

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Il mondo della musica metal piange la scomparsa di Mario Di Donato, noto come The Black. L’artista, che aveva 73 anni, è venuto a mancare questa mattina a Pescara. “Con grande tristezza nel cuore”, si legge nel messaggio, “informiamo tutti gli amici e fans che Il grande Mario “The Black” Di Donato è venuto a mancare questa mattina, a Pescara. La notizia è stata diramata attraverso i suoi profili social. I funerali di Mario Di Donato si terranno mercoledì 18 dicembre, alle 9:30m nella Chiesa degli Angeli Custodi a Pescara, dove i familiari, gli amici e i fan si raccoglieranno per rendergli omaggio.

Mario The Black Di Donato con una sua opera

Musicista e artista di talento, Di Donato è stato una figura di riferimento per il metal italiano, tanto da essere considerato uno dei suoi pionieri. La sua morte rappresenta una grande perdita per tutta la scena internazionale, dove il suo nome è sinonimo di passione, innovazione e dedizione. Nel corso della sua carriera aveva suonato anche con i Requiem e gli Unreal Terror. Tra i diversi dischi di culto pubblicato da ricordare “Golgotha” e “Refugium Peccatorum”.  “Un artista poliedrico, un innovatore del Metal, il primo musicista rock ad aver utilizzato il latino per dare profondità alle sue opere, e che ha illustrato la vita del Santo Nunzio in maniera mirabile”, così lo ricorda il giornalista e amico di The Black, Luigi Di Fonzo, che aveva pubblicato un’esaustiva biografia dell’artista nel volume “Il Rock In Abruzzo”, “Le sue opere sono esposte al Santuario di Pescosansonesco”.

Antonio Ranalli e The Black

Nato e cresciuto a Pescara, Mario Di Donato iniziò a suonare la chitarra da giovane, sviluppando una tecnica sopraffina che lo avrebbe portato a diventare uno dei più apprezzati chitarristi della scena metal. Nel 1979 fondò gli Ut, successivamente rinominati Unreal Terror, una band che riscosse un buon successo in Italia e in diversi paesi europei. Con il bassista Enio Nicolini e il batterista Silvestro Canzano, Di Donato raggiunse traguardi significativi, dimostrando la sua capacità di fondere il sound del metal con le influenze musicali più varie. Nel 1988, Mario Di Donato decise di intraprendere una nuova avventura musicale, fondando i Requiem, con i quali registrò il primo album. Ma fu con la band The Black che conquistò una notorietà internazionale. Il gruppo divenne celebre per l’originalità dei suoi testi in latino, una peculiarità che li rendeva unici nel panorama metal mondiale. I dischi dei The Black ottennero un buon successo commerciale, ma fu soprattutto la loro proposta artistica e la loro attitudine che li consacrarono come uno dei gruppi più innovativi dell’epoca.

Mario The Black Di Donato (a sinistra) con il Maestro Gaetano Pallozzi

Mario Di Donato non era solo un musicista, ma anche un artista poliedrico. La sua passione per l’arte visiva lo portò a dedicarsi anche alla pittura, creando numerose opere che riflettevano la sua visione profonda e misticamente ispirata del mondo. Come pittore è stato invitato ai più importanti appuntamenti di arte contemporanea, come il Premio Sulmona (di cui era amico ed estimatore del fondatore e artista Gaetano Pallozzi), mentre nel 2023, fu invitato alla mostra d’arte internazionale “The True Story of Amarena”, dedicata all’orsa uccisa in Abruzzo, che si svolse a Colle d’Oro Castelli.